
Il Comitato dell'Associazione ticinese dei giornalisti (ATG) denuncia oggi tramite un comunicato stampa la situazione di tensione che si respirerebbe all'interno della redazione del quotidiano gratuito 20 minuti e del portale tio.ch.
"Il licenziamento, pochi giorni fa, di due giornalisti dal quotidiano ticinese 20 minuti e dal portale internet tio.ch non fa che accrescere la preoccupazione per le condizioni di lavoro e per l’ambiente in cui operano i colleghi delle due testate: i giornalisti cacciati in questi giorni dal giornale e dal sito si aggiungono infatti alla lunga lista di chi, nei pochi anni di esistenza delle testate, ha abbandonato il giornale o è stato licenziato" denuncia il Comitato dell'ATG.
"Le numerose testimonianze dei colleghi che hanno lasciato 20 minuti e tio.ch segnalano un clima di lavoro logorante, dato anche dalle scelte editoriali che privilegiano sempre più l’aspetto imprenditoriale e commerciale rispetto a quello giornalistico" prosegue il Comitato.
"I giornalisti sono fatti per raccogliere, scegliere e analizzare notizie, per osservare la realtà, per interpretarla e per descriverla ai lettori col proprio sguardo, alla luce dell’importanza dei singoli avvenimenti, dei valori particolari di ogni testata e secondo le regole del mestiere" scrive ancora il Comitato. "Se invece essi sono costretti ad inseguire vorticosamente ciò che più può solleticare la curiosità dei lettori, si genera un clima che produce disagio e frustrazione. Tanto più se alcune condizioni di lavoro, in particolare la frequenza del lavoro domenicale e taluni aspetti dell’organizzazione redazionale, contraddicono la prassi usuale e finiscono per esser vissuti come delle imposizioni."
Il Comitato dell'ATG invita dunque la Direzione del giornale e del portale "a voler considerare il malessere da tempo diffuso in redazione."
"Gli spazi per migliorare la situazione esistono: restiamo disponibili a collaborare per costruire un clima di lavoro migliore e ci facciamo interpreti delle attese dei colleghi, che meritano un clima di lavoro sereno e positivo" conclude il Comitato.
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