È assodato: prendere il taxi in Svizzera non significa certo munirsi del mezzo di trasporto più a buon mercato. Eppure, la classifica dei taxi più salati in Europa, stilata da uno studio Unica-Filt per il Corriere della Sera, sorprende lo stesso: dopo le tariffe di Zurigo e Basilea, i tassametri più salati del Vecchio Continente sono quelli di Lugano e, in generali, i ticinesi.
Solo per fare un esempio, nella vicina e trafficatissima Milano il costo medio di un percorso di 5 chilometri costa il 60 per cento in meno: 9,5 franchi su un taxi meneghino anziché 24 franchi del collega luganese. E ancora, su brevi distanze cittadine di tre chilometri, la corsa su un taxi zurighese costa più del doppio dell’analogo percorso a New York.
L'assenza di un ordinamento cantonale assieme al comunque scarso utilizzo di questo mezzo di trasporto sono, secondo Giorgio Stefanini, ex presidente dei tassisti di Locarno intervistato da Il Caffé, tra le cause principali delle tariffe "stellari" che vigono in Ticino: "Come mi piacerebbe fare il tassista a Milano; almeno lì sarei sicuro di guadagnare. O almeno sarei considerato come un servizio pubblico, ruolo che qui ai taxi non è riconosciuto e con regolamenti magari dai bordi frastagliati, ma non come la giungla che è diventata il nostro settore. Chiunque, basta abbia un’auto con quattro portiere e si doti di un odocronografo che registra i periodi di lavoro, di guida, può fare il tassista".
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