Ticino
Lugano: ecco le regole per la prostituzione
Redazione
11 anni fa
Il Municipio ha approvato ieri le direttive per il meretricio negli appartamenti. Tutti i dettagli

È stato uno dei temi caldi dell'estate. Soprattutto dopo che alcuni cittadini avevano segnalato l'arrivo di lavoratrici del sesso nell'ormai famoso palazzo di via Canevascini 26 a Besso, oggetto di uno sfratto collettivo dei precedenti condomini.

In seguito sono emerse segnalazioni di prostitute un po' in tutti i quartieri della Città, da Pregassona a Molino Nuovo, da Loreto a Cassarate.

Una situazione piuttosto caotica, quella della prostituzione in appartamento, che il Municipio di Lugano ha deciso di affrontare di petto, elaborando una nuova regolamentazione con norme chiare e inequivocabili.

Oggi, in conferenza stampa, l'Esecutivo di Lugano ha illustrato ai giornalisti questa nuova regolamentazione, che è stata approvata ieri.

La Città, è stato spiegato in conferenza, si è così dotata di uno strumento di lavoro "che permetterà di gestire il tema della prostituzione in appartamenti privati o simili in modo organico e coordinato".

"I disagi causati da un fenomeno in crescita nelle zone a vocazione residenziale e nelle zone sensibili potranno essere contenuti" ha aggiunto il Municipio, "mentre la priorità viene posta su uno sviluppo urbano qualificato."

Le Direttive del Municipio sono conformi alla giurisprudenza più recente in materia (sentenza del Tribunale cantonale amministrativo, TRAM 52.2013.411 del 4.4.2014) e chiariscono gli aspetti legati alla Legge edilizia e alla pianificazione del territorio nell’ambito della gestione del fenomeno della prostituzione in appartamenti. Ogni cambiamento di destinazione che ingenera ripercussioni nuove, infatti, deve essere esaminato nell’ambito di una procedura edilizia, che permette di affrontare gli aspetti edilizi, pianificatori e ambientali prima di autorizzare una costruzione o l’esercizio di un’attività.

Le attività che forniscono prestazioni sessuali a pagamento – nell’ordinamento giuridico svizzero sono legali e beneficiano della garanzia della libertà di commercio e d’industria - si configurano come una destinazione prevalentemente commerciale e di servizio. Il Regolamento edilizio (art 102 RE) esclude nelle zone residenziali l’insediamento di aziende moleste dal punto di vista delle immissioni materiali o immateriali, in quest’ultimo caso poiché suscettibili di generare ripercussioni inconciliabili con la destinazione abitativa.

La giurisprudenza del Tribunale federale ha quindi stabilito un potenziale di conflitto rilevante fra attività di prostituzione e zona residenziale. Conformemente a ciò, le direttive del Municipio indicano che quando la funzione abitativa supera il 50% la presenza di attività commerciali quali la prostituzione è incompatibile.

Per la valutazione occorre considerare – come da sentenza TRAM – non solo il singolo fondo ma l’insieme del comprensorio in cui il fondo è inserito, quindi anche la zona limitrofa, poiché le immissioni immateriali interessano anche i dintorni.

Inoltre, la prostituzione in appartamento è esclusa anche da aree cosiddette “sensibili”, ossia laddove si è in presenza di scuole, case anziani, ospedali, luoghi di culto, aree per il tempo libero e lo svago.

Le direttive permetteranno ora di sbloccare la situazione nei casi di domande di cambio di destinazione pendenti e nei casi dubbi tenuti in sospeso. Le singole istanze edilizie saranno esaminate tenendo conto delle disposizioni vigenti nella zona interessata (attività ammesse), dei vincoli pianificatori (ad es. destinazione residenziale) e delle effettive ripercussioni dell’attività sull’ambiente circostante e il vicinato. Ai proprietari degli appartamenti dove si esercita la prostituzione situati in zone non conformi sarà intimato l’ordine di presentazione della domanda di costruzione, al fine di valutare la fattispecie.

La possibilità di adottare delle misure provvisionali (divieti di utilizzazione) e di avviare procedure di contravvenzione sarà definita caso per caso, sulla base di quanto previsto dalla Legge edilizia.

Potete trovare le regole nel dettaglio nel pdf allegato.

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