Ticino
L'esperto ticinese: "Quei Modigliani sono falsi. Ed era noto"
L'esperto ticinese: "Quei Modigliani sono falsi. Ed era noto"
L'esperto ticinese: "Quei Modigliani sono falsi. Ed era noto"
Redazione
7 anni fa
Esplode il caso Modigliani, che coinvolge Rudy Chiappini. Olaniszyn: "Avevo già denunciato la presenza di falsi"

I Modigliani esposti a Genova nella mostra curata da Rudy Chiappini, direttore dei Servizi Culturali di Locarno? Tutti falsi. Questo il, per certi aspetti, clamoroso verdetto nel rapporto dell'esperta Isabella Quattrocchi nella perizia richiesta dalla Procura Genovese sulle opere sequestrate.

Come spiega il Corriere del Ticino, Chiappini è indagato, assieme ad altre due persone, con l’accusa di falso di opere d’arte e ricettazione e, secondo il rapporto della perizia, avrebbe di fatto allestito una mostra composta perlopiù da opere false. Le indagini proseguono e non si escludono ulteriori colpi di scena, con lo stesso direttore locarnese che, nonostante il parere dell'esperta, continua a confermare l'autenticità delle opere e sostiene di aver subito dei danni alla sua reputazione a causa di questo caso.

A questo proposito, Ticinonews già negli scorsi mesi aveva trattato il tema dell'"Affaire Modigliani", intervistando l'esperto d'arte Jean Olaniszyn, che per anni si è occupato degli archivi dell’artista italiano, partecipando all’organizzazione di diverse mostre, tra cui quella presso la Biblioteca cantonale di Lugano (2006/2007) e quella presso il Museo Statale delle Belle Arti “Pushkin” di Mosca (2007).

"Si sapeva che molte delle opere non erano autentiche. Già anni fa, quando mi sono occupato degli archivi, ho denunciato la presenza di diversi falsi" racconta l'attuale direttore artistico del Rivellino di Locarno. "Se non fanno parte del catalogo ragionato di Ambrogio Ceroni, c’è il rischio di incappare in qualche opera non autentica. È una problematica che va avanti da anni”.

“Le opere sono state esposte anche in altre mostre e pubblicate nei relativi cataloghi" prosegue Olaniszyn. "Opere che sono state certificate da Christian Parisot, che è già stato citato in giudizio per documenti e opere false. Proprio per questo motivo ho dato le mie dimissioni qualche anno fa dagli Archivi di Amedeo Modigliani. Non potevo partecipare a questa messinscena. E probabilmente neanche gli specialisti dell'artista Pepi e Stellini che hanno fatto partire la denuncia”.

Tuttavia, secondo l'esperto ticinese, l'inchiesta della Procura non dovrebbe portare a una condanna nei confronti di Rudy Chiappini: "Dal punto di vista legale non credo. Ha esposto opere che già sono comparse in altre mostre. Ci si potrebbe chiedere perché non è stata fatta prima la denuncia. Di certo la questione solleva importanti interrogativi nel mondo dell’arte. È un campo minato. Va fatto un grande lavoro di chiarezza”.

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