
Taglio occupazionale alla Mikron di Agno: la casa madre di Bienne (BE) ha comunicato l'intenzione di cancellare 130 degli attuali 460 posti di lavoro. La misura si rende necessaria a causa della sfavorevole evoluzione della divisone Machining Technology, il comparto orientato ai prodotti per l'industria automobilistica, si legge in una nota diramata questa sera. La riduzione del personale è necessaria per assicurare il mantenimento dell'unità di produzione di Agno, sostiene il gruppo specializzato nella fabbricazione di sistemi di lavorazione e assemblaggio. Il personale della Mikron - ricordiamo - è al 75% circa formato da frontalieri.Rolando Lepori: 'I problemi c'erano già'“Certo si sapeva già che c’erano problemi, ma non se ne conosceva l’ordine di grandezza - ci dice il sindacalista di UNIA Rolando Lepori -. La Mikron voleva ridurre il personale già a marzo a causa della scarsità di commesse. Poi si era fortunatamente concordato una misura di salvaguardia: il lavoro ridotto”. "Secondo me la Mikron non chiude, ma la situazione è difficile", precisa ancora Lepori. "Ci sono ancora 300 persone che restano - aggiunge - e per loro bisogna garantire un futuro". Chi sono i lavoratori che saranno licenziati? “Non abbiamo visto i nomi, ma da come ci hanno detto i tagli saranno trasversali”. Ovvero toccheranno tutte le fasce di dipendenti. Dai dipendenti ai quadri, dai lavoratori più anziani a quelli più giovani. Il futuro? “Abbiamo tempo fino al 9 dicembre per fare osservazioni. L’idea è quella di mobilitare il personale per avere idee ed anche per avanzare controproposte ai licenziamenti. Un margine di manovra, c’è ma non sarà enorme”, termina Lepori.
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