Se in Ticino le vacanze scolastiche sono appena iniziate, in gran parte dei Cantoni svizzeri sono già concluse. E il settore turistico puntava proprio sull’autunno per recuperare parte del calo di presenze registrato nel corso del 2024: maltempo, chiusura dell’A13 e di AlpTransit hanno infatti lasciato il segno. Stando ai primi dati, il turismo pare essere sulla buona strada. O almeno parte di esso, come l’albergheria. "Siamo contenti, settembre e ottobre sono andati bene”, spiega a Ticinonews Sonja Frey, presidente di HotellerieSuisse Ticino. “Abbiamo fatto cifre migliori rispetto all'anno scorso: a settembre abbiamo registrato un +2,3% in Ticino, con un'occupazione del 77%. Anche a ottobre abbiamo avuto un aumento dell’1,5%. Un dato buono visto che non tutti i weekend erano bellissimi”.
Recupera il Sopraceneri
Il periodo gennaio-agosto ha visto un calo del 2,2% nei pernottamenti d’hotel rispetto all’anno prima. Nel periodo gennaio-ottobre, invece, il calo raggiunge il 2%. Un recupero, seppur parziale, c’è quindi stato negli alberghi, ma in alcune regioni più che in altre. "Fino ad agosto il Sottoceneri è andato meglio rispetto al Sopraceneri. Ma ora quest'ultima regione ha recuperato e superato. Probabilmente questo è legato al fatto che il Sopraceneri è meteo dipendente: quando fa bel tempo, la gente dalla Svizzera interna si sposta verso il Sopraceneri".
Campeggi male ad ottobre
Turismo non è però solo hotel. Il maltempo che ha caratterizzato gran parte dell’anno non ha fatto bene ai campeggi. Tra i più grandi c’è il Campofelice di Tenero, diretto da Simone Patelli. “Purtroppo, l'autunno non ci ha permesso di recuperare”, conferma a Ticinonews. “Settembre è stato un ottimo mese, poi a inizio ottobre abbiamo avuto una meteo pessima, con tanta acqua e freddo. Sono due-tre settimane che facciamo fatica a raggiungere le cifre sperate". Le cifre non sono ancora definitive, ma nel corrente mese i campeggi hanno registrato cali compresi tra il 20 e il 40% circa.
L'apertura in inverno
L’autunno non è comunque ancora finito e alcune strutture resteranno aperte anche in inverno. "Chi tiene aperto tutto l'anno lavora abbastanza bene”, prosegue Patelli. “L'obiettivo è di arrivare almeno a una copertura dei costi per allungare la stagione. Quello che i campeggi dovranno fare è adattare le infrastrutture a temperature più basse. Gli spazi comuni dovrebbero essere per esempio riscaldati e chiusi. Alcuni lo hanno già fatto e sono pronti".