Bellinzona
"La Città e i suoi cittadini fanno fatica, ma per il Municipio è meglio occuparsi di Pronzini"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
5 ore fa
I municipali della scorsa legislatura ha deciso di ricorrere contro il decreto della Pretura di Bellinzona in merito al proscioglimento di Matteo Pronzini dall'accusa di ingiuria. Per l'MPS si tratta di "una distrazione dai veri problemi della Città".

Ora è ufficiale: il Municipio di Bellinzona (o meglio, i municipali della scorsa legislatura) ha deciso di ricorrere contro la decisione della Pretura di Bellinzona del 17 ottobre scorso, con cui il consigliere comunale dell’MPS Matteo Pronzini era stato prosciolto dall’accusa di ingiuria. Una mossa che il movimento ha definito "prevedibile da parte dell’esecutivo". In questo senso, l'MPS sostiene che il Municipio della capitale "appare sempre più in difficoltà e impantanato nella crisi finanziaria (il Consiglio comunale ha appena approvato 'il peggior preventivo della nuova Bellinzona') e nella gestione della Città, con i cosiddetti 'progetti strategici' ormai rinviati alle calende greche". Quello che viene criticato nella presa di pozione del movimento è un "meccanismo ben noto in politica: distogliere l’attenzione dai veri problemi parlando d’altro", in cui - sempre secondo l'MPS, i cittadini e le cittadine credevano che il Municipio fosse impegnato a trovare soluzioni concrete ai loro numerosi problemi, "ma si scopre che le sue preoccupazioni sono ben altre, come, ad esempio, perseguire Matteo Pronzini per dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale quasi cinque anni fa".

"Ossessione e ostinazione di Branda e colleghi"

Questo ricorso "evidenzia inoltre l’ostinazione – se non l’ossessione – di Mario Branda e dei suoi colleghi di Municipio. Una determinazione che sarebbe più utile se impiegata per questioni ben più rilevanti, come abbiamo detto". Nel testo viene inoltre ricordato come il tema alla base del contenzioso è ormai oggetto di un intervento giuridico del Municipio per la quarta volta. La vicenda, lo ricordiamo, nasce da un servizio giornalistico realizzato durante la pandemia Covid-19 da due giornaliste della RSI, che metteva in evidenza le responsabilità della gestione della casa anziani di Sementina, dove si erano registrati oltre 20 decessi. Il Municipio di Bellinzona "aveva ritenuto quel servizio fazioso e non corrispondente alla verità: ricorse (e uno) presso le autorità di ricorso della SSR che gli diedero torto; ricorse (e due) contro la decisione della SSR al Tribunale Federale che gli ha dato torto; questo atteggiamento intimidatorio nei confronti della stampa, denunciato da Matteo Pronzini in Consiglio comunale, gli valse una denuncia (e tre) dalla quale venne prosciolto; ora (e quattro) ecco il ricorso del Municipio contro il proscioglimento di Matteo Pronzini". Per l'MPS "sarebbe ora, anche per il Municipio di Bellinzona, di crescere, di finirla di giocare alla politica e di occuparsi, finalmente, delle cose serie. Le cittadine e i cittadini di Bellinzona gliene sarebbero grati".