Ticino
Lugano: anche il Cecil a rischio
Redazione
14 anni fa
Tra i suoi frequentatori Fred Buscaglione e Totò. Restyling per Capo San Martino. Intervista a Sandro Iaria

Dopo la Canva un altro locale storico della vita notturna luganese potrebbe presto chiudere i battenti. Secondo quanto riporta il GdP anche il Cecil sarebbe in difficoltà finanziarie ed il gerente, Sandro Iaria, avrebbe già preavvisato la decina di dipendenti del night che presto potrebbe chiudere. Più che una chiusura definitiva si tratterebbe di una riconversione del locale, trasformandolo in ristorante. Il problema, oltre che economico, sono anche i “permessi L”, quelli che venivano concessi alle cosiddette “ballerine”. Ora questi permessi sono stati tolti e vengono rilasciati solo a cittadini UE. Quindi non si riesce più ad ingaggiare ragazze dell’est europeo, Russia e Ucraina in particolare.Il Cecil oltre ad essere un night club è stato anche un locale che ha visto tra i suoi frequentatori Fred Buscaglione (nelle stanze del night compose la famosa canzona “Wiskey facile”) senza contare il grande Totò, che aveva anche una suite all’hotel Victoria, annesso al night club.Sandro Iaria: "Vogliamo qualità o solo bordelli?"Sandro Iaria, raggiunto da noi telefonicamente, precisa quale sia il problema dei permessi L. "Oggigiorno i permessi L possono essere rilasciati solo a cittadini UE. Non è una legge, ma una raccomandazione. Il problema - continua Iaria - è che spesso arrivano ragazze dalla Bulgaria o dalla Romania che intendono semplicemente prostituirsi. Cosa vogliamo in Ticino? Spettacoli di qualità o solo bordelli?"."Il nostro locale ha sempre proposto spettacoli di qualità - prosegue - con vere professioniste che provenivano dalla Russia e dall'Ucraina. Che poi qualcuna di queste ragazze andasse a letto con i clienti non lo escludo, ma fondamentalmente si è sempre rivelato controproducente per loro stesse".Il Cecil è un locale storico, che ha ospitato personaggi importanti "Certo, anche nel mio albergo ho avuto ospiti ambasciatori e altri personaggi importanti e tutti hanno sempre apprezzato gli spettacoli offerti. Ho anche organizzato una festa della polizia nel mio locale. Ora non posso più farlo".La questione dei permessi L è dunque al centro del contendere. Ma perchè questi permessi sono così limitati? "Non so. Probabilmente è stata una battaglia personale di Luigi Pedrazzini".Iaria pone l'accento anche su chi potrebbe perdere il lavoro "Le autorità dovrebbero pensare anche a chi verrà licenziato". Restyling per Capo San MartinoAl contempo, sempre sulle colonne del GdP, si legge che un altro night del Luganese è in difficoltà: Capo San Martino. La struttura ha 22 anni e ha bisogno di una rinfrescata agi interni. Il gruppo Bordogna avrebbe dunque deciso di chiudere un mese, tra settembre e ottobre, per i lavori di restyling. E alla riapertura di potenziare sia la discoteca che il ristorante.

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