
A carnevale ogni scherzo vale. Ma si sa, quando si parla di finanze, a Lugano, c'è poco da ridere. Tanto da dover rinunciare alla risottata gratuita del lunedì. La decisione - che rientra nelle misure di risparmio del preventivo 2015 - non è ancora definitiva, ma la direzione imboccata dal Municipio sembra proprio quella di mettere a pagamento il tradizionale appuntamento col risotto e luganiga.
Alla cassa dunque con 6 franchi a porzione saranno chiamati i sudditi, meglio i commensali, che da soli copriranno il budget di 16 mila franchi dell'intera manifestazione.
Non ne abbia a male Re Sbroja, la regina e la sua corte, perché di miracoli a Lugano non se ne fanno, se non quello di cominciare la quaresima prima del martedì grasso.Del resto lo sanno tutti: il 2015 a Lugano sarà un anno di rinunce.
A cominciare dal leopardo più glamour della svizzera che dovrà fare le valige per tornarsene a Locarno. Dall'anno prossimo il Pardo al parco sarà infatti tagliato dal cartellone con un relativo risparmio di 150 mila franchi. La mannaia della città cadrà pure sul Long Lake festival, il cui numero di eventi verrà ridotto.
L'obiettivo dichiarato del resto è importante: portare il deficit a 30 milioni. Un bel lavoro di lima considerato che il piano di tendenza finanziario marcava meno 64 milioni.Il piatto insomma piange.
E come riempirlo se non aumentando la tassa di refezione delle mense scolastiche? Nelle scuole dell'infanzia la tassa minima verrà adeguata alle media cantonale portandola da 3 a 4 franchi e 15 centesimi. Nelle scuole elementari da 3 a 5 franchi, con un maggiore introito complessivo di circa 260 mila franchi. Salve per contro le borse di studio.
Il 2015 poi sarà l'anno della tassa sui rifiuti che porterà circa 6 milioni. A preventivo figura solo su sei mesi, considerato che ancora manca l'approvazione del consiglio comunale e che sulla misura la Lega cova un referendum.
Il grosso della manovra - assieme ad un'auspicata revisione dei flussi perequativi - si farà sul personale. La proposta del Municipio che farà più discutere è quella del blocco degli scatti automatici degli stipendi. La commissione del personale si chinerà giovedì prossimo sulla questione. E c'è da scommetterci: quando si parla di finanze, a Lugano, c'è poco da ridere.
Francesco Pellegrinelli
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