Ticino
Lugano al centro di una truffa milionaria internazionale
Lugano al centro di una truffa milionaria internazionale
Lugano al centro di una truffa milionaria internazionale
Redazione
8 anni fa
Sgominata una banda di truffatori guidata da Domenico Giannini, cittadino italiano residente in Ticino

Stamattina i finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno arrestato 7 persone nell'ambito di un'inchiesta nei confronti di un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa internazionale, al riciclaggio e all'abusivismo bancario e finanziario (vedi articolo suggerito). I militari hanno provveduto a sequestri di beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre 18 milioni di euro.

Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese sotto la direzione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio hanno consentito di sgominare un’organizzazione criminale internazionale con basi in Italia, Lussemburgo, Svizzera, Caraibi e Londra, e dedita alla truffa aggravata, appropriazione indebita, abusiva attività finanziaria e bancaria, sollecitazione e raccolta abusiva del risparmio, ostacolo alle funzioni di vigilanza, riciclaggio, autoriciclaggio, circonvenzione di incapaci, falso in atti e sostituzione di persona.

Gli esiti investigativi hanno portato alla luce un'organizzazione criminale concepita da Domenico Giannini (un cittadino italiano originario di Gallarate (VA) e trasferitosi a Lugano) e strutturata insieme a un complice, un broker finanziario e impresario residente in Santo Domingo con doppia cittadinanza americana e italiana.

Gli indagati, attraverso una vasta rete di collaboratori, hanno indotto oltre 200 privati risparmiatori ed investitori ad impegnare cospicue somme di denaro (circa 20 milioni di euro), in un “progetto” immobiliare denominato “Puerto Azul” riguardante la realizzazione di un complesso turistico alberghiero extra lusso “8 stelle” che avrebbe inizialmente dovuto sorgere prima su un isole della Repubblica Dominicana e succesivamete nell’atollo “Blue Hole” al largo delle coste del Belize. Ma le due isole non sono mai state di proprietà del gruppo al quale facevano capo i truffatori mentre non si sarebbe mai potuto costruire le ville in quanto la zona è assolutamente inedificabile poiché soggetta a rigorosa tutela ambientale.

La truffa ha coinvolto star hollywoodiane ed artisti internazionali del calibro di John Travolta e Andrea Bocelli, la cui immagine è stata strumentalizzata a loro insaputa, addirittura facendoli assurgere a rango di ambasciatori del progetto e soci del gruppo "Puerto Azul International Holding". In diversi anni, mediante il sistematico imbonimento di ignari risparmiatori, allettati dalla falsa prospettazione di altissimi rendimenti economici in relazione a strumenti finanziari, sono state raccolte somme di denaro di decine di milioni di euro.

I clienti venivano condotto presso gli uffici di Lugano della DGH SAGL (la holding facente capo a Domenico Giannini), dove venivano loro illustrati il plastico del progetto e un video accattivante sull’atollo del Belize e sui modelli di costruzioni da realizzare.

Le indagini hanno permesso di accertare che le disponibilità finanziarie dei clienti, in alcuni casi, provenivano da facoltosi imprenditori che avevano necessità di reinvestire denaro frutto di evasione fiscale delle proprie aziende (il caso più eclatante ha riguardato la somma di 6,5 milioni di euro); in altri casi derivava da legittimi risparmi di anziane persone raggirate (su tutte, la vicenda di un novantenne truffato della somma di 700'000 euro mediante l’apposizione di una firma falsa sia sul contratto di investimento che su un assegno bancario). Il denaro raccolto, dopo essere transitato su conti correnti in Lussemburgo e Belize tornava, in buona parte, su conti svizzeri. 

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