
Sette milioni di franchi. È la cifra che la RSI vuole risparmiare nel 2026, che si aggiunge all'uscita dallo stabile di Besso, alla riorganizzazione di alcuni dipartimenti e ad altre azioni che toccheranno il personale. Lo riporta la Regione, spiegando che il personale è stato informato quest'oggi. Il risparmio, si legge nella nota, "avrà un impatto anche sui posti di lavoro, e pur considerando le fluttuazioni naturali e i prepensionamenti, saranno inevitabili dei licenziamenti".
Le cinque aree di intervento
Il Comitato direttivo della Rsi, è stato spiegato ai dipendenti, "si è posto l'obiettivo di individuare nuove linee strategiche e realizzare misure sostenibili per affrontare l'attuale situazione, continuando ad assicurare un'offerta di qualità". Per questo "sono state individuate cinque principali aree di intervento: riorganizzazione dei flussi di lavoro, ottimizzazioni organizzative, assetto studi televisivi (con diminuzione degli investimenti), abbandono della sede di Besso e rinnovo costante dell'offerta di programma".
Istituita una "Commissione di consultazione"
Mario Timbal, direttore della Rsi, "ha subito annunciato che, per questo ulteriore piano di risparmio, l'azienda vuole assicurare un processo trasparente e partecipativo. Per questo si avvarrà inoltre della collaborazione con il partner sociale SSM, l'Assemblea del personale Rsi e l'Associazione dei Quadri. È stata quindi costituita una 'Commissione di consultazione' con il mandato di elaborare proposte di risparmio alternative a quelle previste dal piano di riforme". Una Commissione "composta da cinque membri fissi eletti dall'Assemblea del personale e dall'SSM e di ulteriori figure professionali che riterrà utile coinvolgere nel processo di partecipazione".