Ticino
Le alborelle tornano a casa
Le alborelle tornano a casa
Le alborelle tornano a casa
Redazione
7 anni fa
Quasi duemila gli esemplari liberati oggi nelle acque del Lago Ceresio dal Dipartimento del Territorio nell’ambito del progetto di ripopolamento

Le alborelle tornano a casa. Sono quasi duemila gli esemplari liberati oggi - discenti dagli adulti catturati nel Verbano e allevati (da luglio) in gabbie d’accrescimento a Lugano. L’immissione è stata fatta a Melide nell’ambito di un progetto di recupero – cominciato oltre due anni fa – promosso dal Dipartimento del Territorio (DT).

"A metà anni '90 l'alborella ha avuto un declino nei nostri laghi e in quelli del nord Italia, gli esperti hanno convenuto che più fattori hanno portato alla scomparsa dell'alborella, tra cui Cernobyl e altri aspetti", commenta Tiziano Putelli, responsabile dell'Ufficio caccia e pesca.

Fattori scatenanti che a sud dell’arco alpino hanno minacciato la sopravvivenza della specie, determinandone l’estinzione nel lago Ceresio durante gli anni Novanta. E questo malgrado il ruolo chiave delle alborelle nella catena alimentare, come conferma Cesare Puzzi, consulente scientifico del Dipartimento del Territorio: "Quando questa specie scompare lascia un vuoto, ha un ruolo di collegamento fra un livello trofico dello zooplancton, di cui si ciba, e i predatori. È un pesce che fa da congiunzione trasformando lo zooplancton in proteine fatte della sua carne e i predatori si cibano delle alborelle".

Ma il processo di ripopolamento, cominciato oggi - e seguito anche dalla Scuola dell’infanzia di Melide – sarà tutt’altro che semplice.

Il rischio più grande è dato dalla presenza di diversi predatori naturali. Di qui l’obiettivo, nei prossimi mesi, di rafforzare in modo consistente la popolazione, passando dalle 2mila alborelle immesse oggi a circa 100mila esemplari.

Maggiori dettagli nel servizio del Tg di TeleTicino in onda dalle 18.45

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