A Lugano la "guerra dei taxi" tra tassisti comunali e privati continua a manifestarsi con toni sempre più accesi. L’ultimo episodio di violenza - anticipato questa mattina dalla Regione - è avvenuto ieri alla stazione FFS, dove due tassisti autorizzati dal Municipio (quindi con licenza A) sono venuti alle mani. Una scena che ha inevitabilmente visto l’intervento della polizia. I protagonisti della lite sarebbero il presidente e l’ex vicepresidente dell’associazione dei tassisti autorizzati. La discussione sembra essere nata già nel corso del primo pomeriggio in via Maraini (dove ci sono gli stalli per i taxi), ma le cause precise dell'alterco non sono ancora chiare.
L'ipotetico movente
Secondo alcune fonti potrebbe essere legato alla regolamentazione dell’attività dei tassisti, in particolare alla gestione del telefono cellulare utilizzato per ricevere le chiamate delle corse. Un sistema sperimentale e oggetto di discussioni da tempo, che prevede il passaggio quotidiano con la persona incaricata di smistare le richieste della gestione del telefono. Un sistema che, evidentemente, non convince proprio tutti e che potrebbe aver scatenato la lite. In particolare, uno dei due coinvolti si sarebbe avvicinato troppo all'altro, provocandone la reazione violenta. La persona aggredita sarebbe stata trattenuta da altri tassisti, subendo delle ferite, in particolare alla spalla, che hanno richiesto il ricovero in ospedale.
L'ordinanza della discordia
La situazione di tensione è ben radicata sulle rive del Ceresio e riguarda anche l’inefficienza dell’ordinanza del 2021, entrata in vigore solo recentemente. Molti tassisti lamentano infatti difficoltà organizzative, discriminazioni e un clima di invidia tra colleghi. Alcuni propongono l'abolizione dell'ordinanza, come già avviene in altre città svizzere, ma altri avvertono che senza regole il settore rischierebbe di trasformarsi in un caos. Inoltre, la concorrenza crescente di Uber ha contribuito ad aumentare il malcontento.
Da chiarire il tutto
La Polizia comunale, interpellata dal foglio bellinzonese, ha confermato l'accaduto e l'intervento, ma le testimonianze raccolte tra i tassisti non chiariscono completamente né la dinamica né le responsabilità. È probabile che la vicenda si concluda con una denuncia incrociata. Il contesto, come dimostrano anche episodi precedenti, non è dei migliori. La tensione è evidente, accentuata come detto dall'arrivo di Uber qualche mese fa. "La situazione generale è chiaramente insoddisfacente", ha commentato Karin Valenzano Rossi, capodicastero per la Sicurezza e gli spazi urbani, alla Regione. "Ci sono più fornitori di servizi rispetto alla capacità di mercato, e questo merita una riflessione. Questo episodio in particolare è emblematico della crescente tensione nel settore: sono sbalordita, non dovrebbe succedere. È fondamentale che chi offre un servizio alla comunità mantenga un comportamento decoroso".