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Vallemaggia, identificata un'altra delle sette vittime
© Ticinonews
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5 mesi fa
Segui tutti gli aggiornamenti sull'alluvione che si è abbattuta nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno in Vallemaggia.

Nel corso della notte fra sabato 29 e domenica 30 giugno violenti e prolungati temporali hanno colpito la Vallemaggia. Attualmente si registrano sette morti, fra cui una 76enne e due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg. Due corpi sono stati invece ritrovati a Riveo, nel greto della Maggia. Entrambi sono stati identificati: si tratta di una 61enne cittadina svizzera domiciliata nel canton Basilea Campagna e di un 67enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese. A luglio altri due corpi sono stati rinvenuti nel greto del fiume, all'altezza di Cevio. Il primo è di un 66enne cittadino svizzero domiciliato nel Canton Basilea Campagna, il secondo di una 67enne cittadina svizzera domiciliata nel Locarnese. Una persona risulta ancora dispersa. 

2 mesi fa
Cori riuniti per la Vallemaggia il 20 ottobre a Locarno
© CdT/Gabriele Putzu
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Il concerto di beneficenza per la regione colpita dal maltempo vedrà la partecipazione di diversi artisti. L'evento si terrà al Palexpo.

Un grande concerto di beneficenza per la ricostruzione dell’Alta Vallemaggia, colpita duramente dal maltempo nella notte tra il 29 e il 30 giugno, si terrà al Palexpo di Locarno domenica 20 ottobre. L'evento denominato “Cori riuniti per la Vallemaggia”, vedrà la partecipazione di sette gruppi canori.

Il programma

L’inizio della manifestazione è previsto per le 11, con il saluto delle autorità e l’aperitivo. Presenti il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta e i sindaci di Cevio e Lavizzara, Wanda Dadò e Gabriele Dazio. Pranzo alle 12.

Gli artisti

Alle 14 via ai concerti, con Corale Valmaggese, Coro FAT, Corale St. Antonio di Arcegno, Cantori delle Cime, Duo Paolo Tomamichel e Sandra Eberle, Ticines da Minüs e Cantiamo Sottovoce. Previsto anche uno spazio destinato ai giochi per i bambini.

 

2 mesi fa
Alta Valle Maggia, un contributo di 20'000 franchi dal Rotary Club Locarno
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I fondi saranno destinati ai Comuni di Cevio e Lavizzara e rappresentano “un gesto di solidarietà per manifestare vicinanza alla popolazione della valle, impegnata in una complessa fase di ricostruzione".

Il Rotary Club Locarno ha deliberato un contributo di 20'000 franchi a favore della ricostruzione dell’Alta Valle Maggia, colpita gravemente dalla catastrofe naturale che si è abbattuta sulla valle a fine giugno. La decisione è stata presa all’unanimità durante la riunione del consiglio direttivo del 12 settembre 2024, a seguito di una visita in loco avvenuta il 25 agosto in compagnia delle autorità locali.

“Un gesto di fiducia e solidarietà”

I fondi saranno destinati ai Comuni di Cevio e Lavizzara e rappresentano “un gesto di fiducia e solidarietà per manifestare vicinanza alla popolazione della valle, impegnata in una complessa fase di ricostruzione”, si legge in un comunicato. Contrariamente alla prassi consolidata, il contributo è stato donato senza un dossier di progetto completo, ma per esprimere “in modo concreto e immediato” il sostegno del Club.

In programma un incontro

Il Rotary Club Locarno, si legge ancora, intende supportare gli sforzi necessari per ripristinare i danni causati dalla calamità e per affrontare le sfide future, e rimane altresì disponibile a valutare ulteriori interventi di sostegno. “È in programma un incontro conviviale con i rappresentanti dei Comuni coinvolti per discutere delle esigenze e dei progetti futuri della regione”.

3 mesi fa
Berna vuole concedere 56,5 milioni in più ai Cantoni colpiti dal maltempo
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L'aiuto finanziario verrà sottoposto al Parlamento quale credito d'impegno. In linea di principio, la Confederazione partecipa ai costi dei Cantoni nella misura del 35%, mentre per il Vallese il suo contributo raggiunge il 55%.

I Cantoni colpiti dal maltempo quest'estate potranno contare sul sostegno della Confederazione: il Consiglio federale ha deciso oggi di concedere 56,5 milioni di franchi a Grigioni, Ticino, Vallese, Vaud e Berna per il ripristino delle infrastrutture di protezione. Tale aiuto finanziario verrà sottoposto al Parlamento quale credito d'impegno, spiega una nota governativa odierna. I costi supplementari a carico della Confederazione saranno ripartiti sul biennio 2025-2026, il che corrisponde nel 2025 a un onere supplementare per il bilancio federale pari a 29 milioni.

Ristabilire il livello di sicurezza

Nei mesi di giugno, luglio e agosto, diversi Cantoni sono stati toccati da un'ondata di maltempo che ha causato almeno dieci morti e danni ingenti. Sulla base della legge forestale e della legge sulla sistemazione dei corsi d'acqua, a seguito di episodi di maltempo, i Cantoni ricevono contributi federali per la realizzazione di misure immediate e il ripristino di opere e impianti di protezione. I provvedimenti immediati hanno lo scopo di prevenire danni ulteriori durante e subito dopo un evento dannoso. Con "ripristino", sottolinea il comunicato, sono intesi invece tutti i lavori che consentono di ristabilire un livello di sicurezza paragonabile a quello precedente l'evento.

Quasi 120 milioni da impiegare

Una valutazione dei bisogni eseguita dall'Ufficio federale dell'ambiente ha mostrato che i Cantoni interessati dovranno impiegare complessivamente circa 119 milioni (12 milioni i Grigioni, 21 il Ticino, 74 il Vallese, 2 Vaud, e 10 Berna) per raggiungere un livello di sicurezza paragonabile a quello precedente agli episodi di maltempo. In linea di principio, la Confederazione partecipa ai costi nella misura del 35%, mentre per il Vallese il suo contributo raggiunge il 55% (contributo per misure di protezione straordinarie ai sensi dell'ordinanza sulle foreste e dell'ordinanza sulla sistemazione dei corsi d'acqua).

3 mesi fa
Alluvioni in Vallemaggia, “in che modo il Governo intende aiutare il Ticino e le aziende agricole locali?”
Il deputato democentrista Piero Marchesi pone una serie di domande al Consiglio federale sulle modalità con cui quest’ultimo intende sostenere le zone fortemente colpite dal maltempo.

L’alluvione che nella notte tra il 29 e il 30 giugno si è abbattuta sulla Vallemaggia è stata al centro di due domande che il consigliere nazionale ticinese Piero Marchesi (UDC) ha posto oggi al Consiglio federale. Marchesi ha chiesto al Governo come intenda sostenere concretamente il Ticino e gli altri Cantoni colpiti (Vallese e Grigioni) per permettere una rapida ricostruzione e il ripristino dei servizi e del paesaggio. Il deputato democentrista ha domandato in particolare se sia già previsto un aiuto finanziario, a quanto ammonti e come sia stato ripartito tra le tre regioni colpite. “Quali canali intende utilizzare il Consiglio federale? Prevede un credito quadro speciale?”, si legge in un comunicato.

Sostegno alle aziende agricole

Marchesi ha poi spostato il focus sull’agricoltura, chiedendo al Consiglio federale in che modo abbia intenzione di sostenere le aziende agricole che hanno subìto gravi danni. Danni che, in alcuni casi, “sono tali da impedire la continuazione delle attività”. In che modo, in collaborazione con le autorità cantonali, “si cercherà di favorire la ricostruzione nello stesso luogo, o in uno più sicuro, le varie strutture? A tale scopo, sono previsti dei contenuti federali speciali?”

3 mesi fa
Raccolta fondi a sostegno dell’alta Vallemaggia, 33’000 franchi donati durante il Festival
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A partire dal 1° agosto il pubblico presente alla Rotonda ha potuto dare il proprio contributo per la ricostruzione dei comuni colpiti dal maltempo.

Ammonta a 33'000 franchi la cifra ottenuta dalla raccolta fondi tenutasi durante il Locarno Film Festival a favore della ricostruzione delle comunità dell’alta Vallemaggia colpite dalle recenti alluvioni. II vicepresidente del festival Luigi Pedrazzini e il Managing Director Raphaël Brunschwig hanno consegnato l’assegno ai rappresentanti del fondo “Ricostruiamo insieme: Bavona e Lavizzara”. 

La serata

A partire da giovedì 1° agosto, in occasione della Festa nazionale svizzera, il pubblico presente alla Rotonda by la Mobiliare ha potuto dare il proprio contributo per la ricostruzione dei comuni dell’alta Vallemaggia fortemente colpiti dalle alluvioni di giugno. Un concerto acustico del cantautore italiano Davide Van De Sfroos ha caratterizzato l’evento “Artisti Uniti per la Vallemaggia”. Una percentuale del ricavato della serata, insieme al contributo dei partner privati, si è aggiunto alle donazioni del pubblico effettuate durante tutto l’arco del Festival attraverso un codice QR presente in Rotonda e in Piazza Grande, e rinunciando al deposito sui bicchieri.  

 

 

3 mesi fa
Vallemaggia sotto la lente di Governo e Deputazione
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Si attende di capire cosa intenda fare accanto ai Cantoni la Confederazione per quanto riguarda la ricostruzione. Vitta: "Con la Deputazione ticinese si è anche evocata la possibilità di un credito straordinario”.

Il disastro in Vallemaggia causato dall’alluvione di fine giugno non poteva che entrare nel consueto incontro tra la Deputazione ticinese alle Camere federali e il Consiglio di Stato in vista della sessione autunnale, che si svolgerà tra il 9 e il 27 settembre. Su quanto avvenuto in Vallemaggia, già alcune settimane fa erano partite due missive firmate dalla Delegazione all’indirizzo di Berna. La prima chiedeva un’eccezione alle regole per concedere il lavoro ridotto alle ditte interessate. Una richiesta già negata dalla Confederazione. “La risposta non è stata soddisfacente – commenta ai microfoni di Ticinonews il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta –. In questo senso, ci siamo mossi attraverso questa commissione che è stata creata per gestire le donazioni, in particolare la Catena della Solidarietà, per poter rispondere a quelle casistiche che non dovessero rientrare nei parametri oggi previsti”.

Adesso si attende un altro capitolo molto importante: cosa intende fare accanto ai Cantoni la Confederazione per quanto riguarda la ricostruzione. “Con la Deputazione ticinese si è anche evocata la possibilità di un credito straordinario”, prosegue Vitta. “Ora vedremo la risposta che darà il Consiglio federale e poi, di conseguenza, ci si attiverà, sia con la Deputazione sia come Governo cantonale, per fare in modo che ci sia il giusto supporto accanto al Cantone e alle realtà locali nella ricostruzione di un’area che è stata duramente colpita”.

La questione uffici postali

L’altro tema caldo, recentissimo, riguarda la ventina di uffici postali che verranno chiusi in Ticino e Mesolcina entro il 2028. 12 sono già stati individuati. Una decisione – quella del gigante giallo – che ha creato scontento tra i Comuni interessati e che a ottobre sarà oggetto di un incontro tra il Governo e una rappresentanza della Posta. “Siamo tutti consapevoli che le abitudini cambiano e la società evolve, però laddove vengono annunciati ai Comuni delle chiusure, è importante che vi siano anche delle alternative sul tavolo da poter discutere". Ci possono essere delle forme dove il servizio viene garantito, "però deve essere un servizio che rimane di qualità. Intendiamo approfondire tali aspetti nell’incontro che avremo”.

Conti e perequazione finanziaria

Infine, tra i principali temi discussi oggi rientravano anche il riequilibrio dei conti della Confederazione e la perequazione finanziaria. “Sappiamo che siamo particolarmente sfavoriti in un confronto intercantonale", afferma Vitta. "Qui si tratta di agire su quegli elementi che a corto termine possono subire dei cambiamenti. La modifica di legge, ce l’ha confermato la Deputazione ticinese, è difficile, mentre dei parametri di competenza del Consiglio federale potrebbero entrare in gioco più a corto termine. Stiamo lavorando in quella direzione".

Marchesi: "La Confederazione non può richiamarsi al quadro legislativo normale"

Anche il presidente della Deputazione ticinese Piero Marchesi, raggiunto a Sessa, ha ribadito l'importanza di un sostegno da parte del Consiglio federale per quanto successo in Vallemaggia. “Si è verificata una situazione straordinaria e quindi anche la Confederazione non può richiamarsi al quadro legislativo normale", spiega Marchesi. "Sono convinto che in occasione della prossima sessione delle Camere federali, la nostra Deputazione e quelle degli altri cantoni colpiti dal maltempo (Vallese e Grigioni) faranno molta pressione sul Governo. La speranza è che l'Esecutivo possa licenziare un messaggio con un contributo a favore di questi cantoni per la ricostruzione”.

4 mesi fa
Terminata la demolizione controllata del Ponte di Visletto
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Quest’ultima si è conclusa oggi, dopo che i lavori erano stati parzialmente sospesi per dare precedenza alla costruzione del ponte provvisorio e al ripristino della viabilità in Alta Vallemaggia.

Il Dipartimento del territorio (DT) comunica che si è proceduto alla demolizione controllata della campata centrale del Ponte di Visletto, andato parzialmente distrutto durante l’alluvione della notte del 30 giugno. Nonostante la componente culturale e l’importanza territoriale del manufatto si è ritenuto inevitabile procedere con la demolizione controllata della campata centrale. Quest’ultima si è conclusa oggi, dopo che i lavori erano stati parzialmente sospesi per dare precedenza alla costruzione del ponte provvisorio e al ripristino della viabilità in Alta Vallemaggia.

Rimosse la campata centrale e quella a lato

A seguito delle perizie allestite da specialisti esterni è stato deciso di rimuovere, in modo prioritario e per questioni di sicurezza, la campata centrale e quella lato Visletto già crollata nel fiume Maggia. Le analisi hanno infatti evidenziato che i detriti caduti in alveo potrebbero cambiare il corso del fiume nei pressi della passerella ciclopedonale a valle andando a sollecitare ulteriormente le sue pile rispetto a quanto già avvenuto durante l’evento di fine giugno. Sono in corso degli approfondimenti supplementari per valutare la stabilità dell’arcata lato Cevio e della pila nonostante le prime analisi indichino che quest’ultima sia compromessa dalle erosioni del fondale. Si sta inoltre procedendo al recupero e allo stoccaggio delle pietre delle arcate per un loro riutilizzo nell’ambito delle prossime opere di ricostruzione e valorizzazione del sito.

4 mesi fa
Alta Vallemaggia, istituita una Commissione indipendente per il coordinamento delle donazioni
© Ticinonews
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I compiti a lei affidati comprendono la presa a carico dei dossier delle richieste di aiuto, l’elaborazione della decisione di erogazione dell’aiuto e la proposta di finanziamento agli enti donanti.

Il Consiglio di Stato ha istituito oggi una Commissione indipendente per il coordinamento delle donazioni raccolte dopo il nubifragio che lo scorso 30 giugno ha colpito l’Alta Vallemaggia. La Commissione sarà chiamata a prendere a carico i dossier delle richieste di aiuto, a decidere l’importo da erogare e a trasmettere agli enti donanti la proposta di aiuto. I fondi raccolti invece dai Comuni di Cevio e Lavizzara verranno gestiti direttamente dalle autorità comunali e verranno destinati a progetti di interesse pubblico. 

Lo scopo

Le donazioni sono state numerose e raccolte da diversi enti di beneficenza, tra cui la Catena della solidarietà con oltre undici milioni di franchi a favore delle zone colpite dal maltempo in Vallese, Grigioni e Ticino. Le esperienze di altri Cantoni confrontati con situazioni di tale portata hanno evidenziato come l’istituzione di una Commissione indipendente “rappresenta lo strumento migliore per garantire una corretta ed efficace distribuzione delle donazioni, evitando così anche delle sovrapposizioni", si legge in un comunicato. L’obiettivo, viene spiegato, è che i fondi possano essere distribuiti in maniera coordinata, efficace e corretta.

Gli incarichi

I compiti affidati alla Commissione sono quindi la presa a carico dei dossier delle richieste di aiuto, l’elaborazione della decisione di erogazione dell’aiuto e la proposta di finanziamento agli enti donanti. La Commissione è inoltre tenuta a stilare dei rapporti regolari sull’utilizzo dei fondi e sui compiti svolti.

La composizione

La Commissione è composta da otto persone con competenze interdisciplinari: Fabio Abate, avvocato e notaio; Elio Genazzi, ingegnere civile ETH; Christian Ferrari, direttore dell’antenna Vallemaggia; Francesca Pedrina, architetta e pianificatrice ETH; Roland David, capo della Sezione forestale; John Derighetti, capufficio presso la Sezione degli enti locali; Emanuele De Cunto, capo dell’Ufficio dell’amministrazione e del controlling; Arnoldo Coduri, cancelliere dello Stato. Verrà designato anche un presidente.

La ricostruzione

Il Consiglio di Stato ha deciso, nella medesima seduta, di creare un gremio tecnico, interno al Dipartimento del territorio, per coordinare velocemente le procedure nell’ambito delle richieste di ricostruzione.

 

4 mesi fa
Dagli Enti Regionali di Sviluppo 80mila franchi per la Vallemaggia
Gli Enti per le regioni del Locarnese e Vallemaggia (ERS-LVM), Bellinzonese e Valli (ERS-BV), Luganese (ERSL) e Mendrisiotto e Basso Ceresio (ERS-MB) hanno ciascuno devoluto un contributo di CHF 20'000.00 attraverso la raccolta fondi "Solidarietà per l’Alta Vallemaggia" organizzata su Progettiamo.ch.

"Il maltempo che si è abbattuto sulla Vallemaggia nella notte tra il 29 e il 30 giugno ha segnato profondamente la quotidianità di molte persone. I ricordi di quei momenti e le immagini diffuse dai vari mezzi di comunicazione rimarranno indelebili nella memoria della popolazione". Inizia così il comunicato stampa con cui i quattro Enti Regionali per lo Sviluppo del Canton Ticino (Locarnese e Vallemaggia, Bellinzonese e Valli, Luganese, Mendrisiotto e Basso Ceresio), hanno annunciato di aver contribuito con la donazione di 80mila franchi destinati alla ricostruzione dei villaggi colpiti dall'alluvione. Nel dettaglio, viene spiegato, gli Enti per le regioni del Locarnese e Vallemaggia (ERS-LVM), Bellinzonese e Valli (ERS-BV), Luganese (ERSL) e Mendrisiotto e Basso Ceresio (ERS-MB) hanno ciascuno devoluto un contributo di 20mila franchi attraverso la raccolta fondi "Solidarietà per l’Alta Vallemaggia" organizzata su Progettiamo.ch, la piattaforma di crowdfunding gestita dagli Enti stessi, con il sostegno di BancaStato. Quest'ultima, ricordiamo ha donato 200mila franchi.

Raccolti quasi 350mila franchi

La raccolta fondi, specifica la nota, è stata promossa dall’Associazione dei Comuni Valmaggesi (ASCOVAM) e ha visto la partecipazione di 172 finanziatori e che ha permesso di raccogliere 349'714 franchi, superando di gran lunga la cifra obiettivo iniziale di 250mila. L'importo complessivo sarà equamente distribuito tra il Comune di Lavizzara, per le comunità di Peccia, Mogno e Prato-Sornico, e il Comune di Cevio, per le comunità della Val Bavona.

 

4 mesi fa
La Diocesi di Lugano ha raccolto oltre 194mila franchi per la Vallemaggia
Lo comunica la stessa Diocesi in una nota.

Un mese fa la Diocesi di Lugano ha lanciato una colletta a favore delle comunità dell'Alta Vallemaggia colpite dall'alluvione avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno. Oggi è arrivato il comunicato della cifra raccolta: 194'066 franchi. Una somma, viene spiegato nella nota, generata dai 20mila franchi donati dalla Diocesi, dai 98'125 raccolti dalle comunità parrocchiali e dai 75'941 costituiti dalle offerte di privati e associazioni. Per coloro che volessero ancora contribuire, conclude il comunicato, è possibile farlo fino alla fine di agosto inviando le proprie offerte sul conto della Diocesi di Lugano (IBAN CH96 0900 0000 6900 0112 8). Prima dell’inizio del nuovo anno pastorale a settembre, l’Amministratore apostolico comunicherà la destinazione degli importi raccolti.

 

4 mesi fa
Dalla Fondazione Chiattone 25'000 franchi per la pista di ghiaccio di Prato Sornico
Serviranno alla ricostruzione della struttura, che rappresenta anche un punto di aggregazione e socializzazione per i giovani.

La Fondazione Gabriele Chiattone di Lugano ha deciso, nella sua ultima seduta, di devolvere al Comune di Lavizzara l’importo di 25'000 franchi quale contributo mirato alla ricostruzione della pista di ghiaccio di Prato Sornico. Una struttura, si legge in un comunicato, “di grande importanza per tutti i giovani della regione, non solo per la pratica sportiva ma pure come punto di aggregazione e socializzazione”.

 

4 mesi fa
Ticino Sociale raccoglie oltre 100'000 franchi in favore della Vallemaggia
©Gabriele Putzu
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"Il principio di sussidiarietà tra pubblico e privato, combinato con la grande solidarietà dei Ticinesi e degli Svizzeri verso la popolazione dell’alta Vallemaggia, ha permesso di raggiungere questo importante traguardo", scrive l'associazione.

Grazie alle numerose donazioni arrivate nell'ultimo mese, Ticino Sociale ha accumulato oltre 100'000 franchi per la raccolta fondi a sostegno dell'Alta Vallemaggia. "La generosità di molti consentirà di aiutare numerosi cittadini privati colpiti dal maltempo e di contribuire al recupero delle valli superiori della Vallemaggia, duramente colpite", si legge nella nota. Per chi non avesse ancora donato e fosse interessato può ancora versare il proprio contributo sull'IBAN CH02 0900 0000 1621 3240 9 con la causale #forzavallemaggia oppure usando la fattura QR al seguente link.

4 mesi fa
Una valle ancora ferita, ma decisa a ripartire. Dadò: "L'apertura è un primo, piccolo passo"
Ad un mese dal nubifragio, in Alta Vallemaggia continuano i lavori d’urgenza per ricostruire strade, infrastrutture e risollevare l’economia. La popolazione resta toccata, ma è decisa a restare. Ticinonews ha fatto il punto con il coordinatore del Comitato di crisi Fiorenzo Dadò.

Esattamente un mese fa l’Alta Vallemaggia si risvegliava devastata dopo un evento temporalesco eccezionale. E anche se in tempi record è stato aperto un nuovo ponte provvisorio, dopo la distruzione di quello di Visletto, l’emergenza è tutt’altro che terminata. Ticinonews ha ripercorso quanto accaduto negli ultimi 30 giorni. 

"Abbiamo visto la distruzione del nostro comune"

"Mai avrei pensato in vita mia di essere qui oggi a raccontarvi ciò che i miei occhi hanno visto". Quando un mese fa il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio pronunciò quelle parole, ancora non si conosceva la portata dell’evento, né tantomeno la sofferenza delle persone. L’unica immagine a circolare era il ponte distrutto di Visletto che aveva tagliato in due la valle. "Abbiamo visto la distruzione del nostro comune. Avevamo una bella pista di ghiaccio, un centro sportivo che funzionava, ora non c’è più. Avevamo delle abitazioni di vacanza, anche queste ora non ci sono più. Avevamo degli amici che purtroppo in questa triste circostanza ci hanno dovuto lasciare", descriveva Dazio.

