Le prime ricostruzioni dell’incidente mortale di oggi fornite dalla Polizia cantonale riportano alla memoria il tragico incidente di Quinto del luglio scorso, quando aveva perso la vita un’intera famiglia tedesca di Otterberg, e quello occorso esattamente un anno fa provocando la morte di due cittadine israeliane. Un tratto che potremmo definire ‘sorvegliato speciale’, tanto che l’Ufficio federale delle strade (USTRA) - nonostante fosse emersa la conformità della segnaletica esposta alle vigenti norme sulla circolazione stradale - aveva attivato in via prudenziale un furgone dotato di un pannello a messaggeria variabile situato sulla corsia di emergenza per la presenza di colonne in autostrada.
L’incidente mortale di oggi ha rilanciato il dibattito sulla sicurezza del tratto in questione e - premettendo che spetterà all’inchiesta stabilirne le cause - abbiamo chiesto all’USTRA se ritiene necessaria l’introduzione di nuove misure di sicurezza.
L’Ufficio federale delle strade - che porge le proprie condoglianze alla famiglia della vittima - ci ha confermato che il furgone stazionato prima del dosaggio dei veicoli al portale Sud del San Gottardo non è più attivo in quanto “creava un pericolo per sé e per gli altri utenti”. Il mezzo è stato quindi sostituito con un nuovo sistema automatico di adeguamento della velocità prima del dosaggio, composto da 8 postazioni sulle quali viene indicato il nuovo limite a dipendenza della lunghezza della colonna.
Nell’ultimo tratto prima del dosaggio il limite è sempre di 60 km/h e su ogni segnale è istallato un lampeggiante giallo per attirare l’attenzione degli automobilisti. Il sistema, costato 350'000 franchi, “oggi era perfettamente funzionante”.
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