Alla fine, la Città di Lugano ha gettato la spugna e ha deciso di chiudere il mercatino natalizio del centro. La decisione, che sarà comunicata a breve durante l’info point settimanale, è già stata preannunciata ai venditori che stanno lavorando in piazza. Secondo quando ci è stato riferito da alcuni venditori, le bancarelle potranno restare aperte ancora domani, ma da sabato resteranno chiuse. La Città, stando a nostre informazioni, ha già preso provvedimenti per rimborsare una parte o tutta la quota di affitto delle postazioni.
“Non è colpa nostra”
Il mercatino aveva da subito fatto discutere. Prima per la promozione, che la Città aveva fatto anche in Romandia, e poi per le foto apparse sui social degli assembramenti in Piazza. Sia i venditori che il Municipio, però, avevano difeso la loro posizione: il mercatino, avendo gli ingressi contingentati, non è la causa degli assembramenti. Una venditrice, da noi raggiunta, esprime la sua rabbia: “Al mercatino è tutto incanalato e ben gestito, mentre fuori è una giungla”, ha detto, riferendosi alle strutture per la mescita posate dagli esercizi pubblici della piazza. Proprio quelle saranno chiuse da domani sera al pari del mercatino, si legge in una nota del Municipio.
Polizia alla Pensilina
Oltre a Piazza Riforma, nuove misure sono introdotte in altri luoghi che la Città giudica a rischio di assembramenti e dove si riuniscono “trai 50 e i 250 giovani”. Si tratta della Pensilina, Rivetta Tell, Foce e degli autosili comunali. Qui “sarà intensificata la presenza e l’opera di dialogo e sensibilizzazione dei giovani dei servizi specializzati della Polizia e delle associazioni che operano sul territorio”. Gli autosili saranno controllati con personale di sicurezza privato, i parchi cittadini chiusi alle 20 e alla Pensilina vi sarà una “continua e costante presenza alla Pensilina”
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