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L'allarme del SISA: "Il rientro scolastico è troppo costoso"
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Redazione
4 mesi fa
Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti ha espresso seria preoccupazione riguardo ai costi che gravano sulle famiglie con l'inizio del nuovo anno scolastico.

Il ritorno tra i banchi, si legge in un comunicato del SISA, è segnato da un crescente malcontento da parte degli studenti e delle loro famiglie, che si sentono abbandonati dallo Stato nell'affrontare le spese scolastiche. Tra i libri, materiale didattico, tasse d'iscrizione e abbonamenti ai mezzi di trasporto, il peso economico appare insostenibile, soprattutto per chi proviene da contesti socioeconomici sfavorevoli.

Costi dei libri e trasporti: un fardello troppo pesante

La spesa per i libri scolastici, che può raggiungere i 200 franchi annui per ogni studente, rappresenta una sfida significativa. A questa cifra si aggiunge l'aumento del 10% delle tariffe dei mezzi di trasporto, conseguenza di un taglio di 6 milioni di franchi deciso dalla maggioranza borghese del parlamento. Ora, un abbonamento annuale per viaggiare su tutto il territorio del Ticino arriva a costare ben 1.170 franchi. Una somma considerevole, che mette ulteriormente sotto pressione i bilanci delle famiglie, compromettendo il diritto allo studio per molti giovani.

Universitari in difficoltà: il costo della formazione è sempre più alto

Anche gli studenti universitari non sono risparmiati da questa crisi economica. Con l'inizio dei corsi tra due settimane, si troveranno a dover affrontare spese universitarie che oscillano tra i 1'000 e i 4'000 franchi all'anno, senza contare i costi aggiuntivi per vitto, alloggio, e altri materiali didattici che possono superare i 1'000 franchi l'anno. II SISA sottolinea come la spesa media per uno studente universitario fuori sede possa variare tra i 15'000 e i 28'000 franchi annui, una cifra spropositata per chi proviene da famiglie con redditi medio-bassi.

Una società sempre più classista e immobile

II SISA denuncia un sistema educativo sempre più elitario, che rischia di rafforzare le disuguaglianze sociali. Gli studenti che provengono da contesti socioeconomici svantaggiati sono sempre più esclusi da un'istruzione di qualità, minando così la mobilità sociale. Questo scenario, aggravato dalla crisi economica che colpisce il Ticino, con premi delle casse malati tra i più alti del Paese e stipendi tra i più bassi, rappresenta un campanello d'allarme per l'intera società. 

Richieste concrete per un'istruzione accessibile

Di fronte a questa situazione, il SISA lancia un appello urgente allo Stato affinché intervenga per garantire il diritto allo studio. Tra le richieste avanzate dal sindacato vi sono la gratuità dei libri scolastici per tutti gli studenti, dalle scuole superiori all'università, e dei mezzi di trasporto per i giovani fino ai 25 anni e per coloro che ricevono aiuti complementari. Senza un'azione decisa, avverte il SISA, si rischia di compromettere il futuro di intere generazioni, in un cantone che dovrebbe essere all'avanguardia nella promozione dell'istruzione e della giustizia sociale.