La conta dei danni è inestimabile

Con un bilancio aggravatosi di ora in ora, di giorno in giorno, ad un mese dalla catastrofe sono sette le vittime identificate, e una persona che ancora non si trova. E anche se in tempi record l’Alta valle è stata riconnessa al Ticino, in un paio di giorni aprendo al traffico veicolare la passerella ciclopedonale e poi, il 26 luglio, con il ponte provvisorio dell’Esercito, la conta dei danni, ancora oggi, è inestimabile. "Ci vorrà molto tempo per rendere di nuovo vivibile il nostro territorio di Cevio, della Valle Bavona e della Val Lavizzara. Molto lavoro e ingenti risorse finanziare che i nostri comuni chiaramente non hanno", affermava la sindaca di Cevio Wanda Dadò.

"Una cosa inimmaginabile"

Da Bignasco in poi ci sono ancora interi tratti di valle devastati, case distrutte. Senza contare che a soffrire sono anche il turismo, la ristorazione, l’agricoltura. L’animo delle persone che quella notta l’hanno vissuta: "C’erano sassi che arrivavano come asteroidi, una cosa inimmaginabile, indescrivibile. Come fai a pensare di ricostruire com’era prima? Io sono molto temerario, ma adesso ho paura", raccontava un abitante della valle ai microfoni di Ticinonews.

Un Comitato di crisi per ripartire

Il Ticino intero ha teso la sua mano. Decine di volontari hanno ripulito abitazioni dal fango e la lista delle iniziative per raccogliere fondi è lunghissima. Oltre alla campagna dei sindaci sono stati lanciati appelli, eventi, concerti. Ci sono gli aiuti delle Istituzioni, con oltre 150 richieste per lavoro ridotto, e l’Esercito sarà presente fino a settembre. La grande sfida sarà coordinare tutta la macchina, anche per questo è stato istituito un Comitato di crisi. Per evitare che si lucri sulla catastrofe e per ripartire, come la Madonna degli australiani della cappella di Mondada, sfigurata, ma riemersa nel fiume a Cavergno.

Dadò: "Qui c'è da ricostruire tutto"

“L’apertura della Vallemaggia è un primo importantissimo, ma piccolissimo, passo", afferma Fiorenzo Dadò, coordinatore del Comitato di crisi. “Qui c’è da ricostruire tutto. La Valle Bavona è devastata, siamo ancora in alto mare con l’apertura della pista e se pensiamo all’acquedotto, da un momento all’altro tutta la comunità di Cevio rischia di restare senz’acqua”.

Come agire

Occorre adesso stabilire delle priorità e una tabella di marcia. “Anzitutto si devono mettere in sicurezza tutti gli abitati, soprattutto in Lavizzara, dopodiché bisognerà pensare a dei progetti in tempi relativamente celeri e ripartire con la ricostruzione”, prosegue Dadò. "È fondamentale ripristinare le aziende agricole, i greti dei fiumi e la sicurezza in quelle case che oggi hanno dovuto essere sgomberate”. Per quanto riguarda la Valle Bavona “anche qui si tratta di mettere in sicurezza i due abitati di Mondada e Fontana, e di valutare poi anche Roseto e forse Sabbione e Alnedo”.

L'intervento completo di Dadò a Ticinonews:

4 mesi fa
Il Comune, il Patriziato e la Parrocchia si uniscono per la Vallemaggia
©Gabriele Putzu
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Il contributo complessivo dei tre enti pubblici è di 60'000 franchi.

Il Comune, il Patriziato e la Parrocchia di Ascona hanno stanziato un contributo di 60'000 franchi (20'000 ciascuno) in favore della Vallemaggia. Come si legge nel comunicato, nelle ore e nei giorni successivi al nubifragio il Comune ha reso disponibili per i luoghi coinvolti dei soccorritori di manodopera comunale, ergo gli operai dell’Azienda acqua potabile, dell’Ufficio tecnico e della Polizia comunale. In particolare gli impiegati dell’Azienda acqua potabile "hanno fornito un contributo decisivo al fine di ripristinare la potabilità dell’acqua nelle zone colpite oltre ad aver fornito gratuitamente materiale idraulico per un valore di oltre 5'000 franchi". Il Comune ricorda anche che in collaborazione con l’Associazione Manifestazioni Ascona (AMA) organizzerà un evento benefico con raccolta fondi sul lungolago di Ascona per sabato 10 agosto. Tramite questi contributi di solidarietà, il Comune, il Patriziato e la Parrocchia "esprimono la propria vicinanza alle Autorità e alla popolazione della Vallemaggia".

4 mesi fa
"Rivivi la magia": una campagna per rilanciare il turismo con Rigozzi e Del Ponte
Immagine Otlmv
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Secondo l'Organizzazione turistica regionale, l'apertura del ponte provvisorio di Visletto permette il rilancio del settore in tutta la valle.

Dopo l'alluvione del 29 giugno, finita "sulle prime pagine di tutti i media nazionali con la sua triste sequela di notizie e immagini drammatiche", è ora tempo di ricostruire un'immagine positiva della Vallemaggia, a beneficio del suo settore turistico. Ne è convinta l'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv), che lancia una campagna promozionale. L'Otlmv "sta pianificando una diffusione importante, sia a livello nazionale che nel sud della Germania, tramite un mix promozionale incentrato sui canali social media, ma anche tramite collaborazioni web e cartacee con partner strategici".

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Nuovo ponte fattore di rilancio

Per il varo della campagna, l'Organizzazione turistica regionale ha atteso l'apertura ufficiale del 'nuovo' ponte di Visletto. "Un evento di cruciale importanza che ripristina il collegamento viario della Valle e di fatto ne permette il rilancio anche turistico". Il ponte provvisorio "riapre anche al turismo l'alta valle e rende nuovamente accessibili i molti angoli di paradiso rimasti fortunatamente intatti", commenta il direttore dell'Otlmv, Benjamin Frizzi, citato in un comunicato stampa. "I turisti stanno tornando". In questo momento di difficoltà, la Vallemaggia, ndr "ha bisogno della solidarietà di tutti e noi facciamo la nostra parte, con gli strumenti a nostra disposizione". Nel pieno rispetto di quanto accaduto, "con questa campagna vogliamo raggiungere il cuore della gente, trasmettere un messaggio di speranza".

Voci e immagini

Al centro della campagna "La Vallemaggia ti aspetta: rivivi la magia" c'è un video promozionale con immagini di tutta la valle e le testimonianze di una decina di persone legate alla regione. "Ogni ambasciatore esprime parole di speranza, sottolineando la resilienza della comunità valmaggese. Nel video appaiono anche personalità note a livello nazionale come la campionessa di atletica Ajla Del Ponte, di origini valmaggesi, e la popolare presentatrice Christa Rigozzi, entrambe ambasciatrici ufficiali dell'Otlmv".

Tassello di una campagna più vasta

L’iniziativa promozionale - precisa l'Otlmv - "è specifica per la Vallemaggia, ma contemporaneamente rientra in una più ampia campagna di rilancio promossa a livello nazionale dalla stessa Otlmv assieme altri enti turistici del Ticino e Vallese".

L'invito

Oggi qualcuno potrebbe forse pensare ‘non voglio recarmi in valle per non disturbare in questi momenti’. La campagna serve anche a fare chiarezza in proposito. “Ci sono delle aree, come la val Bavona o la valle di Peccia, che non sono ancora fruibili e in cui non si può e non si deve andare”, afferma Frizzi. L’invito, invece, “è di raggiungere tutte le altre zone, perché in questo momento la Vallemaggia la si aiuta andando a visitarla e riscoprendo le bellezze intatte che ha da offrire”.

L'intervento completo di Frizzi a Ticinonews:

4 mesi fa
Impiego dell'esercito in Alta Vallemaggia, Pedevilla: "Ci si focalizzerà sulla Lavizzara"
I militari interverranno sugli argini e per bonificare i terreni toccati dal maltempo. Il capo Sezione del militare e della protezione della popolazione: "Ci occuperemo unicamente dei lavori che sono reputati urgenti".

L’Esercito ha concluso le proprie attività come servizio di assistenza in Alta Vallemaggia e le riprenderà come intervento a favore delle autorità civili a partire dal 5 di agosto. L’attività proseguirà poi per tutto il mese e, forse, per alcune settimane in settembre. "Sono previsti interventi puntuali a favore della sicurezza del territorio”, spiega a Ticinonews Ryan Pedevilla, capo Sezione del militare e della protezione della popolazione. “Adesso tocca alla Lavizzara, in particolare all’alta valle. Andremo ad agire sugli argini e per bonificare dei terreni toccati dal maltempo”.

Collaborazione con l’ente pubblico e i proprietari terrieri

La situazione nella regione deve essere monitorata attentamente per accertare che non si verifichino altre situazioni come quelle già vissute. Se ciò accadesse “dovremmo evacuare la zona fino alla messa in sicurezza di tutto il sedime. Ciò potrà avvenire unicamente grazie ai lavori che farà non solo i militari, ma anche tanti privati in collaborazione con l’ente pubblico e i proprietari terrieri”. Pedevilla precisa che non sarà l’Esercito a determinare cosa dovranno fare i privati. “Noi ci occuperemo unicamente dei lavori che sono stati deliberati e reputati urgenti”.

La formazione dei militi

Finora nella zona sono stati impiegati 44 militi del distaccamento di prontezza. La maggior parte di loro “sono reclute in grado di costruire ponti, mentre gli altri sono formati sulle macchine da cantiere e saranno questi a tornare nella prima fase”. In seguito “ci sarà un battaglione del genio che darà il cambio. Saranno presenti cinque macchine da cantiere. Non una grandissima formazione, ma andranno a concludere i lavori di intervento che sono stati avviati nel corso dell’ultima settimana”.

Le tempistiche

Un primo distaccamento dell’Esercito terminerà la propria attività alla fine del mese di agosto e in seguito, in base all’avanzamento, si valuterà se proseguire le attività, che comunque dovrebbero essere autorizzate fino al 17 settembre.

4 mesi fa
L'impiego dell'Esercito in Alta Vallemaggia proseguirà
©Gabriele Putzu
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Settimana scorsa le autorità cantonali hanno trasmesso all’Esercito un’ulteriore richiesta di supporto, che nel frattempo è stata accolta. Le truppe potranno riprendere il lavoro indicativamente il 5 agosto.

Proseguiranno per tutto il mese di agosto i lavori di ripristino urgenti in Alta Vallemaggia, grazie al coordinamento dello Stato maggiore regionale di condotta, all’impiego di militi della Protezione civile e di volontari. Inoltre, le autorità cantonali hanno trasmesso la scorsa settimana all’Esercito un’ulteriore richiesta di supporto secondo quanto contemplato dalle disposizioni federali. Richiesta che nel frattempo è stata, di principio, accolta.

Ritorno al lavoro il 5 agosto

Dopo il contributo assicurato all’Alta Vallemaggia, in particolare con la costruzione del ponte provvisorio di Visletto a Cevio e altri lavori urgenti di ripristino, si è concluso ieri – come da programma – l’impiego dell’Esercito nella regione. Nel corso del passato fine settimana, i militi sono stati attivi in particolare nel Comune di Lavizzara, con l’ausilio di alcune macchine da cantiere. Le truppe potranno riprendere il lavoro indicativamente il 5 agosto. I dettagli dell’impiego verranno definiti nel corso della presente settimana.

Alcuni numeri

Almeno fino alla fine di agosto, lo Stato maggiore regionale di condotta continuerà a coordinare le attività degli enti coinvolti nei lavori di messa in sicurezza dei territori colpiti. Anche l’impiego della Protezione civile proseguirà per tutto il prossimo mese: si occuperà dei lavori di ripristino più urgenti, in supporto unicamente alle pertinenti richieste pervenute (ad oggi 86). L’Alta Vallemaggia ha potuto contare sul sostegno di 436 militi per un totale di 1’979 giorni di servizio. Finora sono stati portati a termine 26 cantieri. Sono invece 24 quelli attualmente in corso e 36 quelli in fase di pianificazione o che hanno ricevuto un diniego in quanto esulano dalle competenze della Protezione civile. Da sottolineare anche l’impiego di volontari per un effettivo di 138 persone e un totale di 340 giorni/uomo.

4 mesi fa
Aperto il ponte provvisorio a Visletto: la valle è di nuovo "connessa"
Rescue Media
Rescue Media
Il lavoro svolto in queste settimane è stato molto e la soddisfazione della messa in funzione di questa struttura è tanta, proprio perché si è voluto in tutti i modi cercare di ridare una sorta di normalità alla vita della valle.

A meno di un mese dall’alluvione che la notte del 30 giugno ha colpito la Vallemaggia, questa mattina alle 11 è stato compiuto un grosso passo per permettere un lento ritorno alla normalità: l'apertura del ponte provvisorio installato dall'esercito a Visletto, che consente di riconnettere la valle.

Il lavoro svolto in queste settimane, scrive Rescue Media, è stato molto e la soddisfazione della messa in funzione di questa struttura è tanta proprio perché si è voluto in tutti i modi cercare di ridare una sorta di normalità alla vita della valle.

 

 

4 mesi fa
Migros a sostegno delle truppe che operano in Vallemaggia
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
È stato organizzato un furgone per raggiungere le piazze di lavoro in cui operano i militi per distribuire loro bibite, frutta e snack.

Migros Ticino offre il suo sostegno ai militi della Protezione civile e dell’Esercito svizzero che stanno lavorando senza sosta per ripristinare le regioni fortemente colpite dai temporali nella notte tra il 29 e il 30 giugno. Il gigante della distribuzione ha organizzato un furgone per raggiungere le piazze di lavoro in cui operano i militi per distribuire loro della sussistenza.

Non solo approvvigionamento

L’iniziativa ha preso avvio mercoledì 24 luglio e continuerà per le prossime settimane. “I nostri furgoni portano dei beni semplici: bibite, frutta e snack” spiega Rosy Croce, direttrice della cellula di crisi della Cooperativa Migros Ticino. “Il nostro sostegno, tuttavia, non si riduce all’approvvigionamento. Abbiamo voglia di interagire con i militi che stanno lavorando sotto il sole per ripristinare il nostro territorio così duramente colpito, ringraziandoli così a nome di tutta la popolazione".

 

4 mesi fa
Da domani alle 11 il Ponte di Visletto "sarà transitabile senza limitazioni"
© DT
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Il passaggio sarà possibile in maniera unidirezionale alla velocità massima di 20 chilometri orari e il transito sarà regolamentato tramite semafori. Saranno inoltre ammessi mezzi con un peso massimo di 32 tonnellate; si segnala che quest’ultimi dovranno mantenere una distanza di sicurezza di 50 metri gli uni dagli altri.

Da domani alle 11 Alta e Bassa Vallemaggia saranno nuovamente collegate senza restrizioni. Il motivo? Il ponte militare provvisorio di Visletto sarà infatti transitabile e la viabilità nella regione verrà ripristinata senza alcuna limitazione di fasce orarie e utenza. Il passaggio, viene precisato nella nota del Dipartimento del territorio e dello Stato maggiore regionale di condotta, "sarà possibile in maniera unidirezionale alla velocità massima di 20 chilometri orari e il transito sarà regolamentato tramite semafori. Saranno inoltre ammessi mezzi con un peso massimo di 32 tonnellate; si segnala che quest’ultimi dovranno mantenere una distanza di sicurezza di 50 metri gli uni dagli altri". Da domani, insomma, la viabilità in Alta Vallemaggia sarà ristabilita su tutte le strade cantonale, mentre la Val Bavona - ricordano le autorità -  rimane chiusa e accessibile unicamente agli addetti ai lavori autorizzati e agli enti di primo intervento.

Torna a pieno regime anche la linea 315

Con l'apertura del Ponte provvisorio di Visletto, le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART SA) segnalano la ripresa del servizio completo della linea 315 Locarno – Cevio – Cavergno, come da orario ufficiale, a partire da sabato 27 luglio. Nel corso della giornata di domani, viene sottolineato nella nota, "rimane dunque in vigore l’orario provvisorio e dalle ore 11:00 – orario di apertura del ponte – il servizio riprenderà senza cambio del veicolo e saranno ripristinate le fermate Cevio Centro e Cevio Boscioli in direzione Locarno sulla strada cantonale".

Struttura nuovamente transitabile dopo 26 giorni

"Nonostante tutte le incognite dovute ad una situazione d’emergenza e a condizioni meteo a volte sfavorevoli, che hanno imposto vari stop forzati ai lavori, si è riusciti a consegnare un nuovo collegamento in appena 26 giorni, grazie anche all’ottima collaborazione tra autorità cantonali e l’Esercito svizzero", si legge ancora nella nota. Le autorità, inoltre, ricordano che "solitamente la realizzazione di strutture analoghe richiedono mesi di progettazione ed esecuzione".

Un ponte provvisorio "per due anni"

Per meglio comprendere quanto realizzato, Dipartimento del territorio e Stato maggiore regionale di condotta mettono in luce alcuni dati della struttura. "Una nuova spalla del ponte lato Visletto appoggiata su due pali di fondazione dal diametro di 1,20 metri e di lunghezza di 22 metri; una nuova spalla lato Cevio realizzata su 8 micropali da 12 metri; 110 metri cubi di calcestruzzo, 8 tonnellate di acciaio d’armatura, 6'000 tonnellate di massi da scogliera, 2000 metri quadrati di pavimentazione per una lunghezza totale del nuovo percorso di circa 300 metri (ponte compreso). Il manufatto militare di tipo 'Mabeyi posato dall’Esercito svizzero è provvisorio e rimarrà in esercizio indicativamente per due anni, periodo in cui l’obiettivo del DT sarà di elaborare un progetto per un nuovo ponte definitivo".

"Rispettate la segnaletica e fate attenzione"

Per mantenere l’ordine della viabilità "in occasione del primo fine settimana di apertura, dove si ipotizza una forte affluenza di utenti stradali, è prevista la presenza sul posto di personale addetto alla sicurezza per la gestione del traffico. Gli utenti sono pertanto invitati al rispetto della segnaletica presente e a prestare la massima attenzione e prudenza nel transitare lungo la zona in modo da garantire la sicurezza degli addetti che stanno ancora lavorando sui cantieri adiacenti".

4 mesi fa
Identificata la seconda vittima rinvenuta a Cevio
©Chiara Zocchetti
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Si tratta di una 67enne cittadina svizzera domiciliata nel Locarnese. Al momento sono sette i morti provocati dal nubifragio che ha colpito l'Alta Vallemaggia.

È stato effettuato il riconoscimento formale della persona rinvenuta morta il 22 luglio a Cevio nel greto del fiume Maggia. Si tratta di una 67enne cittadina svizzera domiciliata nel Locarnese. Lo comunica la Polizia cantonale. Ricordiamo che il 18 luglio, sempre nel greto della Maggia a Cevio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un'altra vittima, un 66enne cittadino svizzero domiciliato nel Canton Basilea Campagna.

Il bilancio

Ricordiamo che al momento sono sette le vittime provocate dal nubifragio che si è abbattuto sull'Alta Vallemaggia nella notte tra il 29 e il 30 giugno. Una persona risulta ancora dispersa. Le operazioni di ricerca e gli accertamenti da parte dello Stato maggiore regionale di condotta proseguono.

4 mesi fa
Christian Vitta e Michele Guerra in Alta Vallemaggia il 1° agosto
©Chiara Zocchetti
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L'incontro con la popolazione, al quale presenzieranno anche i sindaci di Cevio e Lavizzara, avrà luogo sul mezzogiorno.

In occasione della festa nazionale svizzera del 1° agosto, il Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta parteciperà, accompagnato dal Presidente del Gran Consiglio Michele Guerra, a un incontro con la popolazione organizzato dai Comuni di Cevio e Lavizzara che si terrà in Alta Vallemaggia. Il momento ufficiale, al quale presenzieranno anche i sindaci di Cevio e Lavizzara, avrà luogo sul mezzogiorno.

 

4 mesi fa
Nemo e una serata di beneficenza a favore della Vallemaggia arricchiscono la Rotonda
© Shutterstock
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L’iniziativa speciale Artisti Uniti per la Vallemaggia si terrà il 1° agosto, mentre il cantante biennese si esibirà il 10 agosto.

Anche la Rotonda darà il suo contributo per la Vallemaggia, territorio colpito da una violenta alluvione nella notte tra il 29 e il 30 giugno. Il primo agosto si terrà un evento pubblico a sostegno della raccolta fondi “Bavona-Lavizzara: ricostruiamo insieme” con un’esibizione acustica di Davide Van De Sfroos e diversi altri concerti. Sabato 10 agosto è invece prevista un’importante line-up musicale. Il primo a esibirsi – dalle 21 – sarà il cantautore italiano Ermal Meta, che interpreterà i successi del suo repertorio e i brani tratti dal suo ultimo concept album “Buona Fortuna”. In seguito, a partire dalle 00.30, toccherà all’ospite speciale della serata: Nemo, che ha rappresentato la Svizzera all’ultima edizione dell'Eurovision, conquistando la vittoria. Nemo porterà a Locarno alcuni dei suoi singoli di maggiore successo, tra i quali anche “The Code”, la hit elettropop che racconta il percorso dell’artista verso l’accettazione di un’identità non binaria.

La serata per la Vallemaggia

L’iniziativa speciale del 1° agosto Artisti Uniti per la Vallemaggia si preannuncia come una serata “all’insegna della solidarietà e dell’amore per la musica”, si legge in un comunicato. A partire dalle 18, infatti, presentati da Daiana Crivelli e Angelo Chiello, si alterneranno sul palco numerosi artisti locali che hanno aderito con entusiasmo. L’evento, come detto, vedrà la partecipazione di Davide Van De Sfroos, che si esibirà in un breve concerto acustico con chitarra e voce. A condividere il palco con il cantautore italiano anche Elias Bertini & Camila Koller, Julie Meletta, Luis Landrini, Eleonor, Matilde, Black Horse, DimeBlend e Karin Cerini.

Come funziona la raccolta fondi

Tutti i proventi raccolti attraverso i contributi del pubblico con i codici QR distribuiti durante l’evento saranno devoluti al fondo Bavona e Lavizzara e una parte del ricavato derivante dalla vendita di bevande sarà destinato alla raccolta fondi. Durante tutta la durata del Locarno Film Festival sarà inoltre possibile donare in beneficenza il deposito su cauzione dei bicchieri in alcune postazioni designate. Vi è altresì la possibilità di effettuare una donazione a partire da oggi fino alla fine del Festival a questo link.

Artisti importanti

Nel frattempo, il Locarno Film Festival e la Mobiliare hanno arricchito ulteriormente l’offerta musicale della Rotonda con molti nomi nuovi: tra questi, alcuni importanti artisti della scena musicale locale come Sebalter, The Vad Vuc, Make Plain ed Ele A, e anche dj di primo piano come Tanja La Croix e Giorgio Prezioso.

 

4 mesi fa
Verso la fine dei lavori per il ponte provvisorio a Visletto
© Rescue Media
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In particolare bisogna provvedere ad asfaltare e mettere in sicurezza le rampe di accesso alle due estremità del manufatto.

Da oggi gli addetti del Cantone sono all'opera per ultimare i lavori atti a rendere operativo il ponte provvisorio fornito dall'esercito per consentire l'attraversamento veicolare del fiume Maggia a Visletto. Lo riporta Rescue Media, spiegando che in particolare bisogna provvedere ad asfaltare e mettere in sicurezza le rampe di accesso alle due estremità del manufatto. In pochi giorni anche questi lavori dovrebbero essere ultimati.

