Il caso
"La conduzione della Divisione della scuola merita ancora fiducia?"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
2 giorni fa
Dopo il caso sull’abilitazione dei docenti, tre deputati PLR chiedono al Governo se la direzione della Divisione della scuola abbia ancora la fiducia dell’Esecutivo e del mondo scolastico. Sul tavolo anche la proposta di un’analisi indipendente.

La gestione della Divisione della scuola del DECS finisce sotto la lente del Parlamento. In un’interpellanza che verrà presentata domani, lunedì 24 marzo, i deputati liberali-radicali Alessandro Speziali, Matteo Quadranti e Natalia Ferrara sollevano una serie di interrogativi critici sulla conduzione della Divisione – attualmente affidata a Emanuele Berger – e sulla fiducia che il Governo e il mondo scolastico ripongono ancora nella sua direzione. Al centro dell’atto parlamentare c’è il recente caso legato all’abilitazione dei docenti presso il DFA, che ha generato incertezze e malumori dopo l’ammissione di errori nelle stime del fabbisogno. Ma l’interpellanza va oltre, elencando una serie di problematiche emerse negli ultimi anni, dalla gestione delle sperimentazioni scolastiche alla comunicazione con i docenti, dalla qualità delle assunzioni alle scelte strategiche in ambito pedagogico.

Caso docenti

Nell’interpellanza si sottolinea infatti come la Divisione della scuola "ricopra un ruolo centrale nell’amministrazione cantonale, occupandosi di materie delicate come l’evoluzione del sistema scolastico, la collaborazione con i Comuni, l’orientamento scolastico e professionale, la sperimentazione didattica e l’approvvigionamento del materiale didattico, anche digitale". Proprio per la portata delle sue responsabilità, i deputati evidenziano una preoccupazione crescente per la capacità della direzione attuale di guidare il sistema scolastico con apertura al dialogo, competenza e pluralismo. Tra gli esempi citati: le modalità controverse di presentazione del progetto "La scuola che verrà", l’approccio considerato troppo teorico rispetto alla realtà pratica dell’insegnamento, le sperimentazioni poco trasparenti, la difficoltà di reclutare docenti qualificati, e l’incapacità – sempre secondo gli interpellanti – di accogliere visioni pedagogiche diverse da quelle sostenute dalla direzione del DECS.

L'interpellanza

Per questi motivi, con l’interpellanza viene chiesto al Consiglio di Stato una presa di posizione chiara sulla fiducia nei confronti di Emanuele Berger e sull’immagine della Divisione all’interno del mondo scolastico. In parallelo, si propone l’istituzione di un’analisi esterna e indipendente, che permetta di valutare a fondo punti di forza e criticità dell’attuale gestione. Un atto che rilancia con forza il dibattito sul futuro della scuola ticinese e sulle figure chiamate a guidarla in un momento di cambiamenti e sfide sempre più complesse.

Le domande:

- La conduzione della Divisione della scuola di Emanuele Berger gode ancora della piena fiducia del Governo e del Dipartimento competente?

- Il Governo e il DECS ritengono che il mondo della scuola ticinese riponga ancora la massima fiducia nella conduzione della Divisione scuola? Come giudica il crescente malumore, che prende forma anche attraverso prese di posizione all’indirizzo del Dipartimento?

- Come giudica il Consiglio di Stato la recente presa d’atto degli errori commessi nell’elaborazione delle stime del fabbisogno di docenti e conseguentemente nell’ambito dell’abilitazione?

- Il Consiglio di Stato non ritiene doveroso commissionare un’analisi del funzionamento della Divisione della scuola, anche alla luce delle numerose critiche emerse nella conduzione di progetti, sperimentazioni, modifiche di legge eccetera?