
Mesolcina, Vallemaggia e Mendrisiotto. Sono queste le regioni della Svizzera italiana che nelle ultime settimane sono state maggiormente colpite dal maltempo. Oltre ai danni materiali e alle vittime causate, “l’intensità delle precipitazioni, l’esondazione dei fiumi e le colate detritiche hanno sottolineato la vulnerabilità delle persone e delle infrastrutture che quotidianamente abitano e vivono i territori alpini”. Eventi che, sottolinea la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (Supsi) in una nota, “hanno anche offerto un prezioso spunto di riflessione al Settore idrologia dell’Istituto scienze della terra, che su mandato dell’Ufficio corsi d’acqua del Cantone, è incaricato del monitoraggio idro-meteorologico del territorio ticinese”.
Precipitazioni, valori record per la Vallemaggia
Le precipitazioni occorse dapprima in Vallemaggia e la settimana successiva nel Mendrisiotto "sono state molto intense in tutte le stazioni metereologiche locali", spiega la Supsi. "La stazione pluviometrica cantonale di Cavergno, attiva dal 2004, è stata probabilmente la più prossima all’epicentro delle precipitazioni più intense del 29-30 giugno. In effetti, sono stati misurati nuovi valori estremi per le durate di 1, 3, 6 e 12 ore. Notevoli i nuovi valori record per la somma delle precipitazioni in 6 e 12 ore, rispettivamente 156 e 169.8 mm, che superano di gran lunga i valori precedenti di 100 e 137.2 mm".
E anche per il Mendrisiotto
Per l’evento pluviometrico del 6-7 luglio occorso nel Mendrisiotto, invece, sono state misurate precipitazioni ancora più intense: "in sole 12 ore a Cabbio e Coldrerio sono stati misurati 198.8 rispettivamente 200.9 mm, mentre in 24 ore sono stati registrati 228.6 mm e ben 243.5 mm. Anche altre stazioni sul Monte Generoso, a Stabio e Mendrisio hanno registrato in 24 ore valori poco superiori a 200 mm. Questi quantitativi rappresentano valori massimi per le stazioni di Mendrisio e Cabbio. Per Mendrisio, in funzione dal 2004 con dati sub-giornalieri, sono stati misurati nuovi valori estremi per le precipitazioni di 3 ore (85.6 mm), 6 ore (144 mm) e 12 ore (177.2 mm). A Cabbio, i nuovi valori estremi per le stesse durate sono stati di 104.6, 165.8 e 198.8 mm, con un totale per le 24 ore di 228.6 mm, tuttavia bisogna tener presente che la stazione è operativa solo dal 2015". A Coldrerio, inoltre, "la pioggia caduta in 24 ore è stata il doppio della quantità media di precipitazioni di tutto il mese di luglio, con un periodo di ritorno stimato che supera i 100 anni. A Stabio, invece, per le precipitazioni misurate sull’arco delle 12 ore si ottiene un periodo di ritorno di circa 30 anni".
Record di portata per i fiumi Laveggio e Faloppia
Queste precipitazioni, come hanno mostrato i video e le immagini pubblicate domeniche su Ticinonews.ch e sui social, hanno generato un forte ruscellamento superficiale delle acque meteoriche con un rapido e importante aumento dei livelli dei fiumi. "Per il Faloppia, monitorato dal 2015, e per il Laveggio a Riva San Vitale (dal 1978), sono misurati dei nuovi valori estremi rispettivamente di 87.65 e 80.77 metri cubi al secondo. Per la Breggia è stata misurata una portata al colmo di piena di 138 metri cubi al secondo, inferiore ai 182 metri cubi al secondo del 27.07.2021, tuttavia valore che prevede un periodo di ritorno stimato in circa 30 anni".