Ticino
L’autunno tampona le perdite del turismo ticinese
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 mesi fa
Da inizio anno il saldo dei pernottamenti è ancora negativo, ma settembre e ottobre hanno segnato un parziale recupero, soprattutto nel Sopraceneri. Sonja Frey, presidente di HotellerieSuisse Ticino: "Abbiamo fatto cifre migliori rispetto allo scorso anno". Ma il maltempo non ha fatto bene ai campeggi.

Se in Ticino le vacanze scolastiche sono appena iniziate, in gran parte dei Cantoni svizzeri sono già concluse. E il settore turistico puntava proprio sull’autunno per recuperare parte del calo di presenze registrato nel corso del 2024: maltempo, chiusura dell’A13 e di AlpTransit hanno infatti lasciato il segno. Stando ai primi dati, il turismo pare essere sulla buona strada. O almeno parte di esso, come l’albergheria. "Siamo contenti, settembre e ottobre sono andati bene”, spiega a Ticinonews Sonja Frey, presidente di HotellerieSuisse Ticino. “Abbiamo fatto cifre migliori rispetto all'anno scorso: a settembre abbiamo registrato un +2,3% in Ticino, con un'occupazione del 77%. Anche a ottobre abbiamo avuto un aumento dell’1,5%. Un dato buono visto che non tutti i weekend erano bellissimi”.

Recupera il Sopraceneri

Il periodo gennaio-agosto ha visto un calo del 2,2% nei pernottamenti d’hotel rispetto all’anno prima. Nel periodo gennaio-ottobre, invece, il calo raggiunge il 2%. Un recupero, seppur parziale, c’è quindi stato negli alberghi, ma in alcune regioni più che in altre. "Fino ad agosto il Sottoceneri è andato meglio rispetto al Sopraceneri. Ma ora quest'ultima regione ha recuperato e superato. Probabilmente questo è legato al fatto che il Sopraceneri è meteo dipendente: quando fa bel tempo, la gente dalla Svizzera interna si sposta verso il Sopraceneri".

Campeggi male ad ottobre

Turismo non è però solo hotel. Il maltempo che ha caratterizzato gran parte dell’anno non ha fatto bene ai campeggi. Tra i più grandi c’è il Campofelice di Tenero, diretto da Simone Patelli. “Purtroppo, l'autunno non ci ha permesso di recuperare”, conferma a Ticinonews. “Settembre è stato un ottimo mese, poi a inizio ottobre abbiamo avuto una meteo pessima, con tanta acqua e freddo. Sono due-tre settimane che facciamo fatica a raggiungere le cifre sperate". Le cifre non sono ancora definitive, ma nel corrente mese i campeggi hanno registrato cali compresi tra il 20 e il 40% circa.

L'apertura in inverno

L’autunno non è comunque ancora finito e alcune strutture resteranno aperte anche in inverno. "Chi tiene aperto tutto l'anno lavora abbastanza bene”, prosegue Patelli. “L'obiettivo è di arrivare almeno a una copertura dei costi per allungare la stagione. Quello che i campeggi dovranno fare è adattare le infrastrutture a temperature più basse. Gli spazi comuni dovrebbero essere per esempio riscaldati e chiusi. Alcuni lo hanno già fatto e sono pronti".