Il ponte

Il ponte di supporto del tipo Mabey ha una lunghezza di 61 metri e una larghezza di careggiata di 4,2 metri. Il suo peso è di 130 tonnellate. La lunghezza massima di questo tipo di ponte, senza supporti, è di 70 metri. Il traffico viene fatto circolare in senso unidirezionale e con un sistema di semafori. Sono ammessi i veicoli con un peso massimo di 32 tonnellate. L’opera è concepita in modo tale da resistere in maniera ottimale anche in caso di aumento del livello del fiume.

Ieri terminata la posa

Ieri - lo ricordiamo - l'esercito svizzero ha infatti terminato la posa del ponte provvisorio, lungo 61 metri, che sostituisce la struttura distrutta dall'alluvione che ha colpito la regione la notte tra il 29 e il 30 giugno.  La costruzione del ponte, che si trova circa 100 metri a nord della struttura distrutta dall'alluvione, è stata preceduta da importanti lavori di accertamento e preparazione da parte di partner civili e militari. Si sono tra l’altro rese necessarie trivellazioni con apparecchiature speciali e la realizzazione di una rampa alta sette metri. Sul luogo hanno operato 35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe, che hanno lavorato alla costruzione del manufatto durante una settimana, soprattutto di notte, anche a causa delle temperature elevate. A tale scopo sono state impiegate due escavatrici gommate e una gru da 40 tonnellate.

Esercito sul posto fino al 28 luglio

Ricordiamo infine che l’aiuto militare in caso di catastrofe a favore del Canton Ticino continuerà poiché, su domanda di quest’ultimo, è stato prolungato fino al 28 luglio 2024 da parte del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). I soldati continueranno a fornire aiuto nel ripristino di infrastrutture d’importanza vitale in Val Lavizzara e in Val Bavona al più tardi fino a domenica. Ciò comprende tra l’altro lo sgombero delle strade d’accesso.

4 mesi fa
Cadavere trovato a Cevio, si tratta di un 66enne del Canton Basilea Campagna
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
La Polizia cantonale ha identificato il cadavere ritrovato nella Maggia il 18 luglio.

È stato identificato il primo dei due cadaveri ritrovati a Cevio, nel greto del fiume Maggia. Lo comunica la Polizia cantonale, spiegando che il corpo rinvenuto il 18 luglio è di un 66enne cittadino svizzero domiciliato nel Canton Basilea Campagna. È la sesta vittima identificata causata dall'alluvione che ha colpito l'Alta Vallemaggia la notte tra il 29 e il 30 giugno. Ancora in fase di identificazione il corpo rinvenuto ieri, nella stessa zona.

4 mesi fa
Vallemaggia, ritrovato un altro cadavere. In corso l'identificazione formale
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Il rinvenimento è stato fatto questo pomeriggio poco prima delle 17 a Cevio, nel greto del fiume Maggia.

È stato trovato un altro cadavere a Cevio, nel greto del fiume Maggia. Lo comunica la Polizia cantonale, spiegato che il rinvenimento è stato fatto questo pomeriggio poco prima delle 17 nell'ambito delle ricerche svolte in giornata da agenti della Polizia cantonale, dai soccorritori del Soccorso alpino svizzero (SAS) e dalle unità cinofile dell'Alpine Rescue Team. In corso l'identificazione formale del corpo. Ricordiamo che il 18 luglio, nel medesimo settore, era stato ritrovato il corpo di un'altra persona. Potrebbero trattarsi di due vittime dell'alluvione che ha colpito l'Alta Vallemaggia la notte tra il 29 e il 30 giugno. Ricordiamo che attualmente sono state identificate cinque vittime, mentre i dispersi sono tre.

4 mesi fa
Oltre 70mila franchi raccolti per "aiutare la Vallemaggia a rialzarsi"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
È quanto raccolto dall'Associazione "Ticino Sociale". I fondi raccolti verranno utilizzati per "aiutare i privati e contribuire alla ricostruzione della pista di ghiaccio".

Settantamila franchi. Tanto è stato raccolto dall'Associazione "Ticino Sociale" a sostegno dell'Alta Vallemaggia dopo l'alluvione che ha colpito la regione la notte tra il 29 e il 30 giugno. I fondi, raccolti nell'ambito dell'iniziativa "Aiutiamo la Vallemaggia a rialzarsi", serviranno ad "aiutare i privati e contribuire alla ricostruzione della pista di ghiaccio, un luogo di incontro sociale e comunitario fondamentale per la vitalità della regione". La raccolta, viene infine scritto nella nota dell'Associazione, continua e "ogni versamento, anche modesto, è importante e prezioso per riportare speranza e normalità alle comunità colpite".

4 mesi fa
Cevio, rinvenuto un cadavere nel greto della Maggia
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
L'identificazione formale è in corso.

Oggi, poco dopo le 11 a Cevio nel greto del fiume Maggia (zona stand di tiro) è stato rinvenuto il corpo senza vita di una persona, la cui identificazione formale è in corso. Lo comunica la Polizia cantonale, spiegando che il ritrovamento è stato possibile grazie ad una segnalazione puntuale da parte di militi della Protezione civile attivi per lavori di ripristino. Si tratta della sesta vittima ritrovata a seguito dell'alluvione che ha colpito la regione nella notte tra il 29 e il 30 giugno. Le persone ad oggi ancora disperse sono tre.

5 mesi fa
Vallemaggia, revoca dell'ordine di evacuazione dalle 6 di domani
© CdT/Gabriele Putzu
© CdT/Gabriele Putzu
A dipendenza dell’evoluzione della situazione meteorologica e di possibili conseguenze idrogeologiche, anche durante la notte, non si escludono dei possibili blocchi stradali.

A partire dalle 6 di domani, in assenza di eventi particolari, sarà revocato l’ordine di evacuazione delle zone di pericolo comunicato ieri dallo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC), attivo per far fronte agli eventi accaduti in Vallemaggia. “La fine della situazione meteorologica critica,  per il momento, è prevista attorno alle 22-24", spiega a Ticinonews Federico Chiesa, capoufficio della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Canton Ticino. "È quindi giusto anche dare la possibilità alla gente di tonare alla normalità. Questo previo eventi particolari che potrebbero succedere durante la notte”.

Proseguono i lavori

Nella giornata di oggi non si sono registrati eventi particolari "e sui due cantieri abbiamo potuto continuare a lavorare, soprattutto sotto il ponte di Visletto con i civili. L’esercito si è invece adoperato per fare il piano di lavoro, portare i mezzi e sviluppare i parcheggi, in modo da poter iniziare puntualmente domani con i lavori di sgombero in val Bavona e creare questo passaggio nella valle”, prosegue Chiesa.

Situazione monitorata

Come detto, la fase intensa delle precipitazioni dovrebbe terminare entro sera. In ogni caso “noi monitoriamo la situazione nella valle fino a questa notte. Se dovessero esserci situazioni particolari siamo pronti a chiudere assi stradali e, in caso di necessità, anche il ponte di Visletto, sia veicolare sia pedonale”, conclude Chiesa.

 

5 mesi fa
Vallemaggia, verso l'attivazione di un comitato di crisi
© CdT/Gabriele Putzu
© CdT/Gabriele Putzu
L’obiettivo di questa "task force" è quello di assicurare la riapertura dell’alta valle e un’efficace ricostruzione dei territori colpiti. "L’urgenza è rappresentata dall’apertura del collegamento viario a Visletto e dallo stanziamento immediato di un credito quadro di emergenza per far fonte ai lavori di ripristino".

Questa mattina a Cevio sono state gettate le basi per la costituzione di un comitato di crisi per sostenere i Comuni di Cevio e Lavizzara nella situazione straordinaria a seguito degli eventi meteorologici estremi di fine giugno. Promotori dell'iniziativa i granconsiglieri valmaggesi Fiorenzo Dadò, Aron Piezzi e Samantha Bourgoin, nonché i sindaci di Cevio e Lavizzara Wanda Dadò e Gabriele Dazio, con la collaborazione dell’Associazione dei Comuni (ASCOVAM) e il supporto dell’Ente Regionale di Sviluppo (ERS). Coordinatore del comitato è stato nominato Fiorenzo Dadò.

Lo scopo

L’obiettivo di questa "task force" è quello di assicurare, anche attraverso un deciso supporto politico, la riapertura dell’Alta Vallemaggia e un’efficace ricostruzione dei territori colpiti. Ciò con il sostegno di tutti gli attori, dalla Confederazione al Cantone, agli enti che garantiscono un supporto finanziario, nonché ai singoli cittadini impegnati in concreti gesti di solidarietà. A due settimane dagli eventi, si legge in un comunicato, l’urgenza è rappresentata dall’apertura del collegamento viario a Visletto e dallo stanziamento immediato di un credito quadro di emergenza per far fonte ai lavori di ripristino. Per accelerare la posa del nuovo ponte "devono essere messi in campo tutti gli sforzi necessari, come ad esempio il lavoro 24 ore su 24. Ciò è determinante sia per migliorare l’efficacia delle operazioni di ripristino nei territori colpiti, sia per normalizzare la vita in alta valle: dalla popolazione ai commerci, passando per le attività artigianali e il turismo".

Richiesta di un fondo

I lavori di ripristino, si legge ancora, "devono poter essere svolti speditamente". Per assicurarli "è necessario che il Consiglio di Stato stanzi un fondo che permetta ai Comuni di Cevio e Lavizzara di far fronte ai pagamenti in modo ordinato e semplificato, senza dar fondo alle proprie fragili finanze ed evitando nella misura del possibile rallentamenti burocratici". La "task force" sottolinea pure l’importanza di una comunicazione chiara al servizio dei differenti portatori di interesse che ruotano attorno all’Alta Vallemaggia. Per esempio in ambito turistico, considerata la brevità della stagione e la sua importanza per una parte dell’economia del comprensorio, "è imperativo informare che le uniche zone ad oggi inaccessibili sono la Val Bavona e una parte della Valle di Peccia". La Valle Rovana, ad esempio, "non ha subìto danni".

5 mesi fa
Il maltempo colpisce anche i sentieri. "Alcuni passaggi andranno ridisegnati completamente"
Il presidente di Ticino Sentieri, Stéphane Gronauer, commenta i disagi provocati dalle recenti precipitazioni. "Su quasi 4'800 chilometri di sentieri in Ticino, ad essere bloccati sono meno di 200”.

Ad essere messi a dura prova in queste settimane caratterizzate da una forte ondata di maltempo sono stati anche i numerosi chilometri di sentieri che caratterizzano il Ticino. Per cercare di fotografare la situazione, Ticinonews ha interpellato Stéphane Gronauer, presidente di Ticino Sentieri. “In Alta Vallemaggia al momento abbiamo chiuso 164 km di sentieri”, ci spiega Gronauer. “In Leventina, con quanto capitato ad Airolo, al momento ci sono 15 km sbarrati. Se ne registrano invece 5 nel Mendrisiotto, visti i disagi che hanno interessato la Valle di Muggio”. Ad oggi, quindi, “su quasi 4'800 chilometri di sentieri in Ticino, ad essere bloccati sono meno di 200”.

Quando si parla di sentieri “si sta sempre sul chi vive: sono immersi nella natura, in un territorio che è in continua evoluzione", ricorda Gronauer. “È dunque inevitabile che di anno in anno ci si trovi confrontati con determinate situazioni”. Il lavoro non è mai finito, “ma gli oltre 4'700 km di sentieri sono in buono stato, tranne le situazioni che consociamo”.

Passaggi da ridisegnare

Nella già citata Alta Vallemaggia, una parte dei sentieri siano stati spazzati via. Per quanto concerne i lavori di ripristino “è ancora tutto da vedere. Nei primi giorni la priorità naturalmente è data ai servizi essenziali. È chiaro però che ci sono dei sentieri che non esistono letteralmente più”. Vi sono addirittura dei tratti in cui il fiume ha deviato il suo corso “e bisognerà ridisegnare completamente i passaggi. Sarà un processo abbastanza lento, non di giorni o settimane. Determinate zone per quest’anno rimarranno sguarnite di sentieri”. In seguito “si andrà a ripristinare la situazione nel tempo, anche andando a capire con le autorità cantonali quali possono essere le modalità di finanziamento più appropriate”.

I numeri dei sentieri ticinesi
I numeri dei sentieri ticinesi

 

 

5 mesi fa
Allerta Meteo, scattano le evacuazioni nelle zone colpite dall'alluvione
©Gabriele Putzu
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Da domani mattina è prevista un'evacuazione dei residenti, per la Val Lavizzara via terra, per le zone al di sopra della frana di Fontana vi sarà la possibilità di essere evacuati per via aerea.

Vista l'allerta meteo di grado 4 per forti temporali diramata da MeteoSvizzera per la giornata di domani e dell'attuale fragilità idrogeologica della zona, lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC), attivo per far fronte agli eventi accaduti in Vallemaggia, ha disposto delle misure precauzionali in base all'analisi dei rischi effettuata dai servizi tecnici del Dipartimento del territorio. Servizi che hanno definito delle aree di evacuazione nelle zone già maggiormente interessate dai dissesti idrogeologici che potrebbero essere colpite da eventuali altri fenomeni intensi. Questo perché, spiega l'Smrc, le attuali condizioni idrogeologiche, lo stato di avanzamento delle singole messe in sicurezza, l'attuale deflusso delle acque nei pressi delle abitazioni e la morfologia del territorio, profondamente modificata, richiedono particolare prudenza, risultando difficile prevedere la risposta dei bacini idrografici anche a precipitazioni di intensità inferiore a quelle osservate la notte tra il 29 e il 30 giugno.

Evacuazioni in Val Lavizzara e Val Bavona

Lo Stato Maggiore Regionale di Condotta ha così disposto, a partire dalle 6 di domani mattina, un'evacuazione dei residenti, per la Val Lavizzara via terra, per le zone al di sopra della frana di Fontana vi sarà la possibilità di essere evacuati per via aerea. Alle persone toccate dalla misura si richiede di lasciare le zone in coordinazione con i Comuni interessati e gli enti di primo intervento. Per coloro che non saranno ospitati da parenti o amici è prevista la possibilità di alloggio presso il Centro della Protezione civile di Ascona. La richiesta di eventuale alloggio presso la PCi di Ascona deve essere effettuata previo contatto telefonico al numero 0848 25 55 55.

Le località interessate

Ad essere interessate da queste misure sono le località di Roseto, limitatamente alle abitazioni nei pressi del fiume Bavona; Fontana in Val Bavona; Piano di Peccia: parte del nucleo di Sant'Antonio, Rünee Basso e, in sponda destra del fiume di Peccia nelle vicinanze del riale proveniente dall'Alpe di Sovenat e zona Cappellina della Neve; Peccia, area Grotto Pozzasc; la località Bola-Croisa nei pressi di Mogno (Ri di Röd); l'abitato di Prato Sornico nei pressi del riale Scudau e Broglio, zona Campasc.

Nessun divieto di transito

L'Smrc precisa infine che non sono previste modifiche o chiusure in relazione al transito veicolare all’interno della parte alta della Vallemaggia. Per quanto attiene il passaggio sulla passerella in zona Visletto, sia per i veicoli leggeri sia per i pedoni non sono previste limitazioni. Puntuali restrizioni, anche totali, possono essere previste su tutto il territorio toccato, in base all’evoluzione della situazione.

Il servizio di Ticinonews sull'impiego dell'esercito:

5 mesi fa
Maltempo, fino a 200 milioni di danni in Ticino e Vallese
©Gabriele Putzu
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È la stima fatta dall’Associazione Svizzera d'Assicurazioni. Il bilancio provvisorio include solo i danni assicurati agli stabili, alla mobilia domestica e all'inventario commerciale che sono stati annunciati.

Il maltempo che da metà giugno a inizio luglio si è abbattuto sulla Svizzera, in particolare sul Ticino e il Vallese, ha causato danni assicurati per un totale di 160-200 milioni di franchi, stima oggi l'Associazione Svizzera d'Assicurazioni (ASA) precisando che si tratta di una prima stima approssimativa. Si parla di un "evento grave", scrive l'ASA, aggiungendo che l'entità dei danni è paragonabile a quella della grandinata verificatasi in Ticino il 25 agosto 2023. Il bilancio, provvisorio, include solo danneggiamenti assicurati agli stabili, alla mobilia domestica e all'inventario commerciale che sono stati annunciati. Non tiene conto di quelli non assicurati nonché di quelli alle infrastrutture, viene precisato. Considerando che la stima è stata fatta subito dopo gli eventi e che l'accesso alle zone colpite risulta tuttora difficile, potrebbero giungere ancora altre notifiche di sinistri, puntualizza.

Il confronto

Nel confronto internazionale - aggiunge l'ASA - la Svizzera è molto ben preparata alle catastrofi naturali: l'assicurazione contro i danni causati dagli elementi naturali garantisce la rapida disponibilità dei mezzi finanziari necessari per l'eliminazione di questo tipo di danneggiamenti e per la ricostruzione. In questo modo, dopo gli eventi naturali, la società e l'economia possono tornare velocemente alla normalità. In caso di eventi di grave maltempo, il pool danni della natura garantisce una compensazione dell'onere dei sinistri tra le compagnie di assicurazione, viene indicato. "Non tutti gli assicuratori sono stati colpiti allo stesso modo. Affinché le compagnie che hanno registrato un numero di danni superiore alla media non vengano penalizzate, tutti gli assicuratori partecipano ai sinistri in modo proporzionale alle loro quote di mercato", afferma, citato nel comunicato, il direttore del pool danni della natura Eduard Held.

Le regioni più toccate

Ticino e Vallese, in cui si sono registrate le più grandi devastazioni con almeno sei morti e diversi dispersi, fanno parte - insieme a Ginevra, Uri, Svitto, Appenzello Interno e Obvaldo - dei cosiddetti cantoni GUSTAVO, in cui gli assicuratori privati coprono gli stabili anche contro i danni causati da incendi ed elementi naturali. Negli altri Cantoni, invece, ne sono responsabili le assicurazioni stabili cantonali. La scorsa settimana, per il primo semestre dell'anno, la sola Mobiliare aveva riferito di una fattura totale di oltre 75 milioni di franchi a causa di catastrofi naturali, di cui una gran parte per il maltempo di inizio estate.

5 mesi fa
Da Muzzano 11'000 franchi per le popolazioni colpite dai nubifragi
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Con questo gesto il Municipio locale intende unirsi al cordoglio di tutta la cittadinanza ed esprimere la propria vicinanza alle persone toccate da questa catastrofe naturale.

Il Municipio di Muzzano ha deciso di aderire concretamente alle campagne di raccolta fondi lanciate negli scorsi giorni a favore delle popolazioni di Valle Maggia, Mesolcina e di tutti coloro che nelle ultime settimane sono stati duramente colpiti dai violenti nubifragi che hanno causato la perdita di vite umane e ingenti danni materiali.

Le cifre

Sono stati dunque devoluti 5'000 franchi ai Comuni di Cevio e Lavizzara tramite la raccolta fondi “Ricostruiamo insieme Bavona e Lavizzara”, 5'000 franchi al Comune di Lostallo per la popolazione e la ricostruzione e, infine, 1'000 franchi alla Catena della Solidarietà per la campagna “Maltempo in Svizzera”. Con questo gesto il Municipio “si unisce al cordoglio di tutta la cittadinanza e intende esprimere la propria vicinanza alla popolazione toccata da questa catastrofe naturale”.

5 mesi fa
Settore agricolo in grossa difficoltà, Pedrini: "Il sentimento che ho trovato in valle è di voler ricostruire"
Tra gli ambiti più colpiti dal maltempo in Vallemaggia, ma non solo, c’è sicuramente il settore agricolo. Ticinonews ne ha parlato con Omar Pedrini, presidente Unione Contadini Ticinesi.

Non solo danni alla rete stradale e alle infrastrutture, ma anche al settore agricolo: l'alluvione che ha colpito la Vallemaggia ha messo in grossa difficoltà anche l'agricoltura ticinese. Ticinonews ne ha parlato con Omar Pedrini, presidente dell'Unione Contadini Ticinesi.

In Vallemaggia lunedì c'è stato un incontro tra i rappresentanti di categoria e i contadini della Val Bavona. Quali difficoltà avete riscontrato durante questo sopralluogo in valle?

"L'emergenza maltempo ha creato grosse difficoltà e danni alle aziende direttamente colpite, ma nei primi giorni si è anche dovuto pensare a tutta una serie di decisioni e situazioni per favorire chi non era stato toccato dai danni di poter continuare a lavorare. Domenica siamo riusciti con un grosso lavoro di squadra, con tutti gli enti preposti, a poter spostare le macchine che non potevano passare sul ponte pedonale dall'altra parte del fiume, così che chi era ancora in grado potesse continuare il suo lavoro. Poi abbiamo visto stalle, prati e pascoli distrutti, tanta tristezza e tanto sentore di debolezza da parte degli agricoltori colpiti. E qui è dove noi avremmo il compito come associazione di categoria di vigilare che tutti gli enti preposti vadano a lavorare nel modo giusto affinché le situazioni possano essere ristabilite".

La priorità è che possano arrivare mezzi più grossi e performanti per poter ripristinare la situazione, ma questi adesso non possono passare e non potranno farlo nemmeno sul ponte provvisorio che sarà montato dall'esercito. Come si intenderà procedere e quanto tempo ci vorrà per trovare una soluzione?

"Noi avevamo da subito fatto la richiesta di avere un guado. Questa richiesta è stata portata avanti anche da altri enti perché non solo per la situazione degli agricoltori, ma anche per tutta un'altra serie di situazioni sarà necessario avere macchinari di una certa importanza. Non è un segreto che il nuovo ponte provvisorio ha una portata di 32 tonnellate, dunque determinati macchinari e attrezzature dovranno passare questo ostacolo del fiume in modo differente. Per il guado so che ci stanno lavorando, dovrebbe essere una cosa di giorni. Poi gioca un ruolo fondamentale anche la situazione sul posto ed eventuali cambiamenti meteorologici".

Poiché ci potrebbero essere dei contadini che hanno la loro stalla o i loro campi in delle zone a rischio, per la ricostruzione sarà importante attendere l'ispezione dei geologi?

"Sicuramente un passo fondamentale adesso per chi è stato toccato dai danni è che qualcuno di competente vada sul posto a vedere cosa e dove si potrà o non mettere a posto. Questo servirà anche a noi per dare supporto alle aziende per far sì che la superficie agricola presa dalle alluvioni venga in un modo o nell'altro ricompensata. Si può pensare a dei recuperi di zona agricola dove oggi magari ci sono delle zone incolte per poi compensare queste zone incolte o boschive con le superfici oggi disastrate e magari non recuperabili".

Parlando con i contadini che stato d'animo generale ha trovato? C'è il rischio che qualcuno di fronte a questa situazione così difficile decida di gettare la spugna?

"Mi auguro di no. Io ho trovato gente distrutta dal dolore, ma con una tenacia incredibile, tutti con la voglia di fare e mettere a posto. Non posso escludere che qualcuno magari un po' più in là con gli anni decida di gettare la spugna, ma il sentimento che ho trovato in valle ieri è quello di voler ripartire e ricostruire dunque questo è già un punto a favore".

Circola in rete un appello che è quello di comprare il formaggio degli alpeggi. Lei pensa che questo possa essere un gesto utile o cosa può fare la popolazione nel suo piccolo?

