Ticino
Lugano e Roma unite dalla cultura
Lugano e Roma unite dalla cultura
Lugano e Roma unite dalla cultura
Redazione
8 anni fa
Nella capitale italiana ha aperto ieri i battenti l’esposizione temporanea del Museo delle Culture dedicato al fotografo svizzero Peter W. Häberlin

Importante collaborazione italo-svizzera nell'ambito culturale. Ieri al Museo di Roma in Trastevere ha aperto i suoi battenti al pubblico l’esposizione temporanea del Museo delle Culture intitolata «Sahara. Peter W. Häberlin. Fotografie 1949-1952», che resterà aperta al pubblico sino al 12 marzo. Un'esposizione che presenta 76 fotografie d’arte del fotografo svizzero, lungo un percorso tematico scandito dal rapporto fra il viaggio nello spazio e nel mondo interiore.

L’evento fa parte di un più ampio progetto culturale promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è realizzato dall’Ambasciata di Svizzera in Italia e dal Museo delle Culture di Lugano, in collaborazione con la Fotostiftung Schweiz di Winterthur.

L’idea è stata quella di creare una moderna piattaforma culturale per discutere, da più punti di vista, un tema di grande attualità, quello delle migrazioni, oggi al centro dell’agenda politica, economica e umanitaria dei maggiori paesi del mondo. Un tema che è stato dibattuto mercoledì pomeriggio nella conferenza intitolata: «Migrazioni: percorsi di uomini e culture fra l’Africa e il Mediterraneo» svoltasi nella sala conferenze del Museo di Roma in Trastevere.

Alla presenza di un pubblico che ha interamente riempito la sala, ne hanno discusso, moderati dal Ministro dell’Ambasciata di Svizzera in Italia Pietro Lazzeri, il Sottosegretario di Stato Benedetto Della Vedova del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; l’Ambasciatore Giancarlo Kessler dell’Ambasciata di Svizzera in Italia; Mauro Garofalo della Comunità di Sant’Egidio e Francesco Paolo Campione il Direttore del Museo delle Culture di Lugano.

L’accento degli interventi è stato posto soprattutto sulla necessità di una stretta collaborazione politica ed economica fra i paesi europei, Svizzera e Italia in primis, e al dialogo fra l’Europa e paesi dell’Africa, per la ricerca di uno sviluppo sostenibile in grado di regolare i flussi di un fenomeno sicuramente epocale.

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