
In diversi Cantoni della Svizzera tedesca sono iniziate le vacanze a inizio luglio e molti si dirigono verso sud per trascorrere qualche giorno al mare. Chi si mette in viaggio in treno però può incappare in controlli da parte delle autorità italiane. Ai passeggeri viene infatti chiesto di mostrare, oltre a un documento d’identità, un certificato covid o l’esitivo negativo di un test eseguito al massimo 48 ore prima. È inoltre necessario presentare il formulario Passenger Locator Form, a meno che non ci si rechi a un massimo di 60 km dal proprio domicilio per un massimo 48 ore.
Ritardi per i controlli
Secondo testimonianze di passeggeri raccolti dal portale watson.ch i controlli rischiano di ritardare il viaggio. “Il treno è rimasto fermo per 30 minuti”, racconta un lettore al portale, che la scorsa domenica era diretto verso la Costa Azzurra via Milano ed è stato bloccato alla stazione ferroviaria di Como per i controlli.
Controlli sistematici sugli Eurocity, ma non sui Tilo
Non si tratta di controlli casuali, ma sistematici, ha confermato il portavoce delle FFS Daniele Pallecchi al portale. “Secondo quanto abbiamo appreso tutti i passeggeri degli Eurocity vengono controllati in entrata in Italia”. Questo vale anche per i collegamenti via Basilea-Berna-Domodossola-Milano, ma non per il traffico regionale sui Tilo dal Ticino a Milano o sulla linea Briga-Domodossola, dove i controlli vengono svolti a campione.
Calcolare tempi maggiori
A causa dei controlli sono da calcolare tempi di percorrenza maggiori. “I treni in direzione sud arrivano tra i 15 e 30 minuti di ritardo a Milano”, ha confermato il portavoce. Le FFS informano direttamente sul proprio portale che per l’ingresso in Italia si prevede “una maggiore durata del viaggio” e che quindi bisogna “prevedere un tempo di coincidenza sufficiente per la continuazione del viaggio”.
Si rischia una multa
Chi non è in possesso dei documenti richiesti può ricevere una multa compresa tra i 400 e 3000 euro. Anche il proseguimento del viaggio può essere interrotto. Le FFS, su esplicita domanda, non hanno saputo dire quante persone sono state multate o sono state costrette a scendere dal treno per non aver presentato i documenti necessari.
Nessun controllo per chi entra in Svizzera
Non sono invece previsti controlli per chi rientra in treno in Svizzera. La Confederazione non pone nessuna restrizione di ingresso, salvo per chi arriva da un paese considerato a rischio. Secondo quanto dichiarato da Tabea Rüdin, portavoce dell’Amminsitrazione federale delle dogane, se nel corso dei controlli vengono trovate persone provenienti da stati o regioni con varianti considerate preoccupanti, vengono espletate le verifiche del caso. Dall’8 febbraio al 27 giugno 2021 circa 2’300 persone non erano in possesso di un test negativo. Circa una persona su cinque tra queste è stata multata.
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