Ticino
Luce verde dal governo alle aggregazioni di Quinto, Giornico e Lema
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
Il Consiglio di Stato ha licenziato i messaggi relativi alle tre aggregazioni. Ora i dossier passano sui banchi del Gran Consiglio.

Via libera dal Consiglio di Stato alle aggregazioni di Quinto, Giornico e Lema. Il governo ha infatti licenziato i relativi messaggi che propongono al Gran Consiglio la costituzione di tre nuovi comuni. Lo comunica lo stesso Cantone, precisando che in Leventina, nell’alta valle è prospettata l’unione degli attuali comuni di Prato Leventina e Quinto nel nuovo Comune di Quinto, rispettivamente nella bassa valle quella tra Bodio e Giornico nel nuovo Comune di Giornico. In Malcantone la proposta riguarda il futuro Comune di Lema, frutto dell’aggregazione tra Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio.

Cosa ha deciso la popolazione

Lo scorso 26 novembre 2023 sono stati accolti in votazione consultiva tre progetti di aggregazione, con confortevoli maggioranze ovunque. A seguito delle adesioni di tutti i comuni, il Consiglio di Stato ha licenziato i messaggi governativi per l’aggregazione tra Prato Leventina e Quinto, tra Bodio e Giornico, nonché tra Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio. La cittadinanza di Prato e Quinto era anche chiamata ad esprimere la propria preferenza sul nome del futuro Comune, votando in maggioranza la denominazione “Quinto”, che viene pertanto proposta.  

Nessuna elezione comunale ad aprile

In vista dell’aggregazione, in questi comuni non si svolgeranno le elezioni comunali previste il prossimo aprile 2024 e resteranno in carica gli attuali organi, essendo già stato deciso il differimento. L’entrata in funzione dei nuovi comuni di Quinto, Giornico e Lema - con l’elezione dei rispettivi municipi e consigli comunali - avverrà dopo la crescita in giudicato delle decisioni del Gran Consiglio, organo cui compete decretare le aggregazioni in Ticino, entro aprile 2025 (riservati eventuali ricorsi). La data delle elezioni verrà stabilita in seguito dal Consiglio di Stato.