Locarnese
Le aggregazioni non fanno l'unanimità, Mondada: "Siamo della partita". Dedini: "Nessuna fretta"
Redazione
3 ore fa
Con i sindaci di Minusio e Cugnasco-Gerra analizziamo le motivazioni che hanno spinto alcuni Comuni a dire "sì" al pre-studio del Cantone, mentre altri si sono chiamati fuori. Mondada: "Abbiamo anche un piano B". Dedini: "Cerchiamo la soluzione migliore".

Presto partirà un primo studio proposto dal Cantone per l’aggregazione di diversi comuni nel Locarnese. Ad aver dato luce verde, per lo scenario denominato "Urbano", sono stati i Municipi di Locarno, Losone, Brione-Sopra Minusio, Orselina, Tenero-Contra e Minusio. C’è stato invece chi ha risposto picche alla variante "Piano", che includeva Cugnasco-Gerra, Gordola, Gambarogno, Cadenazzo e Lavertezzo. Ticinonews ha interpellato due sindaci, uno per ogni scenario, per capire le loro motivazioni.

Mondada: “Siamo della squadra, ma abbiamo anche un piano B”

“Si tratta di uno studio preliminare, una raccolta dati, per capire le potenzialità di sviluppo della regione e del comune. Sarebbe stato peccato chiamarsi fuori all’inizio”. Così Renato Mondada, sindaco di Minusio, ha commentato la decisione del Comune di aderire al progetto aggregativo "Urbano" proposto dal Cantone. Per il sindaco un Comune unico nella regione avrebbe un maggior peso a livello contrattuale. Mondada seguirà dunque gli incontri proposti nell’ambito della proposta, ma non c'è solo l'ipotesi cantonale a interessare il Comune di Minusio. “Abbiamo deciso di approfondire uno scenario aggregativo più circoscritto che viene dal basso, dai Municipi medesimi, con Mergoscia e Tenero-Contra". Con quest’ultimo "abbiamo determinati servizi condivisi e si collabora bene. È giunto il momento di approfondire possibili nuove forme di sinergia nell’interesse della cittadinanza”. Secondo il sindaco, l'idea di andare con Tenero-Contra e Mergoscia darebbe vita "a un comune più equilibrato, dove non c’è una vera forza centripeta”. Nello scenario "Urbano", invece, “Locarno sarebbe il polo di riferimento”. In ogni caso “sarà la popolazione a decidere”.

Dedini: "Alcuni aut aut ci hanno fatto riflettere"

"Siamo sempre stati aperti a discutere le possibili soluzioni che toccassero il territorio, ma ci siamo trovati di fronte a degli aut aut da parte del Cantone che ci hanno fatto riflettere. Discutendo con i vari gruppi politici attivi nella zona, a questo giro abbiamo deciso di chiamarci fuori". Così si è espresso il sindaco di Cugnasco-Gerra, Michele Dedini, sulla proposta aggregativa da parte del Cantone in merito alla variante "Piano". Fondamentale per l’Esecutivo il fatto che le Gerre Di Sotto, attualmente territorio di Locarno, vengano considerate nello scenario. "Per noi sono un attore molto importante sul Piano di Magadino, che non possiamo trascurare per le progettualità future".

"Non abbiamo l'acqua alla gola, cerchiamo la migliore soluzione"

Il sindaco non nasconde tuttavia i vantaggi che un'aggregazione potrebbe portare al comune. “Personalmente credo che il Ticino del futuro sarà composto da pochissimi comuni e ce ne sarà uno che abbraccerà tutto il Locarnese. Ma la strada per arrivarci sarà lunga e tortuosa". Per quanto riguarda Cugnasco-Gerra, Dedini ha precisato che non intende chiamarsi fuori da tutta la tematica aggregativa. "Siamo convinti che in futuro anche noi dovremo trovarci in un contesto più ampio rispetto a quello in cui viviamo ora. Ma dobbiamo fare i passi giusti, con le giuste tempistiche. Al momento non abbiamo l’acqua alla gola, stiamo cercando la migliore soluzione".