Ticino
Le scuole di Sessa chiudono definitivamente
Redazione
un giorno fa
Lo ha deciso il Municipio di Tresa dopo aver consultato le commissioni di quartiere a seguito delle proteste del gruppo SOS scuole comunali.

Le scuole elementari nel quartiere di Sessa chiuderanno al termine dell'anno scolastico 2024-2025 e tutti gli allievi del comune di Tresa frequenteranno l'istituto scolastico nel quartiere di Croglio a partire dall'anno scolastico 2025-2026. L'organizzazione delle scuole dell'infanzia rimane invece invariata. Lo ha deciso il Municipio di Tresa dopo essersi confrontato con le Commissioni di quartiere tra febbraio e marzo 2025, come richiesto dal gruppo SOS scuole comunali, che si era opposto alla riorganizzazione scolastica. Una riorganizzazione che aveva portato i cittadini a protestare in piazza a fine novembre e a firmare una petizione, che aveva raccolto 708 firme, per chiedere al Municipio di tornare sui suoi passi. 

I motivi della chiusura

La decisione di chiudere, ricorda il Municipio in una nota diramata questa mattina, è stata presa per il previsto calo degli allievi nei prossimi anni e per ottimizzare l'uso delle risorse finanziarie comunali, nonché per migliorare i servizi extrascolastici, come mense e doposcuola.

Cosa è emerso dalle consultazioni

Stando a quanto riferisce l'Esecutivo, le commissioni di Croglio, Monteggio e Ponte Tresa hanno formulato la proposta di trasferire tutti gli allievi al centro Lüsc nel quartiere di Croglio per ottimizzare risorse e garantire stabilità e continuità didattica e la relativa chiusura della Scuola di Sessa. Una variante che permetterebbe un risparmio annuo di circa 150mila franchi. La Commissione di Sessa ha invece ribadito l'importanza di mantenere l'attuale assetto scolastico, formulando una variante di separazione degli allievi tra le due sedi scolastiche, "che il Municipio aveva già valutato in precedenza, scartandola in quanto non avrebbe risolto i problemi di stabilità e continuità didattica".

Si monitorerà la riorganizzazione

Il Municipio ribadisce che si impegnerà a monitorare gli effetti della riorganizzazione e adottare eventuali misure correttive per rispondere al meglio le esigenze della comunità scolastica e potenziare i servizi scolastici ed extrascolastici. Contro la decisione del Municipio può essere inoltrato ricorso al Consiglio di Stato entro 15 giorni dalla pubblicazione agli albi.