Ticino
Lugano dice sì alla revisione di legge sull'EOC
Lugano dice sì alla revisione di legge sull'EOC
Lugano dice sì alla revisione di legge sull'EOC
Redazione
9 anni fa
Il Municipio boccia invece l'iniziativa "Giù le mani dagli ospedali": "Superata e pericolosa per la sanità ticinese"

La città di Lugano ha preso ufficialmente posizione in merito ai due temi sulla sanità in votazione il prossimo 5 giugno: il Municipio invita la cittadinanza a votare sì alla proposta di revisione della legge sull’EOC e no all’iniziativa popolare “Giù le mani dagli ospedali”. 

Sì alla revisione di legge sull'EOC: più collaborazione tra pubblico e privato

Accanto al settore pubblico (rappresentato dall'Ospedale Civico e dall’Ospedale Italiano), anche il settore ospedaliero privato ha una presenza storica ben radicata nel Luganese, sottolinea in una nota il Municipio. "Già oggi, pubblico e privato vantano alcune collaborazioni da cui deriva un indiscusso beneficio per il paziente. La modifica della legge sull’EOC consentirà di rafforzare ulteriormente queste collaborazioni fruttuose e di esplorare nuove possibilità per aumentare ancora la qualità delle cure in Ticino". 

Tra gli esempi virtuosi della collaborazione pubblico-privato, le autorità municipali ricordano quella con la Fondazione Cardiocentro Ticino (CCT): "Se la modifica della Legge sull’EOC in votazione il 5 giugno sarà accettata" scrive l'Esecutivo, "l’EOC potrà valorizzare ulteriormente il CCT all’interno di un nuovo quadro organizzativo con la presenza dell’Ente in primo piano" e "potrà approfondire con il CCT modelli gestionali misti per garantire la continuità dello sviluppo medico". In caso contrario, "la scadenza giuridica della Fondazione CCT, prevista a fine 2020, creerebbe grande incertezza sul futuro dei medici e del personale oggi attivi in seno a questo centro specialistico".

Il Municipio cita poi un altro esempio di collaborazione riuscita, ossia quello con la Clinica Hildebrand di Brissago, maturata in quasi 10 anni all'interno della rete di riabilitazione Reha Ticino. "Questa rete deve potere essere ulteriormente consolidata e continuare a svilupparsi a beneficio dei pazienti. La modifica della legge favorirebbe indiscutibilmente la ricerca di ulteriori sinergie verso la condivisione del mandato della neuroriabilitazione stazionaria, oggi detenuto in esclusiva dalla Clinica di Brissago, che collabora con il Neurocentro della Svizzera Italiana situato presso l’Ospedale Civico a Lugano.

Il consolidamento di queste collaborazioni e la prospettiva di nuove future potranno rivelarsi, secondo il Municipio, molto positive anche in funzione del nuovo Master in medicina umana, che l'Università della Svizzera Italiana si appresa a lanciare nel 2020. 

No all'iniziativa "Giù le mani dagli ospedali"

Secondo l'Esecutivo l'iniziativa "Giù le mani dagli ospedali" riporterebbe invece indietro di vari decenni la sanità in Ticino. "Questo testo non tiene conto di quanto già oggi gli ospedali regionali offrono e, paradossalmente, potrebbe condurre al ridimensionamento di taluni istituti. L’iniziativa potrebbe di fatto legittimare l’abbandono di attività stazionarie e di prestazioni specialistiche in taluni ospedali divalle e regionali".

"L’attribuzione dei mandati prevista dall’iniziativa" aggiunge il Municipio, "non rispetta il diritto federale e potrebbe provocare costi supplementari per il Cantone. Di conseguenza, questo testo non è solo superato, ma addirittura pericoloso per la sanità ticinese".

L'Esecutivo auspica infine che venga trovata una soluzione per garantire l'assegnazione del mandato per l'Urologia Multidisciplinare complessa all'Ospedale Regionale di Lugano – Civico e Italiano (ORL). "Una mancata assegnazione del mandato avrebbe conseguenze negative non solo per lo sviluppo futuro dell'istituto e per la sua attrattività, ma anche e soprattutto per il rischio di compromettere lapresa a carico in urgenza e in sicurezza dei pazienti politraumatizzati bisognosi di cure urologiche, cui occorre garantire un servizio 7 giorni su 7 e 24 ore su 24".

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