Ticino
La Corte dell'Aja chiede l'arresto dei leader di Israele e Hamas, "C'è l'obbligo di farlo"
Redazione
4 mesi fa
Insieme all'avvocato Paolo Bernasconi abbiamo cercato di comprendere meglio il significato della richiesta avanzata dal procuratore capo della Corte penale internazionale, che lunedì ha chiesto l'arresto dei due leader per "crimini di guerra e contro l'umanità".

Israele e Hamas hanno commesso "crimini di guerra e contro l'umanità a Gaza", per questo i loro leader devono essere arrestati. La richiesta è stata avanzata lunedì dal procuratore capo della Corte penale internazionale dell'Aja Karim Khan, che ha invocato dalla Camera preliminare del tribunale mandati di cattura per il premier Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant, così come per il capo di Hamas a Gaza Yahya Sinwar, il capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif e il leader all'estero Ismail Haniyeh. Tra i capi d'imputazione contestati alla fazione islamica dal 7 ottobre 2023, giorno dell'assalto ai kibbutz, ci sono "sterminio, omicidio, presa di ostaggi, violenza sessuale, tortura". Per Israele, Khan ha puntato invece sulle conseguenze dell'assedio totale alla Striscia che hanno comportato "denutrizione come strumento di guerra, sterminio, persecuzione, assassinio" e la "privazione sistematica dei mezzi per la sopravvivenza". Per capire cosa significa tutto questo e quali potrebbero essere le conseguenze, Ticinonews ne ha parlato con l'avvocato Paolo Bernasconi.

Cos’è la Corte penale internazionale?

“La Corte penale internazionale è la realizzazione di un sogno dell'umanità. Si tratta di un tribunale che decide in base a ricerche giudiziarie e non a un processo popolare svolto per strada. Stabilisce quali sono i crimini più gravi, come quelli contro l'umanità, il genocidio e quelli di guerra, per poi emettere la propria sentenza".

Cos’è un mandato di arresto internazionale?

"Il pubblico ministero della Corte conduce un'indagine raccogliendo delle prove in maniera giudiziaria e non di parte. In seguito decide se le prove raccolte sono sufficienti e prende le proprie decisioni. Questa volta la procura ha ritenuto di aver raccolto sufficienti prove per chiedere alla Corte di emanare un ordine di arresto".

Quali sono i prossimi passi?

"Il prossimo passo spetta alla Corte: dovrà giudicare e decidere se accogliere o meno la richiesta della pubblica accusa. Lo farà esaminando le prove e valutando se queste sono state raccolte in modo corretto. Le persone hanno anche diritto a difendersi, quindi presenteranno i propri avvocati come avviene in un tribunale nazionale".

In caso di decisione positiva della Corte, quali sarebbero le conseguenze?

"I paesi che hanno aderito alla Corte penale internazionale, la cui maggioranza è membro delle Nazioni Unite, hanno l'obbligo di arrestare queste persone. Dovessero trovarsi in Svizzera verrebbe arrestato e giudicato in base al diritto nazionale del paese in cui scattano le manette. All'interno della Confederazione, ad esempio, il genocidio e i crimini contro l'umanità sono reati punibili. Naturalmente se queste persone sono nascoste, sarà difficile trovarle e di conseguenze condannarle".