Ticino
La nuova veste delle processioni di Mendrisio
Marco Jäggli
4 anni fa
In città sono comparsi i trasparenti storici ma, vista la situazione pandemica, si è pensato a una nuova iniziativa per rievocare e raccontare la manifestazione ma senza mostrarla, grazie alle testimonianze dei volontari proiettate in diverse zone del nucleo

È iniziata la settimana santa e già da qualche giorno, a Mendrisio, sono comparsi i trasparenti storici, preludio delle raffigurazioni del giovedì e del venerdì santo. Per la seconda volta però le processioni, entrate nel 2019 nella lista rappresentativa dei beni culturali dell’UNESCO non ci saranno: “Anche quest’anno, i partecipanti alle processioni di Mendrisio non potranno sfilare in modo classico” racconta Gabriele Ponti, Presidente del Consiglio di fondazione intervistato da Teleticino, “nonostante questo ci si è adoperati per fare qualcosa di nuovo, innovativo e sicuro a livello sanitario per poter trasmettere le emozioni che solo le processioni storiche della settimana santa di Mendrisio sanno trasmettere”.

Una tradizione di oltre 400 anni, costretta a rinnovarsi per via del coronavirus: “Tutte le sere a partire dalle 7 e mezza, dal calare del buio, i cittadini potranno girare per le strade di Mendrisio, lungo il percorso classico delle processioni, visitando le chiese aperte anche la sera nel periodo pasquale, e poi ci saranno sette postazioni visive” racconta Francesca Luisoni, Municipale di Mendrisio, “postazioni dove si potranno vedere, proiettati nel nostro nucleo storico, delle interviste e delle fotografie di tutti i volontari e le volontarie che lavorano nelle processioni”. L’idea, spiega ancora Luisoni, è di raccontare le processioni senza mostrarle: “fin da subito ci è stato chiaro di non mostrare quello che non si sarebbe visto, ovvero le processioni, ma di rievocarle, per far vivere allo spettatore tutte le emozioni che si possono provare percependo l’atmosfera dalle immagini”.

Una proposta, si spera, che potrebbe essere anche una chiave per attirare più turisti nel Magnifico Borgo, un po’ trascurato dalla clientela d’Oltralpe in questo periodo: “Speriamo che il fatto di avere una bella proposta, qualcosa di innovativo che faccia anche discutere e che può emozionare in maniera profonda possa attirare molte persone nella nostra regione e in particolare a Mendrisio”, Nadia Fontana Lupi, direttrice dell’Organizzazione turistica Mendrisiotto e Basso Ceresio, “visti i limiti alle attività penso che un evento all’aria aperta sarà sicuramente qualcosa che moltissima gente coglierà l’occasione di vedere”.

Guarda le immagini della rievocazione nel servizio di Teleticino:

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata