Montagna
La meteo fa soffrire le capanne. Stella: "Si può andare in montagna, basta essere prudenti"
Redazione
3 mesi fa
A seguito del maltempo che ha caratterizzato questo inizio d'estate chi gestisce le capanne alpine è in difficoltà e sta registrando un calo dei pernottamenti. Stella del Cas Ticino: "La situazione in montagna è buona, basta sapere come muoversi e fare attenzione".

Il nubifragio che ha colpito la Mesolicina il 21 giugno, poi quello che ha travolto l'Alta Vallemaggia la notte tra il 29 e il 30 giugno, senza dimenticare l'ondata di maltempo che ha pesantemente toccato il Mendrisiotto il 7 luglio. Questi tre eventi meteorologici hanno caratterizzato l'inizio dell'estate, portando distruzione e morte. Particolarmente toccate le valli, soprattutto per quanto riguarda le alluvioni che hanno toccato il Ticino, con diversi sentieri ancora impraticabili a causa delle frane. Una situazione che porta a interrogarsi sullo stato delle nostre montagne e sui pericoli che si corrono a frequentarle. Ne abbiamo parlato con Andrea Stella, rappresentare del Comitato del Club Alpino Svizzero (Cas), Sezione Ticino.

“Si può andare in montagna, basta fare attenzione”

Sulle montagne ticinese attualmente “la situazione è abbastanza buona, a patto di sapere come muoversi. La rete escursionistica ha subito alcuni danni, ma questi sono limitati, quindi si possono percorrere i sentieri tranquillamente. In Ticino, infatti, su una rete di circa 4'500 chilometri di sentieri, attualmente sono un centinaio hanno registrato danni e sono chiusi. Bisogna però sapere che in alto c’è ancora tanta neve”.

 Per chi volesse informarsi sulla chiusura di alcuni percorsi, il consiglio di Stella è di “consultare le pagine di TicinoSentieri o di Svizzera Mobile, che vengono costantemente aggiornate”. Ma il consiglio principale, nel caso in cui una persona volesse visitare una capanna “è di telefonare al capannaro e chiedere informazioni” sulle condizioni che si trovano in vette e su come sono messi gli accessi alla struttura.

"Le capanne stanno soffrendo"

 A causa delle condizioni meteorologiche registrate in questa prima parte d'estate "le capanne ticinesi stanno soffrendo, la Cristallina ha registrato un decimo dei pernottamenti che solitamente riceve in questo periodo. I capannari sono in difficoltà". Da qui l'appello di Stella ad "andare in montagna, andare nelle capanne. Si può salire in quota, basta farlo con prudenza".

Il pericolo attuale si chiama neve

 Al momento “il pericolo più grande riguarda la presenza di neve, che la si può trovare sia in grandi nevai presenti in alta quota, sia in singoli canali, valanghe o piccoli nevai sparsi per le montagne. Questa coltre bianca può rappresentare un problema al mattino presto, perché essendo gelata richiede all’escursionista un determinato equipaggiamento per attraversarla: scarponi da montagna, ramponi e piccozza. Attrezzi che bisogna saper usare”. Da qui il consiglio di “non camminare con scarpe da ginnastica e di non avventurarsi in queste zone se inesperti”.

"La prudenza prima di tutto"

Come scritto, alcuni sentieri possono essere impraticabili o parzialmente tali. "Se c'è stato uno smottamento o se il percorso è ostruito da una frana, da alcuni sassi o da qualche albero, si può sempre tornare indietro. La montagna resta ferma, si può sempre rimandare la gita. La prudenza viene prima di tutto".