Ticino
"La Vallemaggia non sarà lasciata sola: Il Consiglio di Stato dia un segnale forte."
©Gabriele Putzu
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Redazione
7 ore fa
È il titolo dell'interpellanza redatta dai deputati in Gran Consiglio Alain Bühler (UDC), Fiorenzo Dadò (Il Centro), Samantha Bourgoin (Verdi del Ticino) e Aron Piezzi (PLR) inoltrata al Consiglio di Stato dopo l'ennesimo no da Berna a ulteriori finanziamenti.

Negli ultimi giorni, la decisione del Consiglio federale di chiudere la porta a ulteriori aiuti per riparare i danni causati dall’alluvione in Vallemaggia ha suscitato discussioni e polemiche sui media. Nella sua risposta fornita al Governo ticinese, Berna spiegava che il 13 settembre 2024 era stata approvata la domanda ed erano stati chiesti al Parlamento crediti aggiuntivi ai crediti d’impegno per un totale di 56,5 milioni di franchi. Nella missiva veniva tuttavia precisato che sulla scorta delle basi legali, "la Confederazione può fornire il proprio sostegno utilizzando i crediti aggiuntivi di cui sopra per opere di protezione danneggiate, come ad esempio correzioni per la protezione contro le piene e opere di protezione contro le cadute di pietre. Non può invece farlo per danni ad altre infrastrutture, come quelle per la fornitura di acqua o impianti per il trattamento delle acque di scarico". L’importo di 56,5 milioni di franchi si basa infatti sulla valutazione dei bisogni effettuata dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) presso i Cantoni, "la quale ha mostrato che quelli fortemente colpiti dovranno impiegare complessivamente circa 119 milioni di franchi (GR: 12 mio., TI: 21 mio., VS: 74 mio., VD: 2 mio., BE: 10 mio.) per raggiungere un livello di sicurezza paragonabile a quello precedente agli episodi di maltempo".

Partecipazione della Confederazione

In linea di principio, la Confederazione partecipa ai costi nella misura del 35%, mentre nel Cantone del Vallese il suo contributo per misure di protezione straordinarie raggiunge il 55%. Per il Cantone Ticino, di tale credito aggiuntivo sono previsti 7,5 milioni di franchi, "una somma basata su una stima dei costi che il Cantone stesso ha presentato all’UFAM a metà agosto. Inoltre, anche i danni al settore primario verranno indennizzati dall’Ufficio federale dell’agricoltura. La Direttrice dell’UFAM e una rappresentanza del governo ticinese si sono già incontrati il 28 novembre 2024 a Bellinzona per discutere della lettera del governo ticinese al Consiglio federale.” Per questo motivo i deputati in Gran Consiglio Alain Bühler (UDC), Fiorenzo Dadò (Il Centro), Samantha Bourgoin (Verdi del Ticino) e Aron Piezzi (PLR) hanno inoltrato un'interpellanza al Consiglio di Stato in cui viene posta una serie di domande sulla ricostruzione, sugli stanziamenti federali e su quelli cantonali, sottolineando come "una risposta chiara e un impegno concreto del Consiglio di Stato sono indispensabili per rassicurare la popolazione della Vallemaggia e per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte".

Aiuti al Ticino

In sintesi, il Ticino beneficia di aiuti da Berna attraverso 7,5 milioni di franchi in aiuti diretti, in indennizzi al settore primario (ancora da stabilire) e in prestazioni in natura offerte dall'Esercito. In questi mesi il Consiglio di Stato ha più volte lamentato la scarsa attenzione del Consiglio federale, chiedendo pubblicamente aiuti più consistenti, che tuttavia sono stati negati. Ciò ha alimentato un’indignazione generale: i Municipi interessati hanno scritto al Consiglio federale, mentre la Deputazione ticinese, su suggerimento del Governo cantonale, ha presentato una serie di domande che non hanno sortito l’effetto sperato. Il Governo ticinese ha poi espresso la sua insoddisfazione, lasciando intendere che la ricostruzione e il ripristino della Vallemaggia dipenderebbero da ulteriori contributi federali.

L'interpellanza

Al fine di fare chiarezza ed evitare speculazioni, si pone al Consiglio di Stato le seguenti domande:

  1. Le opere di ricostruzione e ripristino in Vallemaggia dipendono direttamente da ulteriori contributi federali, oppure il Consiglio di Stato può garantire che i lavori verranno realizzati indipendentemente dagli aiuti di Berna?
  2. Quali canali sono stati utilizzati dal Consiglio di Stato per promuovere una maggiore partecipazione finanziaria della Confederazione?
  3. Nelle risposte fornite alle domande della Deputazione ticinese, il Consiglio federale menziona un incontro avvenuto il 28 novembre 2024 tra la Direttrice dell’UFAM e una rappresentanza del Governo ticinese. Chi ha partecipato a tale incontro da parte del Governo? La questione della Vallemaggia è stata tematizzata in questo incontro? Quali sono stati gli esiti delle discussioni?
  4. Il Consiglio di Stato non ritiene opportuno dare l'esempio stanziando maggiori mezzi finanziari rispetto ai limiti di legge, per evidenziare l'urgenza degli interventi e spingere il Consiglio Federale a operare oltre i vincoli normativi, favorendo anche eventuali modifiche legislative?
  5. Quali sono i prossimi passi che il Consiglio di Stato intende intraprendere verso Berna e quali attori saranno coinvolti in queste azioni?