Cinque posti di lavoro saltati al Corriere del Ticino: due licenziamenti e tre prepensionamenti. La decisione, annunciata dai vertici del quotidiano, ha sconcertato i sindacati Comedia e ATG secondo i quali i collaboratori sarebbero stati messi davanti al fatto compiuto. I sindacati denunciano inoltre poca trasparenza in merito alla situazione finanziaria della testata “su cui peserebbero – si legge in una nota stampa - scelte manageriali sbagliate, concausa delle attuali difficoltà di bilancio”. Infine Comedia e ATG “chiedono che da subito i vertici del Corriere del Ticino aprano il tavolo delle trattative con le forze sindacali e i rappresentanti dei colleghi e delle colleghe colpiti da licenziamento affinché si possano esaminare delle soluzioni alternative meno dolorose”. In una nota stampa, prende posizione il Corriere del Ticino. “I prepensionamenti – precisa - sono accompagnati da misure di sostegno particolarmente favorevoli ai dipendenti proprie del Corriere del Ticino, che non ci risulta siano applicate dagli altri media ticinesi”. “I giudizi sommari espressi dai due sindacati – si legge infine nella nota stampa - dimostrano quanto meno scarsa conoscenza e ancora minore consapevolezza della situazione in cui versa la stampa scritta in questo momento. Alla luce di quanto è avvenuto e sta avvenendo oltre San Gottardo e nel resto d’Europa occorre semmai sottolineare la limitatezza dei provvedimenti che il Corriere del Ticino ha adottato per far fronte a un momento di crisi generale nel settore e salvaguardare così il maggior numero possibile di posti di lavoro”.

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