A pochi mesi dalle elezioni federali, l'UDC scalda i motori. Presso l'Hotel Unione di Bellinzona, il comitato cantonale questa sera ha ratificato le liste per il Consiglio nazionale e la candidatura per il Consiglio degli Stati. Per la Camera alta figura, senza sorpresa, il candidato uscente Marco Chiesa. Per la Camera bassa sono in lista, oltre al consigliere nazionale uscente Piero Marchesi, anche i deputati Paolo Pamini e Roberta Soldati, il municipale di Lugano Tiziano Galeazzi, il già sindaco di Bellinzona Brenno Martignoni e Roberto Pellegrini dell'UDF. Per gli ultimi due nomi, il comitato cantonale ha dato mandato al consiglio direttivo di scegliere i candidati. Candidati che verranno comunicati nei prossimi giorni.
Marchesi: "Vogliamo rappresentare tutte le sfaccettature della società"
Poco prima dell'inizio del comitato cantonale, Ticinonews ha parlato con il consigliere nazionale uscente Piero Marchesi per carpire qualche informazione e conoscere gli obiettivi del partito. "Presentiamo delle liste forti", ha puntualizzato il consigliere nazionale democentrista, precisando che, oltre alla principale, ci saranno quattro "sottoliste" tematiche. "Ne avremo una che rappresenta il mondo agricolo, una il mondo imprenditoriale, c'è poi una lista di giovani, un'altra di donne. Cercheremo di completare tutte le sfaccettature della società. L'UDC è il primo partito svizzero, vogliamo dunque rappresentare una grande parte del popolo ticinese". Gli obiettivi, spiega Marchesi, sono chiari: "Confermare il seggio di Marco Chiesa agli Stati, aumentare le preferenze del partito e riconquistare il terzo seggio dell'area di destra, quindi due seggi al Nazionale al posto di uno". E l'accordo con la Lega, che ha fatto tanto discutere? Stando a Marchesi tutto procede come previsto. "L'accordo è quello che abbiamo sottoscritto mesi orsono. Ci presentiamo compatti alle elezioni".
Le liste tematiche
Oltre alla lista principale, come detto, sono state proposte quattro liste tematiche. Ecco i nomi proposti.
Chiesa: "Al mio fianco agli Stati? Una persona che condivide i miei valori"
Il presidente nazionale Marco Chiesa figura quale unico candidato per il Consiglio degli Stati e ha deciso di non correre per il Nazionale. Una scelta che ha motivato con le seguenti parole: "Credo che sia coerente presentarsi solamente per il Consiglio degli Stati per portare nella Camera dei Cantoni determinati temi a noi cari in Ticino. Penso per esempio alla libera circolazione e i suoi effetti, alla neutralità del nostro Paese, alle piccole-medie aziende (PMI), alla preferenza indigena. Poi c'è anche la libertà, l’indipendenza e la sicurezza del nostro Paese, che fanno parte del DNA dell’UDC”. Dopo l'uscita di scena di Marina Carobbio Guscetti, Chiesa chi vorrebbe al suo fianco nel caso venisse riconfermato? “Preferirei una persona che possa condividere con me determinati valori", risponde il presidente nazionale. "Sto parlando dell’indipendenza, della neutralità, la sicurezza del nostro Paese, il sostegno alle PMI che sono quelle che creano posti di lavoro. Ma forse anche per quello che attiene l’accordo quadro, il prossimo tema che arriverà -a mio modo di vedere- nel 2024 dopo le elezioni. Vogliamo rimanere un paese libero e indipendente, dove c’è una democrazia diretta che funziona. Il cittadino deve sempre avere l’ultima parola. Quindi colui che condivide questi valori sarebbe sicuramente il benvenuto da parte mia”.