"I prodotti locali vanno sempre comprati. In questo caso è essenziale poter portare i prodotti della Vallemaggia dove la gente c'è. Questo ponte provvisorio, che oggi è stato detto maggiormente percorribile, crea un grosso ostacolo. Non abbiamo turismo, non abbiamo persone nelle residenze secondarie, dunque tutta quella parte di prodotto che in questo periodo veniva smerciato molto bene in valle, deve trovare degli altri sbocchi. Per quanto riguarda le aziende agricole biologiche, Bio Ticino si è mosso ad andare a fare delle promozioni e dei recuperi di prodotto. C'è molto volontariato anche da parte di amici e parenti delle altre aziende che si occupano di far arrivare il formaggio dove può essere smerciato".

A sette giorni di distanza, domenica scorsa, anche il Mendrisiotto è stato duramente colpito dal maltempo. In questo caso, qual è la situazione?

"Nel Mendrisiotto non abbiamo visto danni alluvionali come in Vallemaggia. La regione però sta subendo il peso di una primavera ed estate molto umide già da alcuni mesi con la problematica di entrare nei campi e fare i lavori. Dunque anche qui tutta la solidarietà per chi sta lavorando in situazioni non facili".

5 mesi fa
Ecco dove rivolgersi per la presa a carico delle richieste d'intervento
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Lo Stato Maggiore regionale di Condotta (SMRC) ha allestito un concetto di fabbisogno per la presa a carico delle richieste d'intervento di agricoltori, privati, ditte e patriziati. Ecco dove rivolgersi.

Per la presa a carico delle richieste di intervento provenienti da agricoltori, privati, ditte e/o patriziati, da oggi, martedì, è stato istituito un concetto di fabbisogno. Lo rende noto lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC), attivo per sostenere i danni e i disagi causati dall'alluvione in Vallemaggia che fornisce le indicazioni e gli indirizzi completi a cui rivolgersi.

Gli agricoltori

Per quanto concerne i bisogni del settore agricolo, le richieste sono da rivolgere per competenza alla Sezione dell'agricoltura al seguente numero telefonico 078 677 00 25 dalle 08:00 alle 17:00 da lunedì a venerdì. Le richieste saranno prese sotto esame dagli enti competenti secondo un concetto di priorità basato anche sull'urgenza del fabbisogno (ad esempio, la necessità di un intervento entro le 24 ore, fabbisogno particolare sulle 72 ore, ecc.).

Privati, ditte e patriziati

Le richieste provenienti da privati, ditte e/o patriziati saranno coordinate dalla Protezione civile anche queste basate sul grado di urgenza e saranno prese a carico rispettivamente dalla Protezione civile stessa e dall'Esercito, ma anche dai volontari che si sono messi a disposizione. Queste richieste sono da inviare ai Comuni di Lavizzara e Cevio al seguente numero telefonico 091 754 25 50 dalle 08:00 alle 17:00 da lunedì a venerdì.

5 mesi fa
Da Morbio Inferiore 10mila franchi per la Vallemaggia
L'esecutivo nella seduta di ieri ha deciso di partecipare alla raccolta fondi "Bavona e Lavizzara - ricostruiamo insieme”.

Continua l'ondata di solidarietà verso la Vallemaggia. Ieri sera, durante la seduta di Municipio, l'esecutivo di Morbio Inferiore ha deciso di partecipare alla raccolta fondi "Bavona e Lavizzara - ricostruiamo insieme”, devolvendo una somma di 10mila franchi. Una decisione, viene spiegato, presa "quale segno tangibile di vicinanza e solidarietà verso i Comuni e la popolazione colpiti dalle drammatiche conseguenze del violento evento naturale della scorsa settimana".

5 mesi fa
Alluvione in Vallemaggia, revocato il divieto di balneazione
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Lo comunica lo Stato Maggiore Regionale di Condotta, spiegando che resta valida la raccomandazione generale di fare il bagno unicamente in acqua limpide.

È stato revocato il divieto di balneazione che era stato emesso per il fiume Maggia e il lago Verbano a seguito dell'alluvione che ha colpito la Vallemaggia la notte tra il 29 e il 30 giugno. Lo comunica lo Stato Maggiore Regionale di Condotta, in collaborazione con il Laboratorio cantonale, che spiegano come "le analisi hanno permesso di stabilire una buona qualità microbiologica delle acque limpide". Resta valida la raccomandazione generale di fare il bagno unicamente in acque limpide, evitando quindi acque molto torbide e dove sono presenti grandi quantitativi di materiale galleggiante. Le analisi di monitoraggio proseguiranno anche nelle prossime settimane.

5 mesi fa
L'acqua è di nuovo potabile anche a Visletto
Lo comunica Alertswiss.

Solamente ieri, lunedì, l'acqua è diventata nuovamente potabile a Bignasco, Brontallo, Cavergno, Cevio, Peccia, Prato Sornico. Oggi si aggiunge Visletto. L'acqua resta invece non potabile a Broglio, Fusio, Menzonio, Mogno e Piano di Peccia, a cui si aggiungono S. Carlo (Lavizzara) e S. Antonio.

5 mesi fa
Alluvioni in Vallemaggia e Mesolcina, l'economia ticinese lancia una raccolta fondi
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
A promuovere la raccolta fondi sono l'Unione Svizzera Arti e Mestieri (usam), la Camera di Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato e dei Servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e l'Associazione Industrie Ticinesi (AITI).

Dopo i privati e le istituzioni, oggi anche le associazioni economiche ticinesi hanno lanciato una raccolta fondi a favore della ricostruzione delle aree colpite dalle alluvioni registrate in Mesolcina, Vallemaggia, dove "hanno lasciato distruzione e sofferenza", ma anche in Val di Muggio. A promuovere questa iniziativa, viene spiegato in una nota, sono l'Unione Svizzera Arti e Mestieri (usam), la Camera di Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato e dei Servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e l'Associazione Industrie Ticinesi (Aiti). Tre realtà "unite nella volontà di agire concretamente per aiutare le comunità locali nella ricostruzione".

Regazzi: "L'economia ticinese non può stare a guardare"

Da noi raggiunto, Fabio Regazzi - Consigliere agli Stati e Presidente dell'Unione svizzera delle arti e dei mestieri (Usam) - ci ha spiegato che di fronte a queste catastrofi "l’economia non possa stare a guardare. Ho quindi pensato che avremmo dovuto mobilitarci, così come tutte le associazioni di categoria, comprese le PMI e tutte le aziende in generale". Regazzi ne ha quindi parlato con i due presidenti di AITI e della Camera di Commercio "e tutti e tre abbiamo subito concordato che andava lanciata questa azione. L’abbiamo messa in piedi in pochi giorni, e oggi l’abbiamo presentata”. La raccolta fondi verrà divulgata direttamente dalle due associazioni di categoria, “che si rivolgeranno ai propri associati tramite un appello su cui sarà indicato il numero di conto per chiedere un contributo libero e senza vincoli alle varie aziende presenti nel nostro Cantone”. L’obiettivo - ci spiega il presidente - è di raccogliere quanti più soldi possibile, “ma non sono ancora in grado di dare un’indicazione sull’importo previsto, perché le variabili sono molte. Una volta che avremmo in mano l’intera cifra decideremo come ripartirla. Poi, una volta stabilita, potremo cercare di fornire indicazioni su come vorremmo venissero impiegati i fondi raccolti. Noi vorremmo che vengano donati alle realtà duramente colpite, in particolare alle PMI che operano nelle zone colpite e che ora hanno perso praticamente tutto e ora devono ripartire con una prospettiva futura”.

"Vogliamo dare un segnale di sostegno"

“L'economia locale ha da sempre un ruolo cruciale: dalle PMI alle grandi industrie, ognuna contribuisce al benessere del nostro Cantone con la sua vicinanza e attaccamento al territorio", afferma sempre Regazzi, citato nella nota stampa. "Con questa iniziativa, vogliamo ora dare un segnale di sostegno da parte dell’economia alle comunità colpite che dimostri che la crescita e la prosperità non possono prescindere dalla solidarietà e dal supporto reciproco. All’azione congiunta del mondo imprenditoriale, in quanto rappresentante del Canton Ticino alle Camere federali è inoltre mia intenzione presentare un atto parlamentare con il quale incaricare il Consiglio federale di valutare l’istituzione di un fondo nazionale a sostegno delle regioni colpite da catastrofi naturali nel nostro Paese”.

"Le valli devono restare attrattive"

Andrea Gehri, presidente della Camera di Commercio, sottolinea il ruolo cruciale dell'economia nella ricostruzione delle regioni colpite. "Le valli, già confrontate con lo spopolamento, devono rimanere attrattive per garantirne la ripresa. L'economia non è solo un motore di crescita, ma rappresenta anche un investimento strategico per il futuro di una regione. Confidiamo quindi nella generosità delle associazioni di categoria e delle aziende del nostro Cantone nel riconoscere questa necessità – non soltanto dal punto di vista finanziario, ma anche di messa a disposizione delle competenze."

"Insieme possiamo superare le sfide più difficili"

 “Tutte le nostre associazioni hanno risposto presente da subito a questa iniziativa, concretizzatasi nel giro di pochi giorni. Un segnale chiaro da parte di un’economia unita, a dimostrazione di come insieme possiamo superare le sfide più difficili", afferma Oliviero Pesenti, presidente di Aiti.

L'appello alle associazioni e alle aziende

Usam, Aiti e Camera di commercio, conclude la nota, lanciano infine un appello alle associazioni di categoria e alle aziende attive nella Svizzera italiana, invitandole a sostenere le regioni colpite dal maltempo tramite un versamento, in maniera del tutto volontaria e senza vincoli di alcun tipo. Gli estremi per il pagamento e maggiori dettagli verranno comunicati in maniera mirata ai soci tramite comunicazione congiunta delle tre associazioni.

5 mesi fa
Vallemaggia, acqua nuovamente potabile in sei frazioni
Lo comunica AlertSwiss.

Buone notizie per l'alta Vallemaggia. L'acqua, viene comunicato da AlertSwiss, è nuovamente potabile a Bignasco, Brontallo, Cavergno, Cevio, Peccia e Prato Sornico. Resta invece non potabile a Broglio, Fusio, Menzonio, Mogno e Piano di Peccia.

5 mesi fa
Il Tcs dona due bici cargo: "Un aiuto concreto per facilitare mobilità e rifornimenti"
Lo comunica la sezione ticinese del Touring Club Svizzero.

 Anche il Tcs, sezione Ticino, è solidale con la Vallemaggia. Lo fa mettendo a disposizione dei cittadini di Cevio due bici cargo per facilitare i trasporti e rifornimenti. "Con questo intervento desideriamo offrire un supporto concreto ai cittadini della Valle Maggia, contribuendo a mitigare le difficoltà di spostamento in questo momento di emergenza", ha dichiarato il presidente TCS Sezione Ticino, Fabio Stampanoni, citato nella nota. I due veicoli, si legge, sono stati consegnati sabato 6 luglio da John Mari, responsabile tecnico del Centro TCS di Rivera e da Marcello Stivan, coordinatore cantonale di carvelo.

5 mesi fa
Una canzone per la Vallemaggia, Tomamichel: "Spero che la mia musica possa aiutare le persone"
© CdT/Gabriele Putzu - Ticinonews
© CdT/Gabriele Putzu - Ticinonews
Il cantautore valmaggese Paolo Tomamichel ha deciso di scrivere una canzone in cui esprime le emozioni vissute durante l'alluvione che ha colpito la Vallemaggia. E fa appello alla solidarietà: "Il brano è scaricabile gratuitamente, sarebbe un bel gesto versare qualcosa alla raccolta fondi 'Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme".

"Chì ghéra i cà e chì ghéra ’n pont ,chì ghéra i praa e chì ghéra ’n mont". Inizia così la canzone "La büzza da San Pedar e Paolo" che Paolo Tomamichel, cantautore valmaggese, ha voluto scrivere per esprimere le emozioni vissute a seguito dell'alluvione che ha colpito la Vallemaggia la notte tra il 29 e il 30 giugno. "È un brano semplice, fatto col cuore. Ma è triste, come inevitabile che sia. Spero che possa servire a dare una mano ad aiutare le comunità colpite dal maltempo", dice Tomamichel a Ticinonews.

Un brano per la solidarietà

"Anche io, come molti altri, ho voluto mettermi a disposizione per dare una mano e aiutare chi è stato colpito da questa tragedia", continua Tomamichel. "Scrivo e canto per lavoro, quindi ho deciso di aiutare in questa maniera, facendo quello che sono capace di fare. Sono originario di Bosco Gurin, mia figlia abita a Cavergno e in passato ho vissuto molto la Val Bavona, così mi è venuto spontaneo scrivere le emozioni che ho vissuto quella notte e i giorni a seguire". Un brano scaricabile gratuitamente che ha nella copertina il codice QR che permette, a chi vuole, di versare un contributo di solidarietà nell'ambito della raccolta fondi "Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme". Infatti, aggiunge Tomamichel, "l'invito è di fare una libera offerta a questa associazione o a qualsiasi altro ente che si occupa di dare una mano a chi è stato duramente colpito da queste alluvioni, in Ticino, così come in Mesolcina".

"Non so se tutto sarà come prima"

Raccontandoci quanto ha vissuto, Tomamichel ci spiega come ieri si è recato in Vallemaggia per incontrare sua figlia. "Da Ponte Brolla inizia a esserci un'aria angosciante e arrivando nei pressi di Someo ci si accorge che nell'aria c'è qualcosa di strano, è un ambiente surreale. Non so dire se è una canzone per ricordare o per ripartire, ma è come se fosse successo qualcosa di talmente profondo che ha lasciato diverse ferite nella mente e nell'anima delle persone, così come nel paesaggio. Non so se tutto sarà come prima".

5 mesi fa
Losone solidale con la Vallemaggia, un contributo di 20mila franchi
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Il Comune di Losone sostiene con un contributo di 20'000 franchi la raccolta fondi lanciata dai Comuni di Cevio e Lavizzara.

Il Municipio di Losone "sta seguendo con particolare attenzione gli sviluppi sul campo dopo gli eventi estremi che hanno colpito i Comuni dell'Alta Vallemaggia e ha deciso di sostenere l'iniziativa 'Bavona e Lavizzara - Ricostruiamo insieme' promossa dai Comuni di Cevio e Lavizzara con un contributo di 20'000 franchi". L’Esecutivo losonese ci tiene a esprimere la sua solidarietà alle comunità toccate "e ha già garantito fin da subito il proprio supporto agli enti d'intervento che operano sul terreno".

5 mesi fa
Raccolte fondi, l’appello dell’Alpa agli Enti patriziali: “Serve l’aiuto di tutti”
Rescue Media
Rescue Media
Secondo l’Alleanza Patriziale Ticinese, sarà necessario prevedere anche un aumento straordinario del Fondo per la gestione del territorio da parte del Consiglio di Stato.

Anche gli Enti patriziali sono stati colpiti dalle ondate di maltempo che negli scorsi giorni hanno toccato Vallemaggia e Mesolcina. Il territorio da loro gestito e amministrato da secoli è stato sconvolto. La sua ricostruzione, si legge in un comunicato dell’Alleanza Patriziale Ticinese (Alpa), “richiede uno sforzo immane ed è necessario l'aiuto di tutti. Ci vuole coraggio e impegno adesso e nell'immediato futuro. È difficile, perché le risorse a disposizione non sono commisurate all'enormità dei danni”.

“Partecipare alle raccolte fondi”

I Patriziati avranno necessità di sostegno per poter operare con la necessaria efficacia; il Consiglio Direttivo Alpa aderisce e invita tutti gli Enti patriziali cantonali a partecipare alle raccolte fondi promosse a dipendenza della propria forza ("Bavona e Lavizzara, Ricostruiamo insieme", "Forza Mesolcina", Catena della solidarietà, o ...).

La richiesta

Sarà altresì necessario quale aiuto tangibile e duraturo per le regioni colpite in modo importante, “prevedere un aumento straordinario del Fondo per la gestione del territorio da parte del Consiglio di Stato, così che vi siano i finanziamenti necessari per poter ripristinare nel minor tempo possibile le zone danneggiate e dare la possibilità agli Enti patriziali di intervenire”.

Attenzione e supporto

Concludendo, il CD ALPA si distanzia fermamente “da alcune considerazioni affrettate espresse, da fortunatamente pochi commentatori, secondo i quali ‘alcune regioni di montagna hanno ormai il destino segnato e occorre accettare il loro abbandono’”. Sarà per contro determinante nel futuro “prestare ancora maggiore attenzione e supporto a queste Regioni, che devono assolutamente avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane, e ciò anche grazie al loro ruolo complementare, nonché al grande patrimonio storico, naturalistico, culturale, socioeconomico, turistico e antropologico”.

“Una nuova strategia di protezione della popolazione”

L'introduzione da parte dell'Autorità politica di una nuova strategia di collaborazione e protezione della popolazione, con l’impiego di ogni forza possibile per contribuire a gestire le emergenze, “dovrà altresì essere prioritaria, soprattutto nell’arco alpino, nonché il supporto costante agli enormi sforzi di ricostruzione e premunizione che l'eccezionale evento ha causato”.

 

 

5 mesi fa
Evacuazione in Val Lavizzara, una decina di persone ha scelto di restare
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Non sono giunte richieste per alloggiare presso il Centro della Protezione civile di Ascona. All'interno delle zone colpite dalle misure saranno unicamente consentite attività d'urgenza da parte degli enti di primo intervento.

Sono proseguiti nella giornata di oggi i lavori di evacuazione nelle località e comprensori toccati dalla misura precauzionale decisa nella giornata di ieri in base all'analisi dei rischi effettuata dai servizi tecnici del Dipartimento del territorio. Servizi che hanno definito delle aree di evacuazione e chiusura delle vie di comunicazione per le zone già maggiormente interessate nello scorso fine settimana dai dissesti idrogeologici. Ieri, lo ricordiamo, sono state evacuate via aerea 9 persone dalla Val Bavona. Oggi invece alcuni residenti hanno lasciato le zone interessate della Val Lavizzara via strada e in modo autonomo. Nonostante le azioni di comunicazione e informazione capillare, una decina di persone ha ritenuto di rimanere nelle proprie abitazioni, sebbene queste ultime siano all'interno delle zone di sbarramento.

Nessuna richiesta per alloggiare al Centro Pci

Tutte le azioni, specifica lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC), sono state effettuate in coordinazione con i Comuni interessati e gli enti di primo intervento. Dalle ore 12 è attiva la chiusura al traffico degli accessi stradali alle zone interessate. Non sono giunte richieste per alloggiare presso il Centro della Protezione civile di Ascona messo a disposizione per l'occasione in caso di necessità.

Le zone interessate

Come detto, ad essere evacuata ieri è stata la Val Bavona, con esclusione del nucleo di San Carlo. Oggi è toccato invece all'abitato di Prato Sornico nei pressi del riale Scudau, a gran parte delle abitazioni al Piano di Peccia, in particolare in sponda orografica il nucleo di San Carlo, in sponda destra del fiume di Peccia nelle vicinanze del riale proveniente dall'Alpe di Sovenat e il nucleo di Sant'Antonio. Toccata dalla misura, infine, la località Bola-Croisa nei pressi di Mogno (Ri di Röd).

Solo attività di primo intervento

Le restrizioni interessano anche le persone preposte ai lavori di ripristino, veicoli e macchine da lavoro. Pertanto, all'interno delle zone colpite dalle misure saranno unicamente consentite attività d'urgenza da parte degli enti di primo intervento. La messa in atto delle disposizioni per questo weekend "è puntuale ed è basata sulla situazione pregressa". Analisi continue saranno effettuate con lo scopo di aggiornare i piani di emergenza. Lo SMRC è consapevole della portata delle decisioni per la popolazione della Vallemaggia ed esprime agli abitanti la propria solidarietà in questo difficile momento.

 

5 mesi fa
L'appello per liberare le case dal fango, "Da solo con pala e carriola potevo fare poco"
© Ticinonews
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Diverse persone hanno risposto all'appello di Miro Patocchi, che abbiamo incontrato a Lavizzara, una delle zone più colpite dall'alluvione registrata nella notte tra sabato e domenica. "I privati hanno bisogno di aiuto, in certi posti i grandi veicoli non riescono a ripulire le case dai detriti e dal fango".

"Ciao a tutti, cerchiamo volontari che con una pala vengano a liberare le case dal fango". È da questo annuncio postato negli scorsi giorni sui social da Miro Patocchi che tutto è partito. Lui è un giovane di Lavizzara che ha deciso di chiamare all'appello chiunque volesse dare una mano perché, ci ha spiegato, "da solo con una pala e una carriola potevo fare poco". 

"Casa mia non ha registrato danni e avendo una ditta che dispone di grossi mezzi domenica (il giorno dopo l'alluvione, ndr.) ci siamo attivati per iniziare a liberare le strade. Così mi sono reso conto che soprattutto i privati necessitavano di aiuto, perché tra le case era difficile pulire i detriti, il fango e il legname con i veicoli", ha detto.

"Non scorderò mai gli occhi che aveva"

Di quanto vissuto quella notte, Patocchi ricorda principalmente due aspetti. "Il primo risale a domenica mattina, quando sono rientrato dal torneo di Peccia. Ripenso agli occhi di un mio caro amico che guardava casa sua. In mezzo all'edificio c'era un fiume che scorreva. Aveva era uno sguardo che ricorderò per sempre. Ma ricordo anche che abbiamo iniziato a costruire una strada per arrivare al suo garage ed estrarre l'auto; si trovava sotto un metro di fango. Quando abbiamo costruito un tracciato di 100 metri, abbiamo preso la macchina e siamo riusciti ad avviarla, aveva un sorriso che mi ha dato un senso di sollievo. Così mi sono reso conto che in questo modo si potevano aiutare anche altre persone. Non potendolo fare da solo, però, ho lanciato il mio primo appello per cercare volontari e ha funzionato: giovedì eravamo in una quindicina, ieri anche". 

"Sembra di essere in una zona di guerra"

Sul posto, intenti a lavorare a Sant'Antonio, incontriamo alcuni volontari. Tra loro un abitante di Gordevio. "Ci sono tante persone che vorrebbero venire a dare una mano, ma è difficile organizzarsi con le e-mail, il Municipio,... Tutti stanno comunque facendo un attimo lavoro, il Cantone in primis, ma non basta. Serve anche l'aiuto dei volontari, di chi vuole mettersi a disposizione in prima persona, perché qui sembra di essere in una zona di guerra. Bisogna mettere in sicurezza il più possibile e occorre farlo il prima possibile",

"Fa piangere il cuore vedere questo casino"

I volontari attivi sul posto, come detto, erano una quindicina. C'era anche Patrizio, residente a Maggia, che subito ci ha detto "ragazzi, che fatica. Se si guarda il lavoro che c'è da fare ci si abbatte, ma noi andiamo avanti e cerchiamo di fare il possibile". Il lavoro consiste nel liberare le case dal fango, dalle pietre e dalla sabbia. "Al Piano di Peccia abbiamo liberato un edificio che al primo piano aveva ancora un metro di terra, sassi e legna. Il piano terra è colmo di detriti, solo le camere al secondo piano si sono salvate". Lui ha deciso di dare una mano "perché sono valmaggese, ci tengo ed è giusto. È il minimo che si possa fare e vedere questo casino fa piangere il cuore".

