Ticino
La storia del Ticino nei documenti della loggia "il Dovere"
Redazione
9 ore fa
Tra i fondi documentari acquisiti nel 2024 dall’Archivio di Stato c’è anche quello della loggia massonica "il Dovere", la più antica tra quelle esistenti in Ticino. Documenti che narrano la storia di un’organizzazione misteriosa, ma soprattutto di un intero cantone.

L’oriente, l’esoterismo, i riti segreti. Sono solo alcuni degli elementi che plasmano l’aura di mistero che da sempre avvolge la massoneria. Non fa eccezione la loggia "il Dovere". Fondata nel 1877, è la più antica tra quelle ancora attive in Ticino. Lo scorso anno ha depositato il proprio fondo documentario all’Archivio di Stato. Ticinonews ha avuto l'occasione di visionare il catalogo sotto la guida di Gianmarco Talamona, caposettore dell'Archivio di Stato. "Abbiamo il verbale della prima seduta della Loggia Massonica, che l'anno successivo sarebbe diventata 'Il Dovere'", ci spiega Talmona mostrandoci i documenti. "Parliamo di una realtà che si inserì in un contesto politico dettato dalle lotte". 

La Grande Guerra

"Il Dovere" voleva infatti contrastare la predominanza conservatrice e clericale del nostro cantone. La connotazione politica rimase una caratteristica della loggia nei primi decenni di esistenza, ma le sue vicende continuarono a intersecarsi con i grandi fatti della storia. "Abbiamo l'esempio di una corrispondenza datata 20 marzo 1915, un anno dopo l'inizio della Prima Guerra Mondiale", prosegue Talamona, mostrandoci un testo scritto dal Venerabile della loggia, che mostra "come anche la Svizzera, benché neutrale, si ritrovasse parzialmente divisa tra una parte svizzera tedesca, che guardava con favore agli imperi centrali in guerra, e quelle francofone e italiane che invece guardavano con favore alle potenze latine". Una divisione "che si ripercuoteva anche nella loggia massonica 'Il Dovere'".

L'importanza di questi documenti

Documenti, quelli acquisiti, che aiutano anche a capire la storia del Canton Ticino, come conferma il direttore degli Archivi di Stato Michele Merzaghi. "Ci consentono di dare un altro sguardo sugli avvenimenti", afferma Merzaghi. "Noi come Archivio di Stato abbiamo soprattutto fondi pubblici, ma quelli privati, che noi raccogliamo, permettono anche di vedere un po' il dietro le quinte della storia e di comprenderla meglio".