Ticino
Lo spettacolo ticinese diventa virale su Youtube
Lo spettacolo ticinese diventa virale su Youtube
Lo spettacolo ticinese diventa virale su Youtube
Redazione
6 anni fa
VIDEO - Oltre3 milioni di view per Desaparecidos. L'autore Mirko D'Urso: "Per il teatro ticinese questo apprezzamento internazionale significa molto"

Tre milioni e trecentomila visualizzazioni su YouTube, dei numeri da capogiro. Stiamo parlando di ‘Desaparecidos’, uno spettacolo teatrale completamente made in Ticino che narra la storia di due giovani donne argentine rapite, incarcerate e torturate durante il periodo della dittatura militare di Jorge Rafael Videla, tra il 1976 e il 1983. L'impressionante numero raggiunto su YouTube testimonia il grandissimo apprezzamento del pubblico internazionale. Una grande soddisfazione per la compagnia teatrale 'Officina Teatro', che Mirko D’Urso, autore dello spettacolo e direttore del Movimento Artistico Ticinese (MAT), ha condiviso con Ticinonews.

Che effetto le fa sapere che il suo spettacolo ha superato i 3 milioni di visualizzazioni su Youtube?Sono rimasto di stucco, non controllo regolarmente le visualizzazioni e quando me ne sono accorto è stata una grande sorpresa. Tre milioni sono davvero tanti, probabilmente però questo numero è anche dovuto dal fatto che il video è entrato in un canale di diffusione particolare sul tema della tortura, ampiamente affrontato in 'Desaparecidos', e quindi tutte queste visualizzazioni non sono solo legate all’apprezzamento dello spettacolo in sé, ma piuttosto alle tematiche che sono trattate al suo interno. Oggi se su Google si scrive ‘Desaparecidos’ nelle prime notizie appare il nostro spettacolo, questo ci fa un enorme piacere perché lo rende visibile in tutto il mondo. Inoltre, grazie a questo successo, il canale Youtube del ‘Centro artistico MAT’ ha raggiunto i 18mila iscritti. Questo ci aiuta molto per la promozione delle nostre attività.

Qual è la chiave del successo di Desaparecidos? Com’è nata l’idea?La tematica secondo me è interessantissima, anche se forse poco conosciuta alle nostre latitudini. L’idea è nata mentre ero in viaggio di nozze in Argentina. È lì che mi sono appassionato alla vicenda e ho iniziato a raccogliere le testimonianze di persone che hanno vissuto il dramma della dittatura di Videla.

Cosa rappresenta per lei e per la produzione teatrale made in Ticino questo grande apprezzamento?Significa moltissimo. Il fatto che un lavoro ticinese possa essere visto in tutto il mondo è motivo di orgoglio.

Ricevete un compenso da Youtube per queste visualizzazioni?No, per il momento non riceviamo nessun contributo, ma dopo avere visto questi numeri impressionanti ho fatto richiesta per la monetizzazione delle visualizzazioni. Ancora però non abbiamo avuto nessuna risposta. Se YouTube accettasse la nostra richiesta ci permetterebbe di avere le risorse necessarie per riprendere la produzione delle tournée dello spettacolo.

Com’è stato ricevuto questo spettacolo in Argentina?Abbiamo ricevuto molti complimenti, sono stato addirittura contattato dal fratello di Maria Elina Corsi, una donna alla quale mi sono ispirato e di cui ho utilizzato il nome per un personaggio dello spettacolo, che si è complimentato con noi per avere onorato il nome della sorella. Siamo tuttora in contatto.

Attualmente quali sono i progetti della vostra compagnia teatrale?In questo periodo siamo impegnati con 'Mare Morto' la nostra ultima produzione debuttata a febbraio. È un monologo che parla della drammaticità dei viaggi che i migranti affrontano per arrivare in Europa. Parla della storia di un ragazzo che parte dal suo villaggio bombardato dall’ISIS e arriva in Italia. Abbiamo debuttato al Foce a Lugano e ci siamo esibiti anche a Locarno. L’anno prossimo faremo una tournée in Italia. 

ps

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata