Ticino
Lugano e Bellinzona rivali anche per la cultura
Redazione
16 giorni fa
Bellinzona e Lugano si candidano entrambe per diventare "Capitale Culturale Svizzera 2030". La città sul Ceresio potrà però contare sul supporto di Locarno e Mendrisio. Mario Branda: "Non valutiamo i progetti degli altri, ma il nostro". Roberto Badaracco: "Peccato Bellinzona corra da sola".

Ci sono anche due nomi ticinesi tra le sei città elvetiche che si sono candidate per diventare "Capitale Culturale Svizzera 2030", la cui designazione da parte della giuria nazionale è prevista a giugno 2026. Bellinzona e Lugano (quest’ultima con il sostegno di Locarno e Mendrisio) saranno infatti della partita. Le due città ticinesi se la vedranno con Aarau, Sciaffusa, Thun e Zugo, che pure hanno presentato una candidatura.

Branda: "Non valutiamo i progetti degli altri, ma il nostro"

Quattro candidature provengono quindi dalla Svizzera tedesca. Il Ticino si presenta in gara con due proposte indipendenti l'una dell'altra e che potrebbero riaccendere la storica rivalità tra le prime due città del cantone. "Quella di Lugano è sicuramente una candidatura legittima. Vedremo chi presenterà il progetto più interessante", commenta il sindaco della Capitale, Mario Branda, sentito da Ticinonews. A differenza di Bellinzona, facciamo però notare, Lugano conta il sostegno delle altre due città ticinesi: Locarno e Mendrisio. "Noi non valutiamo i progetti degli altri, ma ci focalizziamo sul nostro", risponde Branda. "Crediamo di avere qualcosa di interessante da proporre sul tema dei confini e dello sconfinamento". Nessun risentimento, assicura Branda. Dopotutto, "si tratta di un concorso. In ogni caso, è un'occasione per riflettere su cosa possiamo proporre e su cosa può essere Bellinzona domani".

Badaracco: "Bellinzona può partecipare con noi"

A Lugano c'è invece un po' di delusione per questa doppia candidatura ticinese. "È un po' peccato che Bellinzona corra da sola", osserva il vicesindaco, Roberto Badaracco, da noi raggiunto. "In Ticino dovremmo unire le forze, non disperderle. Se ognuno guardasse al suo orticello, avremmo delle difficoltà. Se Bellinzona non venisse scelta e noi sì, la invitiamo a partecipare con noi". Lugano non ha comunque coinvolto spontaneamente Bellinzona nell'iniziativa. "Avevamo pensato di presentare un progetto assieme alle città il cui territorio è situato sulla riva di un lago. Non avremmo comunque avuto nulla in contrario a un ingresso di Bellinzona nel nostro progetto".

"Bellinzona? La città giusta al posto giusto"

Cosa possono quindi offrire le due città? Bellinzona, scrive il Municipio nella lettera d’intenti, “con la sua Fortezza medioevale patrimonio UNESCO e il Centro storico dal fascino austero di borgo lombardo, con i suoi quartieri caratteristici, gli scorci pittoreschi, la vocazione per la ricerca scientifica e una vita aggregativa ben radicata, incarna la città giusta al momento giusto”. La designazione della Turrita quale Capitale Culturale Svizzera “aprirebbe un nuovo capitolo della nostra storia, sviluppando in modo più efficace la politica culturale della Città”. Inoltre, con la sua candidatura, Bellinzona "vuole suggellare il percorso di sviluppo urbano, coesione sociale e valorizzazione storico-monumentale attualmente in atto".

Lugano: "Un'occasione di sviluppo unica"

Anche Lugano vuole giocare le sue carte. Viste le “linee strategiche di sviluppo e dei grandi progetti che vedranno la loro realizzazione entro il 2030”, il Municipio cittadino ha ritenuto che la candidatura a Capitale Culturale Svizzera possa dare “un contributo importante” al superamento dell’attuale crisi economica, concentrando gli sforzi dei prossimi anni verso un obiettivo comune. Un traguardo di livello nazionale “che permetterebbe di creare un’occasione di sviluppo unica”.

Badaracco: "Pronti per compiere un altro passo"

Lugano non ha però voluto affrontare questa sfida da sola, ma ha scelto di condividerla con Locarno e Mendrisio. "Oggi ci sentiamo pronti per compiere un altro passo per confrontarci con importanti realtà a livello nazionale", ha dichiarato il vicesindaco Roberto Badaracco. "Contando sulla collaborazione con queste altre due città, cercheremo di dimostrare che insieme possiamo fare la differenza". "Nessun settore culturale può esprimere appieno il proprio potenziale senza un’integrazione in una più ampia geografia", gli ha fatto eco la Capa Dicastero Socialità, Giovani e Cultura della Città di Locarno, Nancy Lunghi. "Locarno continua ad alimentare il dialogo interculturale, che trova la sua piena espressione nel prestigioso Festival del cinema". Anche il Capo Dicastero cultura, eventi e sport della Città di Mendrisio, Paolo Danielli, ritiene che la candidatura condivisa sia la scelta più efficace. Il Magnifico Borgo "sede universitaria dal 1996, con due prestigiosi riconoscimenti UNESCO, apporta una visione complementare, situandosi tra un passato prestigioso, un presente di riconoscimenti internazionali e un futuro aperto a visioni innovative e all'avanguardia".

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