5 mesi fa
Detriti nel Verbano, il Consorzio per la pulizia: "Abbiamo dovuto attivare un doppio turno"
© Ticinonews
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La misura, attuata grazie alla collaborazione con il Consorzio che opera sul Ceresio, "ha permesso di raccogliere oltre 100 tonnellate di materiale al giorno", comunica il Consorzio per la pulizia delle rive e dello specchio d’acqua del lago Verbano.

L'alluvione che la notte tra il 29 e il 30 giugno ha colpito la Vallemaggia ha portato diversi detriti fino al lago Maggiore, causando non pochi disagi. Per ripulire lo specchio d'acqua e garantirne sia la navigazione sia la fruibilità, dal 3 luglio il Consorzio per la pulizia delle rive e dello specchio d’acqua del lago Verbano ha attivato un doppio turno di lavoro. Una misura, viene spiegato in una nota, "che ha permesso di passare dalle 60-70 tonnellate giornaliere, di materiale recuperato, a oltre 100".

Da oggi è attivo un secondo battello raccoglitore

Il doppio turno, continua il comunicato, "ha permesso di ripristinare in pochi giorni la normalità per quanto concerne la navigazione, permettendo così alla Società di Navigazione la ripresa di tutte le corse di linea nel bacino svizzero del lago Maggiore". Non solo, perché "grazie alla collaborazione e alla disponibilità del consorzio Consorzio Pulizia delle Rive e dello Specchio d’Acqua del Lago Ceresio, da venerdì 5 luglio si è potuto rendere operativo un secondo battello raccoglitore". Un'ulteriore misura che "permette di velocizzare ulteriormente gli interventi di pulizia a lago" e di concentrare le forze del Consorzio "sulla pulizie delle rive, dando supporto agli operai dei comuni rivieraschi".

La collaborazione con il Consorzio luganese

"L’attivazione di queste importanti risorse, necessarie per fronteggiare in tempi brevi l’evento di portata eccezionale avvenuto durante la stagione balneare, è stata possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità di uomini e mezzi dell’omonimo Consorzio che lavora sul Ceresio e all’ottima collaborazione con gli uffici tecnici dei comuni rivieraschi". Un'organizzazione del servizio che, viene infine specificato, "resterà operativa ancora per l’intera settimana a venire. A dipendenza dell’evolversi della situazione verrà nuovamente adattata al fine di poter garantire in tempi brevi la fruibilità del lago Verbano".

5 mesi fa
I danni del maltempo a Piano di Peccia
Rescue Media
Rescue Media
Fotografie scattate sul posto testimoniano i danni provocati dal nubifragio. Proseguono intanto le opere di ripristino.

Continua la conta dei danni causati dall'alluvione che sabato 29 giugno si è abbattuta sulla Valle Maggia e sulle valli limitrofe. Oggi Rescue Media è andata a Piano di Peccia: anche qui i danni alle case, alle strade e alle strutture sono molteplici e si lavora alacremente per cercare di ripristinare il possibile con i mezzi a disposizione.

5 mesi fa
Ponte di Visletto, l'esercito: "35 militari pronti a costruire una struttura di supporto"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
I militari, spiega l'esercito svizzero, entreranno in azione appena saranno stati conclusi i provvedimenti necessari per una costruzione sicura del ponte. Intanto è stato prolungato fino al 21 luglio l'appoggio a favore delle autorità civili a seguito dei danni di maltempo che hanno colpito il Canton Ticino e il Canton Vallese.

L’esercito svizzero prolunga fino al 21 luglio il suo impiego nell’ambito dell’aiuto militare in caso di catastrofe e lo adegua alle domande presentate. Attualmente, viene spiegato in un comunicato, sta fornendo appoggio con oltre 300 militari nella Valle di Saas, nel Goms e nella Val d’Anniviers. In Ticino l’esercito continua a fornire appoggio a partire dallo spazio aereo e sono tuttora in corso i preparativi per la costruzione di un ponte di supporto in Vallemaggia, a Visletto. Per farlo sono pronti 35 militari del battaglione d'intervento d'aiuto in caso di catastrofe.

L'aiuto dell'esercito

Originariamente, si legge nella nota, l’appoggio a favore delle autorità civili nella gestione dei danni provocati dalle ondate di maltempo durante l’ultimo fine settimana di giugno era previsto fino al 10 luglio 2024 e sarà ora prolungato fino al 21 luglio 2024. Da domenica 30 giugno, viene ricordato, l’esercito appoggia le regioni colpite dalle gravi ondate di maltempo a partire dallo spazio aereo e da lunedì 1. luglio è presente sul posto anche con truppe di terra. Questo su domanda dei Cantoni colpiti, ovvero Vallese e Ticino. Nella regione di Sierre e Chippis, parti del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe hanno adempiuto i loro compiti che consistevano nel pompaggio di masse d’acqua e nello sgombero di vie di circolazione. Le ulteriori attività della truppa, in particolare del battaglione del genio 6, sono state spostate nella Valle di Saas, nel Goms e nella Val d’Anniviers. Attualmente oltre 300 soldati stanno aiutando a sgomberare le vie di comunicazione e asportando materiale detritico. A tale scopo impiegano mezzi pesanti quali escavatrici. I lavori continueranno durante il fine settimana.

Imminente la costruzione del ponte di Visletto

In Ticino, continua l'esercito, sono in corso i lavori preparatori per la costruzione di un ponte militare provvisorio nella regione di Cevio, a Visletto. Non appena saranno stati conclusi i provvedimenti necessari per una costruzione sicura del ponte, circa 35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe realizzeranno prevedibilmente un ponte di supporto del tipo Mabey-Johnson. L’esercito si tiene pronto, su domanda dei Cantoni, a fornire ulteriori prestazioni d’appoggio. L’impiego dell’esercito per riparare i danni causati dalle ondate di maltempo ha luogo secondo i principi dell’aiuto militare in caso di catastrofe in Svizzera ed è gratuito per i Cantoni.

Le Forze aeree annullano le loro esibizioni

Le Forze aeree sono tuttora impiegate con un Super Puma e un EC-635 a favore delle autorità ticinesi per voli d’evacuazione, di ricerca e di salvataggio nonché missioni di trasporto aereo. Inoltre le Forze aeree hanno annullato le esibizioni di volo del Super Puma Display Team e del PC-7 TEAM, previste per oggi 5 luglio 2024 nei cieli sopra Locarno, per motivi legati alle risorse e al rispetto nei confronti della popolazione colpita.

5 mesi fa
Alluvione in Vallemaggia, identificata la quinta vittima
Si tratta di una 61enne cittadina svizzera domiciliata nel canton Basilea Campagna.

Anche la quinta vittima dell'alluvione che ha colpito lo scorso sabato la Vallemaggia è stata formalmente identificata. Il corpo trovato il 3 luglio a Riveo, nel greto del fiume Maggia, è quello di una 61enne cittadina svizzera domiciliata nel Canton Basilea Campagna.

5 mesi fa
Vallemaggia, aperta la possibilità d'annuncio per i volontari
Gli interessati potranno fornire i propri dati per poi ricevere puntualmente una richiesta di intervento.

Lo Stato Maggiore Regionale di Condotta attivo per far fronte agli eventi accaduti in Vallemaggia comunica che è stato pubblicato online il modulo per l'annuncio di volontariato accessibile al link https://www4.ti.ch/di/emergenza-vallemaggia/volontariato/modulo-offerte-volontariato. Gli interessati potranno fornire i propri dati per poi ricevere puntualmente una richiesta di intervento.

5 mesi fa
A Cevio, Bignasco e Cavergno l'acqua è nuovamente potabile
La raccomandazione è di lasciarla scorrere in tutti i rubinetti di casa per cinque minuti, smontando eventuali filtri e rimontandoli in seguito.

La qualità dell’acqua potabile erogata nella zona di distribuzione di Cevio, Bignasco e Cavergno è stata ripristinata. L’acqua può essere quindi di nuovo consumata liberamente.

Come comportarsi

La raccomandazione è di lasciare scorrere l’acqua (calda e fredda) in tutti i rubinetti di casa per cinque minuti, smontando eventuali filtri e rimontandoli in seguito. Il risciacquo dei rubinetti, viene spiegato, è molto importante per eliminare la contaminazione residua dell’acqua.

Invito alla parsimonia

L’acqua potabile potrebbe riportare ancora un leggero odore o gusto di cloro. Ciò è dovuto alla disinfezione della rete effettuata e non comporta alcun rischio per la salute. Infine, si invita comunque a usare l’acqua con molta parsimonia.

 

5 mesi fa
Maltempo in arrivo, evacuazione preventiva in Vallemaggia
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Oggi verranno evacuate tramite elicottero quasi tutte le persone presenti in Val Bavona, domani, via terra, toccherà agli abitanti di Prato Sornico nei pressi del riale Scudau, del Piano di Peccia, di Sant'Antonio e di Bola Croisa.

Da domani torna il maltempo e interesserà anche la Vallemaggia. Per questo lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (Smrc) ha disposto delle evacuazioni preventive. "In ragione delle piogge previste nei prossimi giorni e dell'attuale fragilità idrogeologica", viene comunicato in una nota, "sono state disposte delle puntuali misure precauzionali in base all'analisi dei rischi effettuata dai servizi tecnici del Dipartimento del territorio. Servizi che hanno definito delle aree di evacuazione e chiusura delle vie di comunicazione per le zone già maggiormente interessate nello scorso fine settimana dai dissesti idrogeologici".

Le zone a rischio

Per la definizione delle zone, continua il comunicato, "sono state prese in considerazione le infrastrutture e le abitazioni già colpite e quelle limitrofe che potrebbero essere colpite da eventuali altri fenomeni intensi. Le attuali condizioni idrogeologiche, lo stato di avanzamento delle singole messe in sicurezza, l'attuale deflusso delle acque nei pressi delle abitazioni e la morfologia del territorio, profondamente modificata, richiedono particolare prudenza, risultando difficile prevedere la risposta dei bacini idrografici anche a precipitazioni di intensità inferiore a quella osservata settimana scorsa".

Le evacuazioni

Per questo lo Stato Maggiore Regionale di Condotta "ha disposto che oggi, tramite elicotteri, saranno evacuate le persone presenti nella quasi totalità della Valle Bavona. Per quanto riguarda domani, sabato, nei sottoelencati comprensori e località è prevista un'evacuazione via terra dei residenti. A costoro si richiede di lasciare le zone toccate dalle misure in coordinazione con i comuni interessati e gli enti di primo intervento. Successivamente si procederà con la chiusura al traffico privato degli accessi stradali alle zone interessate dalle misure. Per coloro che non saranno ospitati da parenti o amici è prevista la possibilità di alloggio presso il Centro della Protezione civile di Ascona. La richiesta di eventuale alloggio presso la PCi di Ascona deve essere effettuata previo contatto telefonico al numero 0840 112 117".

Le località interessate dalle evacuazioni

Oggi, come scritto, è interessata la Val Bavona, con esclusione del nucleo di San Carlo (Bavona). Domani, invece, la misura riguarderà l'abitato di Prato Sornico nei pressi del riale Scudau; gran parte delle abitazioni al Piano di Peccia, in particolare in sponda orografica il nucleo di San Carlo, in sponda destra del fiume di Peccia nelle vicinanze del riale proveniente dall'Alpe di Sovenat e il nucleo di Sant'Antonio. Le persone interessate dalla misura sono state contattate direttamente. Così come la località di Bola-Croisa nei pressi di Mogno (Ri di Röd).

L'appello alla popolazione

La messa in atto delle misure per questo week end, conclude la nota, "è puntuale ed è basata sulla situazione pregressa. Analisi continue saranno effettuate con lo scopo di aggiornare i piani di emergenza. Lo SMRC è consapevole della portata delle decisioni per la popolazione della Vallemaggia ed esprime agli abitanti la propria solidarietà in questo difficile momento. In quest'ambito i prossimi giorni e le prossime settimane permangono foriere di difficoltà nonché rischi e si richiede quindi, nel limite del possibile, che coloro che saranno interessati dalle misure si attengano alle stesse con l'obiettivo di poter reagire agli eventi anche a breve termine".

5 mesi fa
Minusio dona 20mila franchi a favore delle Valli Bavona e Lavizzara
Con questa donazione il Municipio di Minusio vuole sostenere le zone colpito dal violento nubifragio dello scorso fine settimana.

Anche Minusio è solidale con la Vallemaggia. Il Municipio, viene spiegato in una nota, "nella seduta del 2 luglio ha deciso di devolvere 20mila franchi a favore delle Valli Bavona e Lavizzara in sostegno delle zone colpite dal violento nubifragio che lo scorso week end si è abbattuto sull’alto Ticino". L'esecutivo, infine, "certo di esprimersi anche a nome di tutta la cittadinanza, desidera così formulare la propria vicinanza e solidarietà alle Autorità e alla popolazione dell’Alta Vallemaggia”.

5 mesi fa
Il Municipio di Biasca sostiene Vallemaggia e Moesa
Deciso un contributo di 10mila franchi per la regione dell’alto Ticino e di 5mila per quella grigionese.

Il Municipio di Biasca ha deciso di assegnare un contributo di 10mila franchi a favore della Vallemaggia e di 5mila franchi per la regione Moesa, pesantemente colpite dal maltempo negli scorsi giorni. L’Esecutivo, si legge in un comunicato, “esprime sostegno e vicinanza per le tragiche perdite, umane e materiali”. Le due regioni “sono confrontate con la dura prova della ricostruzione e per far fronte a questa sfida è e sarà fondamentale unire tutte le forze a sostegno delle comunità locali, affinché possano rialzarsi e superare questo delicato momento”.

 

5 mesi fa
Balneazione, rischio elevato nei corsi d’acqua del Sopraceneri
Cdt/Crinari
Cdt/Crinari
Le abbondanti e frequenti precipitazioni di pioggia e in particolare di neve in alta quota nel corso dei mesi primaverili stanno provocando in queste ultime settimane un innalzamento del livello dell’acqua in tutti i fiumi e torrenti. Le autorità invitano alla prudenza.

La Commissione cantonale di prevenzione e di sensibilizzazione “Acque sicure” invita la cittadinanza e gli ospiti presenti nel nostro cantone alla massima prudenza e attenzione nel caso di balneazione nei fiumi e nei torrenti del Sopraceneri. Un invito che vale per tutti i prossimi giorni a causa di un livello al di sopra della media stagionale di tutti i corsi d’acqua.

Le precipitazioni

Le abbondanti e frequenti precipitazioni di pioggia e in particolare di neve in alta quota nel corso dei mesi primaverili stanno provocando in queste ultime settimane un innalzamento del livello dell’acqua in tutti i fiumi e torrenti. In questo senso gli esperti della commissione cantonale “Acque sicure” invitano alla prudenza e a una valutazione attenta dei pericoli in caso di balneazione.

I divieti

Viene inoltre ricordato il divieto generale di balneazione a fini precauzionali sul fiume Maggia e, in presenza di detriti, sulle rive del lago Maggiore in zona Locarno, Ascona e Tenero diramato ieri dallo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC) attivo per far fronte agli eventi accaduti in Vallemaggia. Lo stato del divieto verrà aggiornato dalle autorità competenti una volta terminate le analisi da parte del Laboratorio Cantonale.

 

5 mesi fa
Identificata una delle due persone rinvenute nella Maggia
Ticinonews.ch
Ticinonews.ch
Si tratta di un 67enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese.

È un 67enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese la persona rinvenuta morta il 2 luglio a Riveo, nel greto del fiume Maggia. Lo comunica la Polizia cantonale. La notizia che un'altra delle vittime del nubifragio che tra sabato e domenica si è abbattuto sulla Vallemaggia fosse stata identificata, era già stata fornita ieri dal capitano della Polizia cantonale Antonio Ciocco nel corso di una conferenza stampa informativa. Una quinta vittima, rinvenuta anche lei a Riveo mercoledì, deve invece ancora essere identificata. Ricordiamo che tre delle cinque vittime sono decedute a causa della frana che il 30 giugno ha interessato zona Fontana. Si tratta di una 76enne e di due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg.  

5 mesi fa
Da Coop 600’000 franchi alle popolazioni colpite dal maltempo
Il sostegno viene fatto tramite buoni acquisto del valore di 500 franchi l'uno. Questi buoni possono essere riscossi in tutti i formati del Gruppo Coop e utilizzati, tra l'altro, per comprare vestiti e mobili.

Dopo la Mesolcina, Coop fornisce aiuti di emergenza anche alla popolazione colpita dalle inondazioni in Vallese e in Ticino, come pure agli agricoltori locali. Il gigante della distribuzione dona 200’000 franchi sotto forma di buoni acquisto e il Padrinato Coop per le regioni di montagna fornirà lo stesso importo per misure e progetti relativi all'agricoltura. Con quanto già elargito alla Mesolcina, le donazioni totali a favore delle popolazioni colpite dal maltempo in tutte e tre le regioni ammontano a un totale di 600’000 franchi.

Gli aiuti

Coop sostiene le persone colpite dal maltempo con buoni acquisto del valore di 500 franchi l'uno. Questi buoni possono essere riscossi in tutti i formati del Gruppo Coop e possono quindi essere utilizzati, tra l'altro, per comprare vestiti e mobili. L'importo totale di tutti i buoni acquisto donati per il Ticino e il Vallese è di 100’000 franchi svizzeri ciascuno. Anche il Padrinato Coop per le regioni di montagna dona lo stesso importo.

“Vogliamo aiutare in modo rapido”

“I disastri del maltempo in Vallese e in Ticino hanno colpito profondamente. In qualità di società cooperativa con radicamento regionale, vogliamo aiutare in modo rapido e immediato lì dove la necessità è maggiore”, ha dichiarato Joos Sutter, presidente del Consiglio d'amministrazione del Gruppo Coop e presidente del Padrinato Coop per le regioni di montagna.

 

5 mesi fa
L'alluvione ha messo in ginocchio il settore agricolo, Genini: "Ripercussioni a corto, medio e lungo termine"
L'alluvione in Vallemaggia, avvenuta la notte tra il 29 e il 30 giugno, ha colpito anche molte attività e settori, tra cui quello agricolo che si trova ora in grande difficoltà. Ne abbiamo parlato con Sem Genini, segretario dell'Unione contadini ticinesi.

Vite umane, case, infrastrutture, ma anche attività economiche e interi settori. L'alluvione che la notte di sabato 29 giugno ha colpito la Vallemaggia ha avuto importanti conseguenze e messo in ginocchio un'intera regione. Tra i settori messi in difficoltà c'è quello agricolo, che ha subito le conseguenze di quanto successo sia in alto, sugli alpeggi, sia in pianura, dove ci sono le aziende agricole. Ma il primo pensiero, ci ha detto Sem Genini, segretario dell'Unione contadini ticinesi, "va ai famigliari delle vittime e dei dispersi, a chi ha perso tutto e chi ha subito la forza devastante della natura".

"Ci sono ripercussioni a corto, medio e lungo termine"

Parlando delle conseguenze per il settore agricolo, Genini spiega come le famiglie contadine siano state colpite in maniera importantissima sia a livello di alpeggi, sia in pianura. "Molti terreni che vengono utilizzati per far fieno o per il pascolo sono stati ricoperti da fango e detriti. Diversi stabili, così come i macchinari e gli attrezzi sono stati danneggiati, alcuni anche pesantemente. Ci sono ripercussioni a corto, medio e lungo termine per la ripresa delle attività agricole." Ma non solo, perché l'alluvione "ha causato anche la morte di molti animali, ma è presto per parlare di numeri".

"L'attività agricola deve continuare"

Nonostante quanto accaduto "l'attività alpestre e agricola deve continuare, anche in situazioni del genere. Gli animali devono essere munti, vanno nutriti, devono cambiare zona una volta terminato il foraggio. Inoltre c'è il problema del fieno che si fa anche per l'inverno". Gli animali, inoltre, "vanno munti ed è difficile sia raggiungerli sia, in seguito, trasportare il latte. Per questo sono importanti i collegamenti viari", aggiunge il segretario agricolo, che sottolinea come "per alcune aziende fino a due terzi della superficie sono state distrutte, ma nelle prossime settimane si farà una constatazione dei danni". Farla adesso, conclude Genini, "è presto, perché in tanti sono ancora isolati ed è difficile raggiungerli".

Il Cantone scende in campo a favore del settore

Per le aziende in difficoltà il Canton Ticino ha messo in campo degli aiuti. Per il settore agricolo si è attivata anche l'apposita sezione. "Lavoriamo a stretto contatto con la Società agricola valmaggese e con l'Unione contadini ticinese", spiega Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell'economia. "Siamo costantemente in contatto per fare il punto della situazione e valutare come procedere sia a livello di interventi puntuali, sia in ottica futura di medio termine per quanto riguarda la ricostruzione".

 

5 mesi fa
"Siamo vivi per miracolo, ma qui non sarà mai più come prima. Ora ho paura a stare qui"
Ieri nel tardo pomeriggio siamo riusciti ad arrivare a piedi fino a quel che resta del villaggio di Fontana, uno dei più colpiti dal nubifragio di sabato notte. Lì abbiamo incontrato Michele Dalessi che quella notte ha visto volare i massi dalla finestra. Abbiamo raccolto la sua testimonianza.

Quello di Fontana, in Val Bavona, è un Paese che non c'è più. Non ci sono più diverse case, spazzate via in un soffio dalla furia della natura. I prati sono stati ricoperti da una distesa infinita di massi, alcuni sono grandi come palazzi. Non c'è più neanche la strada per scendere a valle, così come la sorgente che alimentava l'acquedotto di Cevio. È in questo paese che ieri, a piedi, siamo riusciti ad arrivare risalendo parte della Val Bavona. Lì abbiamo incontrato Michele Dalessi, che con la voce spezzata dal pianto ci ha raccontato come ha vissuto la notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno e come, da quel momento, la sua vita è cambiata.

"Mia moglie gridava, non ho osato dirle di stare tranquilla"

"Qui", mostra Michele puntando con il dito un'abitazione, "era la mia casa. Purtroppo non è più abitabile. Quella notte (sabato ndr), mi sono svegliato all'1:30 e ho sentito un forte rumore. Ho visto quella che potrebbe essere una pioggia di asteroidi: erano i massi che stavano cadendo a valle. Ho visto il rustico sotto casa mia sparire, era stato colpito da un grande masso. Mia moglie gridava, come logico che fosse, ma non ho osato dirle di restare tranquilla. Le ho detto di stare in casa, perché se fossimo usciti saremmo morti. È stato un qualcosa di inimmaginabile, se non ci fosse stata questa collina (parla indicando con la mano la collina dietro casa), non saremmo qui".

"Ora ho paura"

Adesso Michele ci dice che prima di tutto deve stare vicino a sua moglie, a suo figlio e a suo nipote. "Devo sistemare delle cose burocratiche e poi si vedrà il da farsi, adesso è difficile dire qualcosa. Vede com'è la situazione, come si fa a pensare di ricostruire e tornare alla situazione di prima? In più c'è un altro aspetto: io sono temerario e solitamente non ho paura, ma ora sì. Adesso ho paura". Michele è strettamente legato a Fontana, in quel paese della Val Bavona è nato e cresciuto. Ce lo racconta indicandoci i suoi insediamenti. "Lì una volta era tutto bosco, ma ho pulito l'area in modo da avere un po' di prato", racconta indicandoci il terreno sotto la sua abitazione. "Proprio settimana scorsa mio nipote era lì sotto a pulire il prato, mi ha chiesto se potevamo fare l'orto. Era felice e contento. Ma ora non c'è più nulla, non si può fare più nulla".

