
A partire dal 1. Gennaio 2018 la Fondazione Umanitaria Arcobaleno avrà un nuovo Presidente. Dopo anni trascorsi a tenerne le briglia con passione e dedizione, alla veneranda età di 66 anni Alex Pedrazzini ha infatti deciso di "autopensionarsi", per dedicare più tempo ai nipotini. Continuerà comunque ad accompagnare la fondazione seppure in modo diverso, rimanendo sempre presente nel membro del Consiglio, in qualità di Presidente emerito. Per unanime decisione del Consiglio di fondazione, il posto lasciato libero dall’ex Consigliere di Stato sarà occupato da Siegfried Alberton, 51 anni, è professionalmente attivo quale professore presso la SUPSI, dove è responsabile del Centro competenze inno 3 di cui è pure fondatore.
Accanto ad Alberton, completano la squadra del Consiglio di fondazione Rudy Vanetta (Vicepresidente), Marisa Santini (Segretaria) e i membri Carla Ferrario, Giovanni Luatti, Maristella Rezzonico, Amanda Rueckert, Michele Santini e Verbena Vanetta. Dopo anni di instancabile attività e numerosi viaggi tra i progetti sostenuti dalla fondazione, lascia invece Costanzo Marchi, al quale si esprime un sentito ringraziamento per il lavoro svolto. Con energia e carica di iniziative, la rinnovata squadra della Fondazione Umanitaria Arcobaleno è dunque pronta a lanciarsi nelle nuove sfide che si presenteranno nel 2018 e negli anni a venire.
Alcune informazioni sulla Fondazione Umanitaria Arcobaleno La Fondazione Umanitaria Arcobaleno ha sede a Lugano, è nata 26 anni fa e ha lo scopo di sostenere e promuovere progetti di aiuto umanitario e sostegno allo sviluppo, con attività principalmente in India e in Nepal, aiutando oggi complessivamente circa più di 700 bambini in 13 progetti. All'occorrenza, la Fondazione finanzia programmi speciali straordinari nei settori dell’approvvigionamento idrico e dell’igiene ambientale, sanità e formazione, della lotta al degrado ambientale, con sempre particolare attenzione alle componenti più vulnerabili della popolazione: i bambini. In questi anni grazie ai preziosi aiuti finanziari forniti da numerosi padrini e donatori è stato possibile ricostruire ostelli, aiutare a costruire pozzi per l’approvvigionamento idrico dei villaggi, fornire ai villaggi di adeguate cucine, strutture igieniche, costituire classi per l’istruzione dei bambini, acquistare bus scolastici, computer o altre attrezzature per loro importanti. In India la Fondazione segue progetti dove si trovano anche ragazzi con handicap fisici e/o psichici, dove è stato possibile assisterli ed acquistare sedie a rotelle e altri mezzi indispensabili per permettere loro una vita serena.
La Fondazione Umanitaria Arcobaleno si attiva costantemente per seguire e verificare sul posto lo sviluppo dei progetti, garantendo una corretta gestione dei fondi, e aiutando gli operatori locali a terminare i programmi di sviluppo. Inoltre con il suo progetto di padrinati a distanza, la Fondazione Umanitaria Arcobaleno permette con un contributo minimo di regalare un raggio di sole e un po’ di speranza a un bambino e alla sua famiglia. Il progetto non è anonimo, nel senso che il futuro padrino può scegliere il bambino che vuole adottare, mentre questi viene informato sull’esistenza di un benefattore che a migliaia di chilometri di distanza lo sta aiutando. Il sogno della Fondazione è quello di aiutare il numero più alto di bambine.
La società indiana e, purtroppo, anche quella nepalese, non brillano per il loro rispetto. L'India ha un altissimo numero di infanticidi femminili e numerose bambine ricevono poca o pochissima scolarizzazione e una volta adulte diventano schiave in casa dei mariti. Il desiderio è dunque quello di garantire un percorso educativo completo, con la conquista di un attestato professionale che assicuri loro, oltre all'indipendenza economica, un lavoro gratificante e una vita ricca di soddisfazioni.
Fondazione Umanitaria Arcobaleno Via Clemente Maraini 22 6900 Lugano Tel: 091 994 40 90 E-mail: [email protected]
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