Con 732 interventi, con una media di due al giorno, anche l’attività Rega svolta nella Svizzera italiana mostra dei numeri stabili, nonostante i due eventi catastrofici che hanno coinvolto la Vallemaggia e la Mesolcina. “In questo ultimo caso abbiamo svolto gli interventi con un solo elicottero – con Rega 6 – e abbiamo volato 4 ore. Sono state circa 30 le persone che abbiamo fatto evacuare”, ci ha spiegato il capo della Base Rega Locarno Amos Brenn. “In Vallemaggia, vista la complessità della situazione e data la vastità geografica, siamo dovuti intervenire con 4 elicotteri e uno di questi era adibito alla ricerca di persone, con un sistema di termocamere particolari. In questo evento abbiamo evacuato 75 persone, con un totale di volo di 35 ore”.
Cambio flotta
Al di là delle cifre una grande novità è in corso, la Rega, infatti, sta attuando un cambio della flotta degli elicotteri di soccorso. Attualmente si stanno tenendo i corsi per i piloti, mentre nei primi mesi del 2026 ci sarà l’entrata in servizio. La base di Locarno sarà la prima, tra quelle di montagna, ad effettuare il passaggio al nuovo modello. “Rispetto a quello che avevamo in montagna questo è tutto un altro modello di elicottero”, ci ha anche spiegato Mario Agustoni, nuovo capo pilota elicotteri e membro della Direzione di Rega. “Questo ha i pattini al posto delle ruote e non ha rotore di coda, bensì un sistema Fenestron. Quello che però interessa a noi è il fatto che il nuovo modello è molto più potente e in montagna sarà un sollievo per noi. Inoltre, la cabina è stata ristrutturata in modo da essere maggiormente spaziosa e di ultima generazione. Una presenza, dunque, che si rinnova costantemente anche grazie ai sostenitori ha sottolineato il CEO della Rega Ernst Kohler. “Io credo nel sostegno dei sostenitori e delle sostenitrici della Rega, sono loro che mantengono la rega in aria e così sarà anche in futuro”.