Lugano
Lido San Domenico, Hofmann: "Nonostante il grande successo e l'affetto la Città non vuole rinnovare"
Redazione
7 mesi fa
Nelle ultime ore è ormai diventato un tema al centro della discussione: il futuro del Lido San Domenico. Il contratto che lega i gerenti allo spazio lungo il sentiero di Gandria scadrà a fine anno. Il Municipio sembra intenzionato ad aprire un concorso e questo preoccupa i suoi clienti che prontamente hanno lanciato una petizione.

Un’oasi di tranquillità e spensieratezza lungo il sentiero di Gandria. Parliamo del Lido San Domenico (LSD), uno spazio che propone un’area balneabile, un’offerta gastronomica sponsorizzata dal suo bar e dalla sua cucina ed eventi serali gratuiti dedicati alla musica locale e non. Nella località di San Domenico a Castagnola sorge il lido che a favor di turisti è il luogo ideale per una pausa nella suggestiva Gandria a Lugano. Uno spazio gestito, insieme a suo marito, da Sarah Hofmann. “Si tratta di un Lido pubblico della Città di Lugano, la cui buvette è a gestione famigliare, siamo infatti io e mio marito Nick. È un luogo che per anni è riuscito a sfuggire a delle dinamiche provinciali”. Sarah ci ha infatti spiegato che è un posto pensato per tutti quanti, dagli anziani che cercano un po’ di movida “al personale del bar che ha la possibilità di esprimersi per quello che è”. Inoltre, sono molti gli studenti universitari che si recano al LSD per studiare, “in quanto è un posto molto rilassante e dove si è creato un clima di festa, senza che ci siano mai stati episodi spiacevoli”. Un progetto, quello dell’LSD, apprezzato anche dal personale, come nel caso di Cristiano Zanoni. “Questo luogo per me rappresenta un progetto davvero particolare. Se dovessi fare una metafora, questo luogo per me rappresenta una nave che veleggia per orizzonti propri. In un contesto come quello di Lugano reputo quindi fondamentale tutelare un posto di questo tipo, ma anche valorizzarlo”.

Verso la scadenza delle concessioni

Ed è proprio in questo ultimo periodo che il Lido San Domenico è diventato tema di discussione. A fine anno scadrà, infatti, la concessione da parte del Comune di Lugano che permetteva ai gerenti di svolgere la loro attività. La paura di perdere l’essenza del Lido San Domenico ha spinto alcuni suoi clienti a lanciare una petizione. La preoccupazione, si legge nell’iniziativa, è che Lugano possa “porre fine a un’esperienza di grande successo e apprezzata da un pubblico vasto e vario”, e ancora, che “A Lugano esistono fin troppi esercizi pubblici anonimi e senz’anima” Al Lido San Domenico, secondo i promotori, non è così. Un sostegno che fa piacere a Sarah Hofmann. “Questa petizione, lanciata solo ieri pomeriggio, ha raccolto oltre 2mila firme in sole 24h. Quindi è logico che ci faccia molto piacere questo affetto e sostegno. Ci piacerebbe, tuttavia, che anche la Città riconoscesse questa solidarietà”.

LSD sotto pressione

Città di Lugano che sembra intenzionata ad aprire un concorso. Una notizia che mette sotto pressione la realtà del Lido San Domenico e i suoi titolari. “Nonostante tutto quello che abbiamo fatto negli anni e nonostante il grande successo riscontrato, la Città ci ha però comunicato di non essere interessata al rinnovo. Ci siamo quindi incontrati anche con dei municipali, fra cui Valenzano Rossi, ma hanno pubblicamente annunciato che il lido sarebbe andare in concorso. Ad oggi, quindi, il nostro futuro è incerto”.  Futuro che metterebbe in seria difficoltà i gerenti ed un personale che al Lido ha trovato una realtà diversa e appagante. “Non avrei mai potuto fare il barista se non qui, dove non si tratta tanto di fare il barista ma di poter essere se stessi. Poi è chiaro che vanno svolti tutti i lavori del caso, ma è un luogo dove posso essere me stesso”. In attesa ora che le discussioni tra il Municipio e i gerenti possano intensificarsi, il Lido San Domenico continuerà a rallegrare l’estate dei suoi visitatori.

Verso un ristorante?

Intanto, stando a quanto anticipato poco fa dal vicesindaco Roberto Badaracco a laRegione, tra le opzioni c’è anche il rinnovo del contratto per alcuni anni. Badaracco ha infatti detto che sono sostanzialmente due quelle sul tavolo: il rinnovo del loro contratto per un periodo limitato (cambiando solo in un secondo momento la tipologia dell’esercizio e indicendo un concorso successivamente) oppure – nel caso il Municipio non voglia più avere a che fare con gli attuali gerenti – si procederebbe subito con un concorso. L’idea – spiega sempre il vicesindaco di Lugano al foglio bellinzonese - è quella di trasformarlo in un vero e proprio ristorante che abbia un’apertura regolare anche al di fuori degli orari e dei mesi di apertura del Lido. E se fosse lui a dover scegliere, la prima opzione sarebbe – a suo dire – la migliore e sottolinea come l’attuale gerenza abbia sempre offerto un’atmosfera piacevole accompagnata da piccoli concerti o eventi serali, con una diminuzione anche delle lamentele per disturbo della quiete pubblica.