L'ultimo in ordine di tempo è stato un uomo di nazionalità cinese che ha cercato di portare in Italia 576 sigari cubani acquistati in Svizzera. Ma c'è anche chi ha tentato di passare il confine con un ex titolo di Stato dell'ex Regno di Romania dal valore di quasi 70 milioni di euro, chi con oltre 300 chili di salumi in auto e chi con una replica fedele della Ferrari di Formula 1 guidata da Niki Lauda negli anni '70. A ricordalo a fanpage.it è il colonnello Michele Donega, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Como, che al portale italiano ha spiegato come le Fiamme Gialle classifichino i beni sequestrati in due macro categorie: gli oggetti e le sostanze illegale da una parte, i beni di valore superiore alle franchigie consentite dall'altro.
"La fantasia dei trafficanti non conosce limiti"
Parlando di come i trafficanti tentano di portare la merce da un paese all'altro, Donega spiega che "la fantasia dei trafficanti non conosce limiti". Sostanze, prodotti illegali, soldi e altro "vengono nascosti nei modi più originali: nelle scatole di detersivi, nelle lattine, negli elettrodomestici, nelle scatole di alimentari, ma anche nascosti sulla persona o in doppi fondi ricavati all'interno delle autovetture". Merce che, una volta sequestrata, "viene smaltita o messa all'incanto". Per trasportare la merce "le organizzazioni criminali più strutturate usano il metodo 'della staffetta', con un'auto 'pulita' che verifica la presenza degli agenti della Guardia di Finanza o dell'Ufficio federale della sicurezza dei confini, e informa chi guida il veicolo 'che scotta'".
"Con i colleghi svizzeri una quotidiana collaborazione"
Lavorando in dogana, agenti italiani "hanno una quotidiana e proficua collaborazione con i colleghi svizzeri, sia in termini operativi, sia di scambio di informazioni", aggiunge il Comandante.