Politica
"L'iniziativa chiede una cosa ovvia: rispettare i limiti biofisici del Pianeta"
Redazione
11 giorni fa
Noemi Buzzi, coordinatrice dei Giovani Verdi Ticinesi, lancia così la campagna regionale per il sì all'iniziativa popolare federale sulla responsabilità ambientale, su cui gli svizzeri dovranno esprimersi alle urne il prossimo 9 febbraio.

"L'iniziativa chiede qualcosa che dovrebbe essere ovvio: rispettare i limiti biofisici del nostro pianeta". Noemi Buzzi, coordinatrice dei Giovani Verdi Ticinesi, lancia così la campagna cantonale per il Sì all'iniziativa "responsabilità ambientale", su cui gli svizzeri saranno chiamati a votare il 9 febbraio. Campagna che, ricordiamo, a livello federale è stata lanciata la scorsa settimana.

Cosa chiede l'iniziativa

L'iniziativa popolare federale "Per un'economia responsabile entro i limiti del pianeta (Iniziativa per la responsabilità ambientale), lanciata dai Giovani Verdi, chiede che tutte le attività economica in Svizzera si sviluppino rispettando i limiti naturali della Terra, ovvero soglie che, se oltrepassate, metterebbero in pericolo anche la vita umana. I limiti concernono sei ambiti: clima, biodiversità, consumo d'acqua, utilizzo del suolo, inquinamento atmosferico e apporto di azoto e fosforo. Anche le importazioni dovrebbero venire prese in considerazione. Il testo è sostenuto, tra gli altri, da Verdi, Ps, Giso e associazioni come Greenpeace e Pro Natura, oltre a un'ottantina di personalità del mondo scientifico elvetico.

La crisi climatica e il prezzo da pagare

 "Non bisogna necessariamente collegare l'iniziativa a una decrescita economica, ma bisogna pensare a consumi più responsabili in un'ottica più sostenibile", ha aggiunto Giada Untersee, delle Donne del Centro. L'esempio, può essere quello citato a Ticinonews da Rosa Gallman, del Comitato dei Giovani Socialisti. "L'1% più ricco del pianeta il 10 gennaio ha consumato tutte le risorse annuali disponibili pro capite, mentre il 50% più povero del mondo ci metterà 1'022 giorni a farlo".