Il dato
La tratta di esseri umani tocca anche il Ticino: 33 casi nel 2023
© Plateforme Traite, Sabine Rock
© Plateforme Traite, Sabine Rock
Robert Krcmar
3 mesi fa
La responsabile dell’antenna MayDay: "Nel nostro Cantone manca un servizio che possa coordinare la presa a carico".

Quasi 200 persone sono state identificate come vittime della tratta di esseri umani in Svizzera nel corso del 2023. Lo ha reso noto ieri la Plateforme Traite, che si occupa dell’aiuto e della tutela delle vittime, che ha chiesto dei miglioramenti e più sensibilità a Confederazione e Cantoni.

In Ticino 33 casi registrati

E tra i Cantoni, uno di quelli più toccati È proprio il Ticino. Lo ha confermato a Ticinonews la responsabile dell’Antenna MayDay Monica Marcionetti. "È presente anche in Ticino, penso che nessun Cantone possa dire di essere risparmiato da questo fenomeno. Noi abbiamo rilevato 33 situazioni di potenziale tratta, rilevando degli indizi nel racconto delle loro storie. Una grossa parte era nell’ambito dell’asilo". La frontiera Sud, negli ultimi anni spesso sotto pressione, ha fatto sì che il Ticino fosse quindi toccato anche da questo crimine. Ma non tutti i casi sono in quest’ambito. "Sei potenziali vittime - cinque donne e un uomo – sono al di fuori del circuito asilo. Le donne, ad esempio, sono state identificate per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione", chiarisce Marcionetti.

La lacuna principale

A livello nazionale la Piattaforma ha chiesto servizi specializzati, più risorse e più sensibilizzazione. Ma in Ticino di cosa c’è bisogno? «La alcuna principale che io vedo e parlo per esperienza» – continua Marcionetti «è proprio l’assenza di un servizio che possa coordinare una presa a carico globale e che garantisca quelle misure che secondo l’articolo 12 della Convenzione europea di lotta alla tratta dovrebbero essere garantite a tutte le vittime identificate in svizzera anche se vittime all’estero».

Un progetto in corso

È però in corso un progetto di accompagnamento che riguarda i cantoni latini, quindi svizzera romanda e Ticino. Il tutto è partito dalla figura di riferimento vodese del tema della tratta per la Svizzera romanda. Questo progetto prevede di offrire le competenze di questa figura affiancata dalla direttrice del progetto Astrée per mettere a disposizione le loro competenze e accompagnare ogni Cantone a trovare una soluzione ad hoc e creare un sistema che possa garantire una presa a carico e quelle misure di base affinché una vittima possa sentirsi veramente accolta e protetta» conclude Marcionetti. Con la speranza, che si possa migliorare presto.