Il pino che ha salvato la vita di Fabiano

Camminando per quel che resta di Fontana si notano i fiori, adagiati su un tronco, che vogliono ricordare le tre cittadine tedesche decedute a seguito della frana. Ma a Fontana c'è anche un pino, con una storia particolare, che ha salvato la vita di Fabiano Balli. "Ho avuto fortuna, perché questo pino non sarebbe resistito ad alcuni blocchi, ma è andata bene. Questo albero è stato piantato da mio nonno nel 1959, quando è nato mio padre. Lo volevamo tagliare e alla fine ha salvato la baracca. Questo è un segnale, ci ha salvato la vita". 

5 mesi fa
VALLEMAGGIA, IL LAVORO RIDOTTO IN AIUTO ALLE AZIENDE COLPITE
Una catastrofe, quella avvenuta in Vallemaggia nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno, che ha colpito anche molte aziende e operatori turistici che si trovano impossibilitati a proseguire la propria attività. In loro soccorso il Cantone mette in campo delle risorse e, come ci ha confermato oggi la Divisione dell’economia, già una decina di aziende ha richiesto informazioni per avere accesso alle indennità per lavoro ridotto. Ma chi può ottenere questi aiuti e come bisogna procedere? Ne abbiamo parlato con il direttore Stefano Rizzi.
5 mesi fa
Navigazione, "Da domani riprendono tutte le corse dei battelli"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Lo comunica in una nota la Società Navigazione del Lago di Lugano, che gestisce anche i battelli sul Verbano.

Da domani si torna alla normalità sul bacino svizzero del lago Maggiore. Lo comunica la Società Navigazione del Lago di Lugano, spiegando che dal 5 luglio riprendono tutte le corse dei battelli di SNL nella parte rossocrociata del Verbano. Turisti e residenti potranno quindi beneficiare di nuovo dell’intera offerta".

5 mesi fa
Dalla Città di Lugano 40mila franchi per sostenere le comunità più colpite dall'alluvione
È la donazione fatta dalla Città di Lugano nell'ambito della campagna di raccolta fondi "“Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme” lanciata dai Comuni di Cevio e Lavizzara.

Anche la Città di Lugano ha deciso di aderire alla campagna di raccolta fondi “Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme” lanciata dai Comuni di Cevio e Lavizzara per rispondere alle necessità più immediate della popolazione e contribuire alla ricostruzione. Lo ha fatto, viene spiegato in una nota odierna, con una donazione di 40mila franchi. "Il Municipio di Lugano - riunito oggi nella sua seduta settimanale - esprime la sua profonda solidarietà e vicinanza alla popolazione della Vallemaggia, duramente colpita dal nubifragio che nella notte tra il 29 e il 30 giugno ha devastato la regione, causando la tragica perdita di vite umane e ingenti danni materiali". L'esecutivo, inoltre, "si unisce al cordoglio di tutta la cittadinanza, esprimendo sentimenti di forte vicinanza alle famiglie delle vittime di questa catastrofe naturale".

5 mesi fa
Nubifragio in Vallemaggia, identificata un'altra vittima
Lo hanno comunicato oggi le autorità nel corso di una conferenza stampa informativa. Non si conoscono invece ancora le tempistiche per la realizzazione del ponte provvisorio a Visletto.

È stata identificata un'altra delle vittime causate dal violento nubifragio che nella notte tra sabato e domenica si è abbattuto sulla Vallemaggia. Lo ha comunicato oggi, nel corso di un punto stampa organizzato per fornire un aggiornamento sulla situazione, il capitano della polizia cantonale Antonio Ciocco, specificando che vi è ancora una persona da identificare, per il cui riconoscimento servirà una comparazione del DNA o un’analisi forense. Quattro le persone disperse. Da domenica, ha aggiunto Ciocco, il numero verde ha trattato 550 contatti telefonici per segnalazioni di mancanza di contatti. I dati sono stati analizzati "e oggi questi numeri sono a zero: tutte le persone sono state controllate o contattate".

Alcune cifre

Nelle operazioni di ricerca e soccorso sono stati effettuati 400 voli, 350 da velivoli civili e 50 da apparecchi militari e dall’elicottero della polizia cantonale di Zurigo. Impiegato anche un Super Puma per il trasporto. Oggi “130 agenti di polizia specialisti nel ramo della constatazione hanno effettuato ancora ricerche, unitamente a 15 cani”, ha proseguito Ciocco. Purtroppo “il controllo di quei tratti di fiumi effettuati ha permesso di rinvenire solo carcasse di animali”. A questi si aggiungono una 50ina di persone dedicate alla gestione del traffico, al censimento della popolazione e alla constatazione dello stato delle abitazioni, 45 militi della Protezione civile e una quindicina di pompieri. Si parla in totale di oltre 240 persone che agiscono sul territorio. Venendo alla situazione viaria, sullo snodo di Visletto la Val Bavona è bloccata poco dopo Cavergno fino a San Carlo. La Lavizzara invece fino a Fusio è funzionale, ma con alcuni restringimenti. Dal Pian di Peccia la fondovalle non è transitabile. Infine, Ciocco ha detto di "confidare affinché gli escursionisti evitino la Val Bavona. Questa non deve essere meta di escursioni o gite fino a quando la situazione non sarà normalizzata".

Una pagina internet per i volontari

Successivamente è intervenuto Federico Chiesa, capo ufficio Sezione del Militare e Protezione della Popolazione. "Abbiamo una cinquantina di militi nella zona, suddivisi tra uomini della Protezione civile del Locarnese e rinforzi della regione di Lugano Compagna". Di questi "25 sono al supporto del corpo pompieri di Cevio e dei Comuni toccati dall'evento". Il restante "fornisce acqua e sussistenza in supporto della popolazione". Per quanto concerne la questione volontari, "è stata creata un'apposita pagina internet con un formulario online sul quale gli aspiranti volontari possono annunciarsi, inserire i dati e scrivere in che ambito vogliono dare supporto". Al momento - ha specificato Chiesa - "la situazione è focalizzata al momento sulla ricerca dei dispersi e alcune zone non sono ancora in sicurezza, quindi per ora non possiamo cogliere il supporto di queste persone".

Il ruolo dell'esercito

Venendo all'esercito, oltre al già citato impiego di elicotteri, “a Bremgartner abbiamo un distaccamento del battaglione di intervento e aiuto in caso di catastrofe, pronto a entrare in azione in Ticino non appena riceveremo l’ok dei tecnici del Cantone per la posa del ponte in sostituzione di quello danneggiato a Visletto”, ha detto Maurizio Dattrino, comandante della divisione territoriale 3.

Tempistiche ancora ignote per il ponte

Il geologo cantonale Andrea Pedrazzini ha invece spiegato che a monte di Cevio ci sono diversi punti dove si stanno mettendo in sicurezza gli argini e le zone dove ci sono state colate detritiche. Nel frattempo, ha ricordato, in queste ore a Visletto “si sta sviluppando il progetto per la realizzazione del ponte provvisorio. Stiamo lavorando praticamente h24 per progettare una struttura che permetta il traffico veicolare con le restrizioni del caso”. Al momento “non abbiamo ancora una tempistica per l’apertura al traffico”. Venendo agli aspetti maggiormente legati alla geologia, “abbiamo allestito un piano di emergenza in caso di forti precipitazioni, il quale prevede che in determinate zone vi siano degli sbarramenti o dei divieti di accesso”.

5 mesi fa
Divieto di balneabilità generale nel fiume Maggia
© CdT/Chiara Zocchetti
© CdT/Chiara Zocchetti
La proibizione si estende anche alle rive del lago Maggiore in zona Locarno, Ascona e Tenero in presenza di detriti.

Divieto di balneabilità generale per il fiume Maggia e, in presenza di detriti, sulle rive del lago Maggiore in zona Locarno, Ascona e Tenero. Lo hanno deciso, a fini precauzionali, le Autorità Cantonali preposte ai controlli. Lo stato del divieto, viene specificato, verrà aggiornato una volta terminate le analisi da parte del Laboratorio Cantonale.

La situazione

Ricordiamo che nel corso della notte fra sabato e domenica violenti e prolungati temporali hanno colpito la Vallemaggia. L'alluvione ha provocato un'importante frana in zona Fontana, dove attualmente si registrano cinque morti, fra cui una 76enne e due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg. Martedì è stato invece trovato a Riveo, nel greto della Maggia, il corpo di un'altra persona. E mercoledì, nella stessa zona, è stato rinvenuto un altro cadavere. L'identità di entrambe le vittime è ancora in fase di accertamento.   

5 mesi fa
Visletto, ampliata la possibilità di transito sulla passerella
Il nuovo concetto di accesso permette ora il transito di ulteriori mezzi, seguendo le istruzioni del personale e rispettando determinate disposizioni e orari.

È stata ampliata la possibilità di transito dei veicoli leggeri sulla passerella in zona Visletto, in Vallemaggia, finora percorribile unicamente dai mezzi di soccorso o prioritari autorizzati dallo Stato maggiore regionale di condotta (SMRC). Il nuovo concetto di accesso, previsto dallo SMRC, permette ora il transito di ulteriori mezzi, singolarmente, fino a un peso massimo di 3,5 tonnellate, con larghezza massima di 1,80 metri e alla velocità di 10 chilometri orari. Questo seguendo le istruzioni del personale adibito al disciplinamento dell'accesso alla struttura e rispettando le disposizioni e gli orari seguenti.

Le disposizioni

Enti di primo intervento: precedenza nel passaggio 24/24 ore; rifornimento beni di prima necessità: mattino 5.30-10.30/pomeriggio 13.30-15.30; agricoltori per comprovata necessità: mattino 10.30-12.30; veicoli in uscita definitiva (il rientro non è al momento consentito): mattino 7-10/pomeriggio 15-17; recupero veicoli (servizio navetta possibile in base alla disponibilità): pomeriggio 17-20 ad eccezione dei veicoli posteggiati in zona Piano di Peccia a monte delle coordinate 2690257,1140531 e in zona Val Bavona a monte delle coordinate 2688197,1134499, poiché le strade di accesso a questo luogo sono ancora bloccate. Per i veicoli in questione verrà dato un complemento informativo in base alle condizioni di viabilità.

"Si rispettino scupolosamente le norme di comportamento"

L'aumento della disponibilità d'uso, viene spiegato, è concessa per permettere l'uscita dal settore di impiego dei veicoli rimasti posteggiati, in particolare quelli dei cittadini non residenti che sono stati evacuati. La regolamentazione oraria dei passaggi è decisa per agevolare la fornitura di beni e servizi, nonché la lenta ripresa delle attività urgenti sul territorio. Le autorità chiedono a tutti i cittadini interessati di rispettare scrupolosamente le norme di comportamento e le istruzioni fornite dal personale addetto e di utilizzare unicamente le aeree di parcheggio e i percorsi stradali appositamente predisposti e segnalati in loco.

 

5 mesi fa
Il turismo dopo l'alluvione, tra chi annulla le prenotazioni e chi mostra empatia
© Ticinonews
© Ticinonews
L'alluvione che ha colpito la Vallemaggia ha causato dei disagi anche in pianura, portando tonnellate di detriti a riversarsi nel lago Verbano. Una situazione che comporta delle conseguenze anche per il turismo. Ne abbiamo parlato con il direttore dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli e il presidente dell’Associazione Campeggi Ticinesi.

Una tragedia sul lato umano, che ha forti ripercussioni anche sull'economia, a partire dal turismo. Si potrebbe anche descrivere così, vedendo le immagini che arrivano dal lago Verbano, quando successo nel weekend in Vallemaggia. Tra detriti e timori per quanto accaduto, sono molti i turisti che stanno annullando le proprie prenotazioni nelle strutture del Locarnese. E se i comuni colpiti chiedono a chi non vive nella regione di "restare a casa", perché i problemi viari e di approvvigionamento non permettono di accogliere nessuno al di fuori della popolazione locale, chi vive di turismo come sta vivendo queste giornate? Lo abbiamo chiesto a Fabio Bonetti, direttore dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, e a Simone Patelli, presidente dell’Associazione Campeggi Ticinesi.

Bonetti: "La priorità va data ai bisogni della popolazione locale"

"Prima di tutto è importante esprimere la nostra solidarietà verso la popolazione locale e le istituzioni, così come il cordoglio per le vittime", spiega Bonetti. "Il turismo è importante, è una fonte di reddito per questi territori e noi lavoriamo sempre considerando il settore turistico in questo senso. Ma adesso la priorità va data ai bisogni della popolazione locale. Bisogna sostenere chi sta intervenendo per ripristinare e mettere in sicurezza tutto il comparto. Per quanto riguarda l'accesso alle zone colpite, invece, sconsigliamo ai turisti di salire nelle valli, come indicato dalle autorità locali. Devo dire che da parte degli ospiti c'è molta comprensione e empatia, quindi capiscono la situazione e sanno che dovrebbero evitare quell'area".

"Ci sono delle cancellazioni, ma non c'è un fuggi fuggi"

A livello di prenotazioni, continua il direttore, "ci sono alcune cancellazioni e chi aveva prenotato spesso trova delle alternative per conto suo o si rivolge ai nostri uffici. In quest'ultimo caso il turista trova un'alternativa nella regione turistica. Comunque non abbiamo percepito un voler fuggire dal Locarnese, dalla regione colpita dal maltempo".

"Deve prevalere il rispetto per la popolazione e le zone colpite"

Ieri, nel reportage di Ticinonews dalla Val Lavizzara, abbiamo parlato di una famiglia indiana che era salita in valle per vedere la cascata di Foroglio, ignara di quanto accaduto. C'è un problema di informazione? "L'80% dei nostri turisti sono svizzeri", risponde Bonetti, "e a livello nazionale l'informazione è passata. Suppongo che questo avvenga anche grazie ai nostri sportelli, così come agli alberghi o a chi fornisce alloggio. Qualcuno, è vero, può sfuggire da questa rete informativa, ma non è la regola". In generale, conclude il direttore, "deve prevalere il buon senso e il rispetto per queste zone e la popolazione colpita dall'alluvione. Da evitare assolutamente, infine, il turismo dei curiosi, è l'ultima cosa di cui ha bisogno la regione".

Patelli: "Abbiamo raccolto oltre 1'500 quintali di materiale"

Detriti, tronchi, plastiche e altro materiale. Tutto, a causa dell'alluvione, è finito nel lago Verbano. Specchio d'acqua che, ricordiamo, già aveva subito le conseguenze di quanto avvenuto in Mesolcina, con l'ondata di detriti che in poco tempo aveva raggiunto il lago Maggiore. "Praticamente tutta la squadra di manutentori è quotidianamente impegnata nella pulizia della riva", ci spiega Simone Patelli, direttore del campeggio Campofelice e presidente dell’Associazione Campeggi Ticinesi. "Finora abbiamo raccolto oltre 1'500 quintali, quindi più di 500 metri cubi di materiale, e dovremo continuare a farlo perché per l'ospite questo scenario ha un impatto negativo: vede una riva che non è attraente".

Le preoccupazioni dei turisti

Attualmente al Campofelice l’occupazione è del 65%-70%, ma è atteso un aumento a partire dal prossimo fine settimana, quando in molte località a nord delle Alpi inizieranno le vacanze scolastiche. Anche se tra chi deve arrivare, non mancano dubbi e preoccupazioni. "Da alcuni giorni rispondiamo a domande di tutti i tipi, perché quando si parla di esondazione chiedono se si tratta del Verbano che è uscito dagli argini. Tra i turisti c'è chi vuole annullare la prenotazione perché la spiaggia non esiste quasi più o è piena di detriti. Riceviamo questo tipo di domande".

Riaperti i campeggi di Avegno e Gordevio

I più colpiti dall'alluvione sono stati i campeggi di Avegno e Gordevio. "Hanno vissuto una situazione molto difficile, con l'evacuazione avvenuta durante la notte. In seguito, prima di riaprire, hanno dovuto attendere un po' di tempo, ma ora hanno ricevuto il via libera per accogliere nuovamente i turisti. Ci sono però ospiti che chiedono di annullare la propria riservazione a causa di quanto accaduto".

5 mesi fa
Le conseguenze psicologiche della tragedia, il Care Team Ticino: "Siamo qui per ascoltare"
© Rescue Media
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Tra le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sabato sera sulla Vallemaggia ci sono le conseguenze psicologiche per chi ha vissuto in prima persona quei momenti. Per aiutare queste persone è stato attivato il Care Team Ticino. Come viene gestito questo servizio? Ne abbiamo parlato con il coordinatore Massimo Binsacca.

Il maltempo che ha colpito la Vallemaggia ha causato, finora, cinque morti, a cui si aggiungono le persone disperse. Ci sono le conseguenze materiali: edifici distrutti, ponti crollati, strade e sentieri che non esistono più. Ma ci sono anche i contraccolpi psicologici per chi ha vissuto in prima persona un evento simile: angoscia, paura, traumi, incubi. È per questo che è stato attivato il Care Team Ticino, un servizio cantonale costituito da persone volontarie incorporate nella Protezione civile, specializzate e formate negli interventi psico-sociali d’urgenza. Il loro intervento, si può leggere sul sito del Cantone, permette di ridurre o evitare danni ulteriori alla psiche delle vittime e limitare problemi legati alla presa in carico medica e sociale. Ma concretamente come viene gestito questo servizio? Ne abbiamo parlato con il coordinatore Massimo Binsacca.

"Un evento del genere non ci era mai capitato"

Il Care Team Ticino è al decimo anno di attività e "un evento simile non ci era mai capitato", ha spiegato Binsacca. "È sicuramente un momento importante anche per noi, perché abbiamo tanto da imparare e, al contempo, cerchiamo di essere a disposizione della popolazione per dare un aiuto in questa tragedia".

"Finora le risorse sono bastate"

Quanto accaduto in Vallemaggia è un evento eccezionale, ma le forze del Care Team Ticino sembrano bastare. "Abbiamo a disposizione 50 volontari che sono incorporati nella Protezione civile. È chiaro che il periodo delle vacanze non aiuta, ci sono persone impegnate professionalmente, ma fino ad ora, anche grazie all'aiuto della Polizia, siamo riusciti ad avere le risorse necessarie per aiutare le persone che hanno richiesto il nostro intervento. Non nego che, essendo presenti sul posto e visibili alle persone, siamo sempre più sollecitati".

L'intervento del Care Team Ticino

Ma concretamente, come interviene il Care Team Ticino? "Ascoltiamo le persone, cerchiamo di capire il loro vissuto e di elaborare le loro emozioni. Nei primi giorni dopo l'alluvione l'adrenalina era alta, ma con il passare del tempo subentrano le emozioni vissute in quei momenti che vanno ad impattare sugli individui. Non solo, perché possono anche emergere traumi pregressi e questo va ad aggravare la sensibilità o la personalità della persona. Cerchiamo insomma di essere presenti, di far sentire la nostra vicinanza e di far capire a queste vittime che non sono sole. È chiaro che un trauma del genere potrebbe durare nel tempo, magari anche per settimane, e per il futuro bisognerà cercare una rete che possa sostenere in modo più specifico queste persone".

Le difficoltà maggiori

A dipendenza del vissuto delle persone, l'intervento del Care Team Ticino può cambiare. "C'è chi ha perso dei famigliari, chi ha vissuto una situazione particolare come una mamma con due bambini che ha sentito le sirene della protezione civile, pensando che la diga potesse cedere. Qui emerge un altro aspetto importante: il primo mercoledì di febbraio ci saranno le prove delle sirene e bisognerà fare attenzione, perché questo esercizio potrebbe rievocare un trauma in alcuni individui".

L'importanza della supervisione

 I membri del Care Team Ticino sono ora in prima linea nell'aiutare chi ha subito un trauma psico-fisico, ma anche loro avranno bisogno di confrontarsi con qualcuno. "Avremo bisogno di una supervisione. Sono particolarmente attento ai miei operatori, perché tengo a loro e devono essere in grado, una volta terminato l'intervento, di tornare alla propria vita quotidiana".

I segnali da non sottovalutare

Una persona "deve stare attente alle emozioni che prova. È assolutamente naturale sentirsi arrabbiati, non dormire o non mangiare, ma dico sempre che l'impostante è bere. Se un individuo ha problemi nel sonno, ha dei flashback su quanto accaduto è una cosa che potrebbe rientrare nella fase di normalizzazione, ma se questo livello di stress resta elevato per quattro settimane bisogna cercare aiuto. Chi dovesse aver bisogno del nostro aiuto, può chiamare lo 091 816 05 55".

5 mesi fa
La Diocesi di Lugano lancia la colletta a favore della Vallemaggia
L’amministratore apostolico Alain de Raemy invita tutte le parrocchie e le comunità cattoliche a organizzare una colletta durante le celebrazioni delle Sante Messe nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 luglio. Intanto la Diocesi ha già donato 20mila franchi.

Anche la Diocesi di Lugano scende in campo in favore della Vallemaggia. Lo fa lanciando una colletta nelle proprie parrocchie. “Rinnovo la mia vicinanza a chi è colpito da un lutto e a chi sta vivendo forti disagi per la perdita della casa o della propria attività”, si legge nella nota firmata dall’Amministratore apostolico Alain de Raemy. “Una vicinanza che voglio esprimere recandomi nuovamente in Valle nei prossimi giorni per una ‘visita pastorale di vicinanza’”.

La colletta

L’invito fatto da de Raemy a tutte le parocchie e le comunità cattoliche, si legge, “è quello di organizzare una colletta per sabato 13 e domenica 14 luglio durante le celebrazioni delle Sante Messe. La Commissione finanziaria diocesana ha stanziato come offerta iniziale 20mila franchi”.

5 mesi fa
Visletto, la passerella apre ai mezzi di soccorso
Le modifiche apportate alla struttura consentono il passaggio di veicoli fino a un peso massimo di 3,5 tonnellate. Al momento il transito motorizzato è riservato unicamente ai mezzi di soccorso o prioritari.

Importanti novità per la viabilità in Vallemaggia, regione colpita da un violento nubifragio nella notte tra sabato e domenica. Questa mattina, riferisce la polizia cantonale, è stato effettuato il collaudo per il transito di veicoli leggeri sulla passerella, finora percorribile unicamente dai pedoni, parallela al ponte danneggiato di Visletto. Il risultato è stato positivo e le modifiche, coordinate dallo Stato maggiore regionale di condotta (SMRC) ed effettuate sotto l'egida dell'Ufficio dei servizi di manutenzione stradale (EMMA), permettono ora il transito di mezzi fino a un peso massimo di 3,5 tonnellate, con larghezza massima di 1,8 metri e alla velocità di 10 chilometri orari. Questo seguendo le istruzioni del personale adibito al disciplinamento dell'accesso alla struttura.

Soccorsi facilitati

In questo modo, viene spiegato, saranno facilitati i soccorsi alla popolazione, in particolare il trasporto di beni di prima necessità, di attrezzature per gli interventi, nonché del personale degli enti di primo intervento. Al momento il transito motorizzato è riservato unicamente ai mezzi di soccorso o prioritari autorizzati dallo SMRC.

5 mesi fa
Bavona e Lavizzara prima e dopo il nubifragio
© Facebook - Luca Triacca
© Facebook - Luca Triacca
Una serie di foto testimoniano l’impatto avuto dal maltempo sul territorio e i danni provocati dalle intemperie.

È una testimonianza impietosa quella offerta dalle fotografie che mettono a confronto diverse zone della valle Lavizzara e della val Bavona prima e dopo il violento nubifragio che ha interessato la regione nella notte tra sabato e domenica. Le immagini mostrano le trasformazioni provocate del maltempo, ad esempio, in località Bosco e Fontana e al ponte Chiall.

Ricordiamo che, al momento, il bilancio dell'alluvione è di cinque morti e cinque dispersi. Tre persone sono decedute a seguito della frana verificatasi in zona Fontana il 30 giugno. Si tratta di una 76enne e di due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg.

5 mesi fa
A Lavertezzo una giornata di pulizia dei sentieri
Lo organizza questo sabato 6 luglio il Patriziato del comune, che è alla ricerca di volontari.

Il Patriziato di Lavertezzo organizza per sabato 6 luglio (in caso di maltempo sabato 13 luglio) una giornata di pulizia dei sentieri delle valli laterali di Carecchio, Pincascia, Agro, e della strada Verzolo-Pian Vacaresc. Il Patriziato è alla ricerca di volontari, che possono annunciarsi direttamente al presidente Claudio Barloggio al seguente numero di telefono: 079 354 03 20. Chi partecipa deve pensare al proprio equipaggiamento e al cibo per la giornata. Per ringraziare l'aiuto il Patriziato offrirà una cena.

5 mesi fa
Il Comune di Balerna dona un franco per abitante in favore della Vallemaggia
In totale la donazione ammonta a 3'500 franchi.

Nella seduta di ieri, il Municipio di Balerna ha deciso di donare 3'500 franchi - che equivalgono a un franco per abitante - per i Comuni dell’alta Vallemaggia, "quale gesto concreto di vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita dal recente nubifragio".

5 mesi fa
È stato rinvenuto un altro corpo nel fiume Maggia
© Ticinonews
© Ticinonews
Questo è stato trovato nella stessa zona dove anche ieri è stato scoperto un cadavere.

Nell'ambito delle ricerche effettuate oggi, mercoledì, a Riveo è stato rinvenuto il cadavere di un'altra persona nel greto del fiume Maggia. Questo si aggiunge al ritrovamento di ieri, martedì, nella stessa zona. Lo comunica la Polizia cantonale, che aggiunge che la salma è stata prima localizzata tramite delle bonifiche sul terreno, coordinate dallo Stato maggiore regionale di condotta (SMRC) ed effettuate dagli agenti della Cantonale, dai soccorritori del Soccorso alpino svizzero (SAS) e dalle unità cinofile dell'Alpine Rescue Team. In seguito il corpo è stato recuperato tramite un elicottero della Rega. Al momento è ancora in corso il processo d'identificazione della vittima.

5 mesi fa
Lanciata la raccolta fondi "Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme"
Lo scopo è quello di sostenere le regioni pesantemente toccate dal maltempo. La sindaca di Cevio Wanda Dadò: “Solo uniti potremo ricostruire”.

“Vediamo tantissima distruzione, la valle Lavizzara e la val Bavona sono veramente devastate, ma la nostra popolazione si sta compattando e noi sindaci siamo uniti in questo pensiero”. Queste le parole pronunciate oggi dalla sindaca di Cevio Wanda Dadò ai microfoni di Ticinonews, a margine della conferenza stampa durante la quale è stata presentata la raccolta fondi congiunta denominata “Bavona e Lavizzara, ricostruiamo insieme”, per sostenere le zone colpite dal violento nubifragio che nella notte tra sabato e domenica si è abbattuto sull’alto Ticino. “Solo uniti potremo ricostruire la valle Lavizzara e la val Bavona e le zone distrutte. Stiamo passando un momento di grande turbamento, ma abbiamo la popolazione, il Cantone e la Confederazione con noi. Siamo certi che ce la faremo”.

“Un pensiero alle vittime”

Il bilancio del nubifragio si aggrava purtroppo di giorno in giorno e sebbene sia ancora presto per calcolare la portata totale dell’evento, i suoi effetti sono sotto gli occhi di tutti. “Il nostro territorio è completamente distrutto e il nostro pensiero è rivolto soprattutto alle vittime e ai loro familiari, a chi ha vissuto in prima persona l’evento, e anche ai dispersi non ancora ritrovati”, ha aggiunto Dadò.

Dazio: "Dobbiamo fare il possibile per rialzare la testa"

Visibilmente commosso il sindaco di Lavizzara, Gabriele Dazio. “Mai avrei pensato di trovarmi in una simile situazione: in poche ore questo evento ha cancellato buona parte del nostro territorio. Ci sono danni e distruzioni ad abitazioni, aziende agricole, al centro sportivo, alla scuola, alla rete idrica e alla centrale termica”. Di fronte a una simile tragedia “dobbiamo fare il possibile per tentare di rialzare la testa e affrontare la ricostruzione del nostro fantastico paesaggio alpino. Abbiamo tutti reagito in maniera strepitosa. Oggi siamo qui con il Municipio di Cevio per lanciare questa raccolta fondi. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.

Ciocco: "110 case danneggiate"

Ha preso poi la parola Antonio Ciocco dello Stato maggiore di condotta. "Al momento le case toccate parzialmente o danneggiate completamente sono 110, 10 le vetture che abbiamo per ora censito e che sono visibili sui corsi d’acqua", ha detto. "Il prossimo passo sarà quello di effettuare dei sopralluoghi". Centinaia le chiamate fatte al numero verde della polizia da parte di persone che segnalavano mancati contatti con amici e conoscenti. "L'invito rivolto ora a chi nel frattempo ha potuto ricongiungersi con i propri casi, è di richiamare il numero per resettare. Questo ci permette di rientrare con le cifre".

Vie di comunicazione e approvvigionamento

Per quanto riguarda la situazione di Visletto "è in fase di collaudo il ponte ciclopedonale, che dovrà diventare un ponte carrozzabile", ha aggiunto Ciocco. "Per ora valuteremo l’aspetto di soccorso e via via che faremo esperienza vedremo se potremo allargarlo ad altri utilizzi". Vista la fragilità delle strade "bisogna evitare gli spostamenti inutili, soprattutto per coloro che si trovano al nord di Visletto". Infine, si lavora sull’aspetto di approvvigionamento di acqua e cibo, "e si dovrà anche pensare di rifornire l’unico distributore in funzione a Cevio".

L'impegno del DI

Da parte sua, il Dipartimento delle istituzioni sta lavorando su un potenziamento del contributo per i Comuni che sono a beneficio della perequazione, per andare a ricostruire, sussidiariamente, le canalizzazioni, gli immobili comunali, le strade, "tutto ciò che fa vivere questa comunità", ha spiegato il capo della Sezione enti locali Marzio Della Santa. Infatti "uno dei rischi maggiori di fronte a questi eventi è che la presa di consapevolezza della durezza della vita in territori simili possa comportare un’accelerazione del fenomeno dell’erosione della popolazione, lo spopolamento. Vi sono poi fondi per i patriziati "per ricostruire quel capitale culturale, nonché territoriale, che li caratterizza". Infine, Della Santa ricorda la solidarietà di altri Comuni ticinesi, "di cui riconosco l’impegno".

5 mesi fa
"Aiutiamo la Vallemaggia a rialzarsi!"
Anche l'associazione Ticino Sociale ha aperto una raccolta fondi per la ricostruzione dei territori valmaggesi colpiti dal nubifragio.

Dopo il violento nubifragio che ha colpito la Vallemaggia, anche l'associazione Ticino Sociale ha dato il via ad una raccolta fondi per ricostruire i territori danneggiati. "L'obiettivo è quello di permettere il ritorno alla normalità e garantire la vita di queste valli alpine anche in futuro", si legge in una nota. Attualmente sono già stati raccolti 6'000 franchi. La campagna è rivolta a privati, associazioni ed enti che hanno subito le desolanti conseguenze del maltempo. Come afferma Ticino Sociale, "l'associazione vuole contribuire alla ricostruzione e permettere alla gente che abita in Alta Vallemaggia di potersi rialzare". I contributi possono essere versati sull'IBAN CH02 0900 0000 1621 3240 9 con la causale #forzavallemaggia oppure usando la fattura QR disponibile al seguente link.

5 mesi fa
Annullata la celebrazione del 40esimo anniversario della capanna Pian di Crest
L'evento - che era previsto per questa domenica 7 luglio - è stato cancellato a causa del nubifragio abbattutosi in Val Bavona.

Per colpa della violenta alluvione che ha colpito la Val Bavona, la festa del 40esimo anniversario della capanna Pian di Crest è stata cancellata. Lo fa sapere la Società Alpinistica Valmagges (SAV). L'evento era previsto per questa domenica 7 luglio. La nuova data sarà comunicata a tempo debito.

5 mesi fa
Detriti sul Verbano, Pellegrini: "Entro cinque giorni dovremmo aver risolto il problema"
I detriti dell'alluvione che ha colpito la Vallemaggia hanno raggiunto il Verbano, ricoprendo letteralmente il lago. A Locarno si lavora incessantemente per ripulire le acque. Il Municipio: "Non c'è alcun divieto di balneazione, ma serve buon senso".

L'alluvione che nella notte di sabato si è abbattuta sulla Vallemaggia ha lasciato il segno anche in pianura, fino al lago Verbano. La forza dell'acqua ha infatti trascinato fino allo specchio d'acqua centinaia di metri cubi di detriti, tra cui alberi e carcasse di animali. Una situazione che ha portato all'interruzione, fino a nuovo avviso, della navigazione sul bacino svizzero del Verbano. Attivi restano infatti, come comunicato ieri dalla Società Navigazione del Lago di Lugano, i battelli sulla tratta Ascona - Isole di Brissago - Porto Ronco - Brissago. "La quantità di detriti", ha spiegato a Ticinonews Marco Pellegrini, Municipale di Locarno e capo dicastero Logistica, territorio e Ente autonomo acqua, "è veramente importante. Non si tratta solo di legname, ma ci sono anche plastiche, carcasse di animali e altro". Mentre a livello di tempistiche "è difficile fare una stima, ma entro 4-5 giorni dovremmo aver risolto la problematica", ha precisato Pellegrini.

Le operazioni di pulizia

Dopo tre giorni passati a recuperare il materiale, il lago è ancora ricoperto da detriti. "Abbiamo un natante che grazie a una gru recupera il legname di alto fusto, mentre i pezzi più piccoli vengono caricati sulla barca grazie a una speciale pedana. Una volta arrivati alla capienza massima andiamo a riva dove tutto il materiale viene caricato su un camion e portato nelle rispettive discariche". Per quanto riguarda la balneabilità, infine, al momento non c'è alcun divieto. "Ci vuole buon senso: laddove si vedono i detriti l'invito è di non fare il bagno", ha concluso il municipale.

5 mesi fa
Dalla Raiffeisen 300mila franchi per l'Alta Vallemaggia
Ai 100mila franchi della sede di Losone, Pedemonte, Vallemaggia, si aggiungono i 200mila delle altre banche Raiffeisen della federazione. A questi soldi si sommeranno le donazioni private.

Continua l'ondata di solidarietà verso l'Alta Vallemaggia. Le Banche Raiffeisen Ticino e Moesano hanno lanciato una campagna di raccolta fondi in favore dell’Alta Vallemaggia ed in particolare delle valli Lavizzara e Bavona che sono state gravemente colpite dalle forze della natura lo scorso 30 giugno 2024. Il denaro raccolto, viene spiegato in una nota, sarà destinato ai Comuni di Cevio e Lavizzara per opere di ricostruzione pubbliche e private. La Banca Raiffeisen Losone Pedemonte Vallemaggia ha già garantito un primo importo di CHF 100'000.00 al quale verranno aggiunti i contributi delle altre banche Raiffeisen della federazione (le promesse ad oggi superano i CHF 200'000.00). A questi CHF 300'000.00 si sommeranno inoltre le donazioni private, in effetti nei prossimi giorni verrà messa a disposizione la possibilità per ulteriori donazioni, tramite la piattaforma Eroi locali.

L'aiuto per la ricostruzione

La locale Banca Raiffeisen Losone Pedemonte Vallemaggia metterà inoltre a disposizione "un contingente di crediti ipotecari per i privati ed un contingente di prestiti agli enti pubblici destinati alla ricostruzione. Crediti che saranno erogati a condizioni agevolate. Una ricostruzione che richiederà tempo e duro lavoro".

5 mesi fa
"La navigazione sul lago Maggiore resta difficoltosa"
Lo comunica la Società di Navigazione del Lago di Lugano.

"A seguito della notevole presenza di detriti nel lago Maggiore, la navigazione dei nostri battelli resta difficoltosa". La Società di Navigazione del Lago di Lugano (Snl), che - ricordiamo -opera anche sul Verbano, comunica così la situazione attuale sullo specchio d'acqua locarnese. "Da domani, mercoledì 3 luglio e fino a nuovo avviso", viene specificato, "saranno attivi i battelli sulla tratta Ascona - Isole di Brissago - Porto Ronco - Brissago. La navigazione dei battelli di SNL sulle altre linee del bacino svizzero del Verbano resta sospesa".

5 mesi fa
Trovato il cadavere di una persona nella Maggia
Lo comunica la Polizia cantonale. Sono in corso le procedure di riconoscimento per accertare l'identità della persona rinvenuta.

C'è una quarta vittima in Vallemaggia. Lo comunica la Polizia cantonale, spiegando che il cadavere di una persona è stato rinvenuto quest'oggi nel fiume Maggia, a Riveo, nell'ambito delle ricerche. La salma, dapprima localizzata tramite volo in elicottero militare, è stata in seguito recuperata tramite l'elicottero della Rega. Sono in corso le procedure di riconoscimento per accertare l'identità della persona rinvenuta. Ricordiamo che quest'oggi sono state riconosciute formalmente anche le tre donne morte a causa della frana avvenuta il 30 giugno in zona Fontana: si tratta di una 76enne e di due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg. 

5 mesi fa
Identificate le tre vittime della frana a Fontana
© Repubblica e Cantone Ticino
© Repubblica e Cantone Ticino
Si tratta di una 76enne e di due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg.

È stato effettuato il riconoscimento formale delle tre donne decedute a causa della frana del 30 giugno in zona Fontana. Si tratta di una 76enne e di due 73enni, cittadine germaniche residenti nel Land del Baden-Württemberg. Lo comunica la Polizia cantonale.

Le operazioni di ricerca dei dispersi

Ricordiamo che la frana è stata causata dai violenti temporali che nella notte tra sabato e domenica si sono abbattuti sulla Vallemaggia. Al momento cinque persone nell'alto Ticino risultano ancora disperse e il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente. Nel corso della notte sono proseguite le attività di ricerca da parte dello Stato maggiore regionale di condotta. Ricerche che al momento possono essere effettuate unicamente in superficie e solo parzialmente in acqua, poiché la portata dei fiumi non consente controlli maggiormente approfonditi. Sono attualmente al lavoro, con l'aiuto di elicotteri dell'Esercito e civili, una quindicina di specialisti tra agenti della Polizia cantonale (Gruppo ricerche e constatazioni, Sezione Cinofila, Sezione lacuale e specialisti elicotteri) e soccorritori del Soccorso alpino svizzero (SAS). Le operazioni si concentrano in particolare nelle zone di Peccia e Prato Sornico nonché sul tratto di fiume tra Pian di Peccia e Bignasco.

Una pagina internet specifica

È stata attivata una pagina internet dedicata all'emergenza maltempo in Vallemaggia, accessibile al seguente indirizzo: www.ti.ch/emergenza. Il sito riunisce le principali informazioni e i contatti utili alla popolazione colpita dall'evento. La pagina verrà aggiornata costantemente in base all'evolversi della situazione.  

 

5 mesi fa
Solidarietà per la Vallemaggia, versati altri 25 mila franchi
5mila franchi sono stati versati alla Catena della solidarietà dal Municipio di Novazzano, mentre altri 20mila sono stati stanziati dall'Ente regionale per lo sviluppo di Bellinzonese e Valli.

Continua l'ondata di solidarietà per la Vallemaggia. Oggi sono arrivati i comunicati del Municipio di Novazzano e dell'Ente regionale per lo sviluppo di Bellinzonese e Valli che, in totale, hanno versato 25mila franchi.

Da Novazzano 5 mila franchi

"Le recenti tempeste eccezionali hanno causato morte e devastazione in diverse regioni della Svizzera. Diverse persone hanno perso la vita e centinaia hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni", scrive il Municipio di Novazzano, che si dice "solidale con la popolazione svizzera duramente colpita da questi eventi meteorologici estremi". Per questo ha deciso "di sostenere la Catena della solidarietà con un contributo straordinario di 5mila franchi, che segue quello della scorsa settimana a favore della campagna 'Forza Mesolcina!'".

Dall'ERS-BV 20mila franchi

"Le immagini della distruzione causata dagli eventi che hanno colpito la Vallemaggia nei giorni scorsi sono ancora brutalmente nitide nella memoria di tutti e per chi, come l’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli (Ers-Bv) da sempre si impegna quotidianamente per lo sviluppo delle regioni periferiche, sono particolarmente toccanti e desolanti", si legge in una nota. "Per questo motivo il Consiglio Direttivo dell’ERS-BV ha immediatamente condiviso l’importanza di fornire il proprio supporto concreto alle Comunità della Vallemaggia e ha stanziato un contributo di solidarietà di 20mila franchi".

"Solidarietà per l'Alta Vallemaggia"

Il contributo dell’Ente, viene sottolineato, "verrà elargito tramite la piattaforma di crowdfunding www.progettiamo.ch, strumento creato dagli Enti regionali per lo sviluppo a sostegno dei progetti del territorio. Da oggi è infatti possibile dare un contributo tangibile al progetto attivato sulla piattaforma denominato 'Solidarietà per l’Alta Vallemaggia' e promosso dall’Associazione dei Comuni valmaggesi (ASCOVAM). La raccolta fondi prevede che l’importo complessivo che sarà raccolto, andrà equamente distribuito al Comune di Lavizzara, per le sue comunità̀ di Peccia, Mogno e Prato-Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità̀ della Val Bavona". Un contributo che, scrive l'Ers-Bv, "può per ridare alla popolazione così fortemente toccata dagli eventi, una prospettiva".

5 mesi fa
Una quindicina di specialisti attivi nelle ricerche dei dispersi
Al momento le operazioni si concentrano in particolare nelle zone di Peccia e Prato Sornico nonché sul tratto di fiume tra Pian di Peccia e Bignasco.

Nel corso della notte sono proseguite nell'alto Ticino le attività di supporto alla popolazione e di ricerca da parte dello Stato maggiore regionale di condotta (SMRC). Le ricerche al momento possono essere effettuate unicamente in superficie e solo parzialmente in acqua, poiché la portata dei fiumi non consente controlli maggiormente approfonditi. Sono attualmente al lavoro, con l'aiuto di elicotteri dell'Esercito e civili, una quindicina di specialisti tra agenti della Polizia cantonale (Gruppo ricerche e constatazioni, Sezione Cinofila, Sezione lacuale e specialisti elicotteri) e soccorritori del Soccorso alpino svizzero (SAS).

Le zone

Al momento le operazioni si concentrano in particolare nelle zone di Peccia e Prato Sornico nonché sul tratto di fiume tra Pian di Peccia e Bignasco. Inoltre, è attivo il supporto psicologico per coloro che sul posto sono stati particolarmente colpiti da quanto avvenuto: sul terreno vi è il Care Team Ticino coadiuvato dal Supporto peer della Polizia cantonale con 11 persone, tra psicologi e caregiver. L'approvvigionamento di elettricità nelle località di Mogno e a Pian di Peccia non è garantito e le comunicazioni rimangono difficoltose. Si rinnova, per facilitare le operazioni di soccorso, l'invito alla popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo.

I dispersi

Il bilancio dei dispersi, lo ricordiamo, si è aggravato ieri sera ed è ora di cinque persone. Un numero che purtroppo potrebbe drammaticamente salire. Un residente di valle Lavizzara ci ha infatti spiegato che in alcune zone della valle si vedono automobili di turisti abbandonate e non si sa dove siano i proprietari di tali veicoli.

Ponte rinforzato

Una novità importante concerne il ponte ciclopedonale che collega i due versanti della valle, che da questa mattina viene rinforzato con grossi assi di legno. La speranza è quella di permettere il transito degli autoveicoli. Nel frattempo, malgrado la situazione difficile, a Cevio la vita continua: la Coop è aperta e questa mattina è stata rifornita con generi alimentari. Attivi anche dei ristoranti e una farmacia.

 

5 mesi fa
L'OTLMV contribuisce con 50'000 franchi per la ricostruzione delle infrastrutture turistiche
L'Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV) ha espresso la sua solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'alta Vallemaggia colpite dalle recenti intemperie.

"Le immagini e le testimonianze che giungono dalle zone interessate sono sconvolgenti e ci toccano nel profondo del cuore", scrive l'Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV). Il territorio rappresenta un "gioiello alpino" anche dal punto di vista turistico. Una volta passata l'emergenza bisognerà lavorare collettivamente per "mettere in sicurezza, ricostruire e ripristinare vie di comunicazione, servizi e infrastrutture". Per questa ragione, il Consiglio d'Amministrazione dell'OTLMV ha deciso di donare un contributo straordinario di 50'000 franchi. La somma è destinata alla ricostruzione degli enti di interesse turistico. "Gli abitanti dell'alta Vallemaggia meritano tutta la nostra solidarietà. È nostro dovere sostenerli moralmente ed economicamente in un settore vitale come il turismo, che rappresenta una risorsa importante per tutto il nostro comprensorio e anche per molte famiglie della valle. Uniti, possiamo contribuire alla rinascita di questo incantevole angolo delle Alpi, preservandone la bellezza e sostenendo il suo sviluppo sostenibile", commenta Aldo Merlini, presidente di OTLMV.

5 mesi fa
Previsto un ponte militare provvisorio a Cevio
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Le autorità civili stanno effettuando i preparativi necessari sul piano tecnico ingegneristico e procedono alle verifiche del caso, per poter dare avvio in sicurezza alla costruzione della struttura.

Dopo le gravi ondate di maltempo che hanno colpito il Ticino e il Vallese, l’Esercito svizzero sta fornendo aiuto nella gestione dei danni causati dalle intemperie. Attualmente sono impiegati circa 135 militari appartenenti a parti della formazione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe e al battaglione del genio 6.

L’impiego

L’esercito, si legge in un comunicato, è stato impiegato già durante il fine settimana con mezzi delle Forze aeree. Le riprese dall’alto hanno permesso alle organizzazioni civili di condotta in caso di crisi di farsi un quadro complessivo dell’entità dei danni. Inoltre, in Ticino durante il fine settimana le Forze aeree hanno fornito appoggio con due elicotteri nell’evacuazione di circa 300 persone da una zona isolata. Da ieri, su richiesta dei Cantoni, l'esercito fornisce anche appoggio al suolo nella gestione dei danni, ad esempio con il pompaggio di masse d'acqua e lo sgombero delle vie di comunicazione. I militari si tengono anche pronti a garantire l'illuminazione di zone sinistrate.

Un ponte in Vallemaggia

In Ticino è prevista la costruzione di un ponte militare provvisorio. Attualmente nella regione di Cevio le autorità civili stanno effettuando i preparativi necessari sul piano tecnico ingegneristico e procedono alle verifiche del caso, per poter dare avvio in sicurezza alla costruzione della struttura. È in programma la costruzione di un ponte di supporto del tipo Mabey-Johnson, che verrà installato presumibilmente da 35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe.

5 mesi fa
L'acqua ad Aurigeno è di nuovo potabile
Lo comunica il Comune di Maggia.

L'acqua è nuovamente potabile ad Aurigeno, comunica il Comune di Maggia. Inoltre nelle altre frazioni l'acqua è sempre stata potabile. L'acque resta non potabile l'acqua nella zona a partire da Cevio, Val Bavona e Val Lavizzara, dove non può essere usata né per cucinare, né per lavare. Nessun problema di potabilità dell'acqua, invece, per quanto riguarda la Val Rovana.

5 mesi fa
Una raccolta fondi per i produttori bio colpiti dall'alluvione
L'Associazione per l’agricoltura biologica della Svizzera italiana ha riattivato il fondo per sostenere gli agricoltori gravemente colpiti da eventi climatici disastrosi.

L'Associazione per l’agricoltura biologica della Svizzera italiana ha riaperto la raccolta fondi a sostegno dei produttori biologici danneggiati dalla violenta alluvione verificatesi in Vallemaggia. Come scrive Bio Ticino, nelle zone maggiormente colpite - Val Lavizzara e Valle Bavona - ci sono circa una decina di aziende agricole di prodotti biologici, che hanno subito "ingenti danni alle strutture e perso gran parte dei pascoli da loro gestiti". L'associazione ha per questa ragione riattivato il fondo per sostenere gli agricoltori colpiti da eventi climatici gravi, che era già stato usato in passato per produttori con danni di grandine o smottamenti. Bio Ticino donerà un importo di partenza in più a quanto sarà raccolto e il compenso verrà ripartito tra gli agricoltori in difficoltà. Per chi volesse donare tramite un versamento bancario, gli estremi del conto sono i seguenti: Associazione per l’Agricoltura biologica, Via Cantonale 39b, 6930 Bedano, IBAN: CH37 0900 0000 6900 2459 7.

5 mesi fa
Swiss Ice Hockey sostiene i club ticinesi dopo il crollo del centro sportivo di Prato-Sornico
Il violento nubifragio che sabato sera si è abbattuto sulla Vallemaggia ha provocato il crollo del "Centro Sportivo Lavizzara" a Prato-Sornico. La federazione svizzera di hockey su ghiaccio ha deciso dunque di sostenere i club interessati ed un'eventuale raccolta fondi.

La violenta tempesta che ha interessato la Vallemaggia sabato sera, tra le altre cose, ha causato il crollo della pista di ghiaccio di Lavizzara a Prato-Sornico. Come ricorda Swiss Ice Hockey, questo danneggiamento colpisce l'HC Vallemaggia, l'HC Rivers e anche indirettamente l'HC Ascona. Infatti a causa dei lavori di copertura della pista di ghiaccio "Sibera", che dureranno fino a questo autunno, era previsto che l'HC Ascona iniziasse la stagione a Prato-Sornico. La distruzione della pista colpisce inoltre un campionato amatoriale, le cui partite si disputano al Centro Sportivo Lavizzara. I club ticinesi, scrive la federazione svizzera di hockey su ghiaccio, sono dunque alla ricerca di sedi alternative e questo potrebbe avere anche delle conseguenze sugli orari delle partite. Swiss Ice Hockey ringrazia fin da ora i club avversari per la loro flessibilità.

Swiss Ice Hockey sostiene le parti coinvolte

Swiss Ice Hockey esprime quindi il proprio sostegno a tutte le parti coinvolte ed è fiduciosa nella solidarietà della famiglia dell'hockey su ghiaccio. La federazione è in contatto con le autorità e i club interessati e sosterrà pienamente l’eventuale campagna di raccolta fondi. Questa potrebbe essere lanciata dopo la valutazione della situazione con le diverse parti coinvolte. Swiss Ice Hockey si appella anche alla solidarietà di tutti per garantire il futuro dell'hockey su ghiaccio nella regione colpita.

5 mesi fa
Disastro in Ticino e Vallese, condoglianze anche dal Pakistan
Shehbaz Sharif, primo ministro dello Stato pakistano, ha manifestato la vicinanza del suo Paese alla Svizzera.

I disastri causati dalla violenta ondata di maltempo in questi giorni in Svizzera hanno evocato commozione anche in Pakistan. Il primo ministro dello Stato asiatico, Shehbaz Sharif, ha espresso a nome del proprio Paese le sue condoglianze, rivolgendosi in particolare al popolo ticinese e vallesano. "Sentite condoglianze alla presidente della Confederazione Viola Amherd e al popolo svizzero per le devastanti inondazioni che hanno colpito i cantoni Vallese e Ticino", ha scritto sulla rete sociale X Sharif.

"Il Pakistan è al fianco dei nostri amici svizzeri in questo momento difficile. Ricordiamo con gratitudine come la Svizzera sia stata tra i primi Paesi a inviare squadre di soccorso durante le calamitose inondazioni del 2022 in Pakistan", ha aggiunto il primo ministro, riferendosi alle devastanti intemperie senza precedenti che avevano invaso la sua Nazione due anni fa, mietendo più di 1'700 vittime e lasciando milioni di persone sfollate. La risposta della consigliera federale non si è fatta attendere. "Grazie per le sue parole sincere e per il suo sostegno durante questi momenti difficili in varie regioni del nostro Paese. Apprezziamo molto la forte amicizia tra Pakistan e Svizzera", ha ribadito Amherd sulla medesima rete sociale.

5 mesi fa
Altre quattro persone disperse in Vallemaggia
© Ticinonews
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Si tratta di due donne e due uomini, scomparsi dalle zone di Prato Sornico e Fontana. Le operazioni di ricerca e gli accertamenti da parte dello Stato maggiore regionale di condotta proseguono.

Nel corso della serata sono giunte altre quattro denunce relative a persone che risultano disperse a seguito del maltempo che ha investito l'alta Vallemaggia. Lo comunica la polizia cantonale, specificando che si tratta di due donne e due uomini scomparsi dalle zone di Prato Sornico e Fontana. Le operazioni di ricerca e gli accertamenti, sia tecnici sia sul terreno, da parte dello Stato maggiore regionale di condotta proseguono.

5 mesi fa
Zeller: "Ho tratto in salvo un amico dal fiume". Dadò: "Tremava la casa"
Gabriele Zeller e Fiorenzo Dadò. Due persone che nella notte tra sabato e domenica hanno vissuto in prima persona il nubifragio che ha colpito la Vallemaggia. Abbiamo raccolto le loro testimonianze.

"Un mio amico mi ha chiamato dicendomi che con l'auto si è praticamente trovato nel fiume. L'ho visto grazie alla torcia dello smartphone e l'ho guidato fuori dall'acqua". Gabriele Zeller è una delle tante persone che la notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio ha vissuto in prima persona il nubifragio che ha colpito la Vallemaggia. "Noi ci trovavamo a casa, a Sonlerto (Val Bavona) e non ci rendevamo conto della situazione. Si capiva che stava piovendo tanto, ma nessuno si immaginava una situazione simile. Quando sono uscito di casa per andare verso il mio amico, la visibilità era pari a zero e ho visto di come il fiume era uscito dagli argini. Lui, quando è sceso dall'alto, mi ha detto di sentire i legni sugli stinchi: era il materiale che portava il fiume e finiva contro le sue gambe".

Il salvataggio

Gabriele, vista la situazione, ha così aiutato il suo amico a uscire dal fiume. "Ho detto che doveva stare contro montagna, così da evitare la corrente più forte. Anche contro montagna il riale era carico di materiale, ma la velocità era minore. Il mio amico ha seguito le mie indicazioni, aveva l'acqua alle ginocchia e c'era un po' di corrente, ma è riuscito ad uscire. Così siamo saliti in auto e tornati a casa. Lo stesso tragitto che avevo percorso un quarto d'ora prima era completamente cambiato: i riali erano fuoriusciti. Ma tutto sommato, vista la situazione, è andata alla grande".

Dadò: "La casa ha iniziato a tremare"

Tra chi ha vissuto in prima esperienza il nubifragio anche Fiorenzo Dadò, granconsigliere e presidente del Centro. "Io e la mia famiglia stiamo bene, ma purtroppo queste parole non le possono dire tutti. Sappiamo che ci sono diversi morti e mi dispiace moltissimo. Da aprile a ottobre vivo in Val Bavona e sabato notte ero a casa con la mia compagna. Verso le 24:15 la casa ha iniziato a tremare, tutto è durato circa 10 minuti. Ci siamo guardati ed è impossibile descrivere quell'emozione: non pensi a tanto. Io guardavo i muri per individuare eventuali crepe. Ad un certo punto ha smesso di piovere, così sono sceso più in basso dove c'era mio zio. Siccome era vicino al fiume, dove si stava creando un grande lago, siamo andati a casa mia e abbiamo allertato pompieri e polizia in modo da far sbarrare la Val Bavona".

5 mesi fa
Vallemaggia, la SES: "Ripristinata l'elettricità in quasi tutte le zone colpite"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Lo comunica la Società Elettrica Sopracenerina, spiegando che "sarà necessaria ancora un po’ di pazienza per le località della Valle di Peccia oltre Piano di Peccia e qualche abitazione dell’alta Valle Lavizzara a causa di guasti sparsi sulla rete a bassa tensione.".

Arrivano buone notizie per quanto riguarda il ripristino dei primi servizi. Dopo la rete mobile, comunicata poco fa Swisscom, ora è il turno della corrente elettrica. "Abbiamo il piacere di comunicato che oggi, verso le 18, è stato  possibile ripristinare l’erogazione di energia elettrica praticamente in tutte le zone della Vallemaggia colpite dal maltempo", scrive la Società Elettrica Sopracenerina in una nota, spiegando che "sarà necessaria ancora un po’ di pazienza per le località della Valle di Peccia oltre Piano di Peccia e qualche abitazione dell’alta Valle Lavizzara a causa di guasti sparsi sulla rete a bassa tensione".

 

5 mesi fa
Vallemaggia, "Le persone disperse potrebbero essere diverse"
© Ticinonews
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A seguito della conferenza stampa tecnica tenutasi alle 17 abbiamo fatto il punto della situazione con Antonio Ciocco, capitano della Polizia cantonale e attuale Capo dello Stato maggiore regionale di condotta.

Per il momento il bilancio è di tre morti e una persona dispersa. È quanto causato dall'alluvione che si è abbattuta sulla Vallemaggia due giorni fa, sabato notte. Oggi le autorità hanno tenuto una seconda conferenza stampa tecnica (ieri la prima) dove hanno fatto il punto della situazione a 360°. A seguito dell'incontro ne abbiamo parlato con Antonio Ciocco, capitano della Polizia cantonale e attuale Capo dello Stato maggiore regionale di condotta.

Partiamo dalla questione della persona che ancora è dispersa, com'è la situazione?

“La persona dispersa non è ancora stata trovata. Oggi sono stati setacciati diversi tratti di fiume e la situazione è abbastanza complicata visto che la portata delle acque è ancora importante. Questo rende ancora più difficili le ricerche".

Come procede il censimento della popolazione?

"Tutto procede a pieno regime e la particolarità della giornata odierna è che abbiamo ricevuto numerose telefonate da parte di germanofoni. Questo ci mostra come la presenza di turista nella zona potrebbe essere importante, ma complica anche la situazione per quanto riguarda la contabilità. Adesso abbiamo attivato i primi contatti con le istituzioni comunali e questi ci permettono di avere un controllo più capillare. Sommare a queste persone i turisti sarà però abbastanza complicato".

Il bilancio dei dispersi potrebbe aumentare?

"Siamo ancora nel contesto delle ipotesi, ma a fronte di un importante numero di veicolo danneggiati e sommersi, oltre alle abitazioni distrutte, ci potrebbe essere un aumento delle persone disperse. Senza contare la possibilità che qualcuno sia stato toccato dalle intemperie o da una frana durante lo spostamento da un punto A a un punto B".

Avete parlato di un'evoluzione delle tecniche di ricerca, di cosa si tratta?

"Il metodo è cambiato, ma in realtà non è nulla di troppo innovativo: agli specialisti affiancheremo i droni. Dove ci sono dei franamenti, invece, la tecnica resterà più grossolana, ma bisognerà spostare il materiale per verificare cosa è rimasto sotto".

C'è chi non vuole lasciare la valle, come assicurate l'approvvigionamento dei beni di prima necessità?

"Al momento i trasporti verso queste località avvengono tramite elicotteri. Questa mattina abbiamo fatto un primo volo per manifestare la nostra presenza dove sono stati presi dei contatti e abbiamo garantito un secondo volo per il trasporto di acqua laddove questa non è più potabile".

Piazzini: "Al lavoro per rendere transitabile alle auto il percorso ciclopedonale"

 Nel corso del punto stampa è intervenuto anche Fabio Piazzini, capoufficio del Centro di manutenzione stradale di Locarno, che ha spiegato come attualmente stiano lavorando su tre fronti. "C'è la messa in sicurezza del resto della strada in modo da aprirla anche ai privati cittadini, il potenziamento del percorso ciclopedonale in modo da renderlo transitabile ai veicoli con un peso massimo di 3.5 tonnellate (come le auto ndr) e la demolizione del vecchio ponte crollato così da costruirne uno provvisorio".

5 mesi fa
Swisscom: "Tutte le antenne sono nuovamente in funzione"
Lo ha comunicato a Ticinonews la stessa società di comunicazione.

"Tutte le antenne sono di nuovo in funzione". Poche parole, con cui Ivana Sambo, portavoce di Swisscom, ha comunicato a Ticinonews il ripristino dei collegamenti di telefonia mobile in Vallemaggia. Ricordiamo che fino a poco tempo fa l'assenza di comunicazioni telefoniche in valle metteva in difficoltà i contatti tra gli abitanti delle zone colpite, i soccorritori e i conoscenti all'esterno dell'area colpita dal maltempo.

5 mesi fa
Le Fart: "Linea 315 perturbata fino a nuovo avviso"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
A causa dei danni provocati dal maltempo la linea 315 subirà alcuni cambiamenti, tra questi il trasferimento a piedi tra le due fermate di Visletto.

Il maltempo che ha colpito la Vallemaggia ha portato le Fart ha fare alcuni cambiamenti. Interessata, viene spiegato in una nota, la Linea 315 che da domani e fino a nuovo avviso subirà alcuni cambiamenti. Nel dettaglio, da Locarno a Visletto Chiesa, nelle due direzioni, il servizio sarà garantito come da orario; da Visletto lato nord (incrocio via Valmaggina – via strada Vecchia) a Cavergno, il servizio sarà garantito come da orario, in entrambe le direzioni;  La fermata Cevio, Boscioli in direzione Locarno verrà spostata in via Strada Vecchia. Tra le due fermate di Visletto è previsto un trasferimento a piedi di 5’, sulla corsia ciclopedonale. Le Fart spiegano che sono da prevedere possibili ritardi e mancate coincidenze nella pianificazione del viaggio. Per informazioni sempre aggiornate, l'invito è quello di consultare l’App Arcobaleno, l’App Mobile FFS o il sito www.fartiamo.ch.

5 mesi fa
Da Banca Stato 200mila franchi per le comunità colpite dal nubifragio
© Rescue Media
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L’importo complessivo raccolto sarà equamente distribuito al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Val Bavona.

Un gesto concreto per l'Alta Vallemaggia. Così Banca Stato titola il comunicato stampa con cui annuncia lo stanziamento di 200mila franchi a favore delle comunità colpite dal nubifragio. "Effettuare un gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio scatenatosi in Vallemaggia tra sabato 29 e domenica 30 giugno. È con questo scopo che BancaStato ha deciso di stanziare complessivamente 200 mila franchi a favore delle attività di ricostruzione", scrive l'Istituto in una nota, spiegando che la donazione "sarà versata nell’ambito della speciale raccolta fondi aperta da domani, martedì 2 luglio, sulla piattaforma di crowdfunding www.progettiamo.ch dall’Associazione dei Comuni della Vallemaggia su impulso e con la collaborazione di BancaStato".  L’importo complessivo raccolto sarà equamente distribuito al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Val Bavona. 

"Vogliamo aiutare le comunità colpite dal disastro"

“L’Alta Vallemaggia sta vivendo un momento molto duro e tragico. In qualità di Banca che si caratterizza per la sua forte vicinanza al territorio, abbiamo subito preso la decisione di aiutare le comunità colpite dal disastro con una donazione diretta a sostegno delle attività di ricostruzione. Grazie alla raccolta fondi su www.progettiamo.ch chiunque potrà direttamente fornire un ulteriore contributo”, commenta Fabrizio Cieslakiewicz, Presidente della Direzione generale citato nella nota che conclude: “La nostra presenza in Vallemaggia è tanto radicata quanto storica. Proprio a Cevio ha sede una nostra agenzia: una presenza che dura da oltre cento anni e che ben testimonia il nostro attaccamento al territorio”.

5 mesi fa
Catena solidarietà a sostegno delle vittime del maltempo
Le donazioni vogliono fornire un primo contributo per gli aiuti d'emergenza alle famiglie colpite, oltre al sostegno alle autorità pubbliche. di Ticino, Grigioni e Vallese.

La Catena della Solidarietà lancia un appello alle donazioni per sostenere le vittime delle devastanti tempeste che si sono abbattute nei giorni scorsi nei Grigioni, in Ticino e in Vallese. Diverse persone hanno perso la vita e centinaia di altre hanno dovuto abbandonare le loro case, ha indicato oggi l'organizzazione. Il suo "appello alle donazioni" (www.catena-della-solidarieta.ch) è destinato a fornire un primo contributo per gli aiuti d'emergenza alle famiglie colpite, oltre al sostegno alle autorità pubbliche. In una seconda fase, saranno erogati ulteriori contributi per coprire in particolare i danni alle abitazioni o altri danni materiali. La Catena della Solidarietà è in contatto con i vari comuni colpiti, che coordineranno il sostegno.
"Le immagine delle zone devastate ci hanno colpito profondamente. Stiamo vivendo un'enorme ondata di solidarietà da parte della popolazione locale, ma anche da altre regioni. Il nostro appello è un segno di solidarietà dell'intera popolazione svizzera", ha dichiarato la direttrice della Catena della solidarietà Miren Bengoa, citata nel comunicato.

5 mesi fa
Amherd: "È incredibile vedere quanto successo. In questo momento la sicurezza è la priorità"
© Rescue Media
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La presidente della Confederazione Viola Amherd si è recata a Cevio per vedere quanto accaduto insieme al presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta e ai sindaci dei comuni colpiti.

Ieri Ignazio Cassis, oggi Viola Amherd. Il Consiglio federale si è dimostrato vicino al Ticino per quanto accaduto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno in Vallemaggia, dove - ricordiamo - sono morte tre persone e attualmente sono ancora in corso le ricerche dei dispersi. Tra le priorità delle autorità, inoltre, il ripristino dei servizi di base come acqua potabile ed elettricità. "Per me è importante vedere con i miei occhi quanto accaduto", ha spiegato la presidente del Consiglio federale a Cevio. "Dalle immagini ci si può fare un'idea, ma la realtà è differente. È incredibile quanto fatto dalla natura. I miei pensieri vanno ai famigliari delle vittime, ma anche alle autorità comunali e cantonali".

"Penso sia importante mostrare la solidarietà della Svizzera, per questo sono qui", ha continuato la consigliera federale. "L'esercito si è attivato ieri, quanto ha inviato alcuni mezzi delle forze aeree, mentre oggi sono arrivati alcuni specialisti per vedere come e quando ricostruire un nuovo ponte provvisorio". Per quanto riguarda le tempistiche "ancora è difficile fare previsioni, perché tutto dipende dalla stabilità delle due sponde. Se queste reggono potrebbe entrare in funzione in una settimana. A livello di aiuti finanziari si potrà discutere in un secondo momento, ora la priorità è la sicurezza della popolazione".

"La natura può essere bella, ma anche molto violenta"

Insieme a Viola Amherd c'era Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato ticinese. "Ieri abbiamo sottolineato quanto fosse importante stabilire i servizi di base, quindi elettricità, acqua potabile e collegamenti vari. Voglio ringraziare chi sta aiutando e tengo a sottolineare la buona collaborazione con l'esercito. Abbiamo bisogno di loro perché i danni sono importante e la necessità di intervento è tanta. L'esercito è stato importante anche per la fase di evacuazione". Ad essere particolarmente colpiti da queste alluvioni sono stati i cantoni di Vallese, Ticino e Grigioni. "Serve la solidarietà nazionale e in questi momenti è importante anche il federalismo", ha aggiunto Vitta.

"Immagino lo shock di perdere tutto in un istante"

Alain de Raemy,  Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, ha voluto portare la vicinanza della Diocesi alla comunità valmaggese. "Immagino lo shock di perdere tutto in un istante. Da un momento all'altro è completamente cambiata la vita di alcuni. La Diocesi vuole aiutare ed è vicina alle persone, saremo preseti come accompagnatori spirituali per chi ne avesse bisogno", ha detto de Raemy.

5 mesi fa
Ticino Sentieri agli escursionisti: "Evitate le zone colpite fino a nuovo avviso"
© Instagram - Ticinosentieri
© Instagram - Ticinosentieri
Molte zone, viene spiegato dall'Associazione, "sono tuttora isolate e non si hanno informazioni in merito alla reale situazione delle regione e sullo stato dei sentieri".

A seguito dell'alluvione che nella notte tra sabato e domenica ha colpito soprattutto l'Alta Vallemaggia, la Val Bavona e la Val Lavizzare, Ticino Sentieri invita gli escursionisti a evitare i tracciati presenti in queste zone. "I collegamenti via terra, i trasporti pubblici e le vie di comunicazione sono fortemente compromessi. Molte zone sono tuttora isolate e non si hanno informazioni in merito alla reale situazione della regione e nemmeno sullo stato dei sentieri. Si invita pertanto a evitare l'area colpita da questo disastro", scrive nella nota l'Associazione.

Attenzione anche in Alta Valle Leventina e in Val Bedretto

Analogamente, scrive Ticino Sentieri, "anche i sentieri dell'Alta Valle Leventina e della Valle Bedretto sono stati toccati, sebbene in misura minore. I forti temporali hanno causato la caduta di alberi e le piene di alcuni riali hanno danneggiato ponticelli e passerelle. Si invita anche in questo caso ad evitare queste aree fino a nuovo avviso".  

5 mesi fa
L’acqua erogata a Cevio non è potabile
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Non deve essere né bevuta né utilizzata per l’igiene orale, e neppure per la preparazione di cibi freddi, bevande o per il lavaggio di alimenti.

A seguito dei recenti eventi alluvionali, l’acqua erogata nell’intero territorio del Comune di Cevio è da considerare non potabile fino a nuovo avviso. Lo scrive il Municipio locale, che invita l’utenza a rispettare alcune precauzioni.

L’acqua corrente non deve essere né bevuta né utilizzata per l’igiene orale. Non deve essere usata neppure per la preparazione di cibi freddi, bevande e per il lavaggio di alimenti o per il risciacquo di utensili da cucine e stoviglie. Può invece essere utilizzata senza limitazioni di sorta se fatta bollire per almeno cinque minuti.

 

5 mesi fa
Due milioni di aiuti d'emergenza per i villaggi danneggiati in Ticino e Vallese
© Repubblica e Cantone Ticino
© Repubblica e Cantone Ticino
Ad elargirli sarà il Patronato svizzero per le regioni di montagna, che settimana scorsa aveva già annunciato che avrebbe messo un milione di franchi a disposizione dei comuni della Mesolcina, anch'essi colpiti dal maltempo.

I comuni ticinesi e vallesani colpiti dal maltempