Diminuiscono leggermente le abitazioni vuote, ma il Ticino resta sul podio: è quanto emerge dai dati recentemente pubblicati da Ustat e Ust. Il Cantone, che ha fatto registrare il 2,08% di case ed appartamenti a disposizione, segue solo Giura (2,98%) e Soletta (2,37%). In termini assoluti sono 5'307 le abitazioni disponibili in Ticino, 182 in meno rispetto all'anno scorso. La diminuzione è inferiore a quella registrata nel 2022 (-755) e nel 2023 (-773).
Chiasso e il Mendrisiotto "fanalini di coda"
Tra i vari distretti del Cantone è il Locarnese quello che presenta più abitazioni libere, con l'1,15%. Al contrario, tra i distretti meno gettonati figurano Mendrisiotto e Bellinzonese, che si sono posizionati sopra il dato ticinese. Per quanto riguarda i comuni, Chiasso è quello che dispone di più case ed appartamenti liberi, con il 9,94%. Segue Mendrisio al 3,13%, e Massagno con un dato di poco inferiore al 3%.
"Si rischia di essere considerati un Cantone fermo"
Secondo Gianluigi Piazzini, presidente della Camera Ticinese dell'economia fondiaria, la situazione è da ricondurre a una forte attività dell'edilizia: "Sicuramente centra la produzione. Se parlassi di sovrapproduzione esagererei, ma indubbiamente ciò gioca un ruolo. Inoltre, i tassi ipotecari sono bassi, le opportunità di piazzamento sono quelle che sono e ha avuto un certo influsso anche la nuova legge sulla pianificazione, che ha spaventato tutti: nessuno ha voluto perdere il treno". La produzione edilizia non è l'unica ragione che spiega la situazione, secondo Piazzini. "La popolazione è diventata prudente, stantia, lo vediamo: nessuno cambia appartamento. In generale la situazione preoccupa perché abbiamo avuto anche un saldo migratorio positivo". I rischi vanno oltre una stagnazione del mercato immobiliare. "Il pericolo è quello di guadagnare la patente di un Cantone che è fermo, come Soletta. E se nel censimento venissero prese in considerazione anche le residenze secondarie, noi supereremmo Soletta nelle classifiche. È qualcosa su cui riflettere".