
A poco meno di quattro mesi dall'incidente, che ha visto il decesso di una residente che abitava in un appartamento del Centro abitativo e di cura Tertianum Turrita a Bellinzona, l'inchiesta ha potuto stabilire che le cause dello scoppio dell'incendio "non sono imputabili allo stabile". Lo ha reso noto oggi il Gruppo Tertianum in una nota stampa.
Ricordiamo che l'incendio era scoppiato al terzo piano di un appartamento situato nello stabile Gottardo. Il personale presente sul posto, allertato immediatamente, aveva prestato in modo repentino i soccorsi. La persona che abitava nell'appartamento dove era divampato l'incendio era però stata trasportata all'ospedale di Zurigo dove, a causa delle gravi ustioni subite, è deceduta.
La direzione generale del Gruppo Tertianum "si è chinata immediatamente su quanto successo a Bel-linzona e, affinché il rischio che una tale tragedia sia ulteriormente minimizzato, ha deciso di munire tutti i futuri appartamenti di rilevatori anti-fumo, sebbene la legge attuale non lo preveda".
Il Centro abitativo e di cure Tertianum Turrita, BellinzonaIl Centro abitativo e di cura Tertianum Turrita, alla periferia di Bellinzona, dispone di 72 appartamenti privi di barriere architettoniche adibiti alla terza e quarta età e di 30 camere nel reparto cure. Al suo interno sono inoltre presenti un bistrò, uno studio medico e uno studio di fisioterapia. L'offerta di servizi è completata da un centro diurno di Pro Senectute.
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