Lugano
La Città della Musica nello stabile Rsi di Besso
Thomas Schürch
2 anni fa
Il Municipio di Lugano ha licenziato un messaggio per la creazione di un nuovo polo di competenze dedicato alla formazione musicale.

L’Esecutivo di Lugano ha licenziato oggi all’attenzione del Consiglio comunale il Messaggio per la creazione della Città della Musica grazie allo stanziamento di un credito di 21’250'000 franchi per l’acquisizione dello stabile Rsi a Besso.

Il progetto

 La Città della Musica a Lugano sarà un nuovo polo di competenze dedicato alla formazione musicale, al patrimonio sonoro e alle principali realtà di livello nazionale e internazionale in campo musicale attive nel comprensorio comunale, ma non solo. L’opportunità di creare questo centro è nata dall’esigenza di trovare una nuova sede per il Conservatorio della Svizzera italiana (Csi) e la Fonoteca nazionale svizzera (Fn), due istituzioni a pochi passi dagli Studi Radio Rsi e che a breve dovranno traslocare. Il Centro San Carlo, sede di Csi e Fn, passerà di mano al più tardi nel 2026 (per diritto di superficie) dalla Diocesi di Lugano alla Moncucco SA, che ne utilizzerà gli spazi per l’ampliamento delle strutture della sua Clinica. Al contempo, il nuovo campus Rsi a Comano accorperà in un’unica entità funzionale i settori produttivi legati a radio, televisione e web, trasferendo i collaboratori ancora attivi a Besso entro il 2025, quando gli Studi Radio saranno svuotati dei loro contenuti originali.  

Un’opportunità

Il progetto di Città della Musica favorisce in primo luogo "l’ancoraggio al territorio cittadino di importanti istituzioni già attive nel settore musicale a livello comunale, cantonale, nazionale e internazionale", si legge in un comunicato stampa del Municipio di Lugano. Inoltre, porterà a Lugano un ulteriore impulso creativo “che va ben oltre il contesto musicale del territorio”: il progetto intende favorire lo sviluppo di collaborazioni tra diversi attori e molteplici attività a più livelli, “con possibilità di crescita e rilevanti ricadute culturali ed economiche a vantaggio della cittadinanza e del più ampio territorio cantonale”.

L’aspetto economico

Il Municipio propone un nuovo modello di collaborazione tra enti pubblici e privati: la Città acquisirà il comparto per 21'250'000 franchi, costituendo in seguito due diritti di superfice per Csi e Fn. Le due istituzioni prenderanno a loro carico i costi di trasformazione ed edificazione di nuovi edifici per complessivi 55 milioni di franchi (45 milioni Conservatorio e 10 milioni Fonoteca) e verseranno alla Città i canoni che permetteranno il rimborso dell’investimento.

Il servizio andato in onda questa sera durante il notiziario di Ticinonews: