
"Con questa riforma vogliamo modernizzare alcuni capitoli importanti della Legge tributaria laddove non siamo più concorrenziali in un confronto intercantonale". Il direttore del Dipartimento Finanze ed Economia (Dfe) Christian Vitta è chiaro nello spiegare l'obiettivo della Modifica della Legge tributaria presentata oggi a Bellinzona. Il Consiglio di Stato, su proposta del Dfe, ha infatti licenziato il relativo messaggio che "propone un pacchetto di misure a favore delle persone fisiche articolato attorno a quattro assi d'intervento particolari", viene spiegato in un comunicato stampa.
I quattro assi d'intervento
Aumento della deduzione forfettaria per le altre spese professionali
"La presente riforma" -scrive il Cantone- "propone di aumentare la deduzione per le altre spese professionali, passando dall’attuale importo forfetario fisso di 2’500 franchi ad un nuovo importo forfetario variabile, calcolato in funzione del 4% del salario netto del contribuente, ritenuto un minimo di 3’000 franchi e un massimo di 5’000 franchi. Allo stesso tempo, in un’ottica di armonizzazione verticale con il diritto superiore, si propone altresì di adeguare il metodo di calcolo della deduzione per le altre spese professionali dell’attività accessoria, passando dall’attuale deduzione fissa di 800 franchi ad una deduzione variabile sul modello dell’imposta federale diretta (IFD), calcolata sulla base del 20% del reddito netto, ritenuto un minimo di 800 franchi e un massimo di 2'400 franchi". Questo, ha spiegato Vitta a Ticinonews, "vuole premiare il lavoro e chi lavora".
Riforma dell’imposta di successione e donazione
"Tenuto conto dell’evoluzione della realtà sociodemografica del nostro Paese, coerentemente con le riforme in atto a livello federale in materia di diritto successorio la presente riforma propone di aggiornare l’imposta di successione e donazione attraverso i seguenti interventi: la riduzione dell'aliquota massima per i concubini e altre figure parentali per affinità dal 41% al 15.5%; riduzione dell'aliquota massima della categoria imponibile dei non parenti dal 41 al 35%; l'introduzione di una norma specifica volta a sgravare, a determinate condizioni, l'imposta di successione e donazione nel caso dei trapassi aziendali e l'introduzione di una nuova quota esente generalizzata pari a 10mila franchi annui applicabile a ciascun beneficiario per singolo disponente o donante".
Adeguamento dell’imposizione della previdenza
"A fronte della scarsa concorrenzialità del Ticino in questo specifico ambito", continua il comunicato, "la riforma propone di plafonare l’aliquota massima prelevata sulle prestazioni in capitale della previdenza al 3%. Questa misura permetterà al Ticino di migliorare il proprio posizionamento nel raffronto intercantonale per quanto riguarda l’imposizione delle prestazioni in capitale, scoraggiando così le partenze fuori Cantone dei buoni contribuenti in prossimità del pensionamento".
Riduzione dell’aliquota massima dell’imposta sul reddito
Con l’obiettivo "di migliorare l’attrattiva fiscale del nostro territorio e reagire strategicamente all’implementazione dell’imposta minima globale al 15% (Global Minimum Tax) per le grandi imprese attive a livello internazionale (che non farà altro che inasprire la concorrenza fiscale intercantonale sul fronte delle persone fisiche), si propone di adeguare, in due tappe, l’aliquota massima dell’imposta sul reddito dall’attuale 15.076% al 13.25% nel 2024 e dal 13.25% al 12.0% a partire dal 2025". Questo intervento, viene spiegato, "permetterà al nostro Cantone di ridurre il proprio onere fiscale massimo ai fini dell’imposta sul reddito, passando dall’attuale 40.1% al 34.7%, guadagnando così 5 posizioni (dal 21° al 16° rango) nell’ambito della concorrenza fiscale intercantonale e posizionandosi leggermente al di sopra dell’aliquota media intercantonale (33.6%)".
L'impatto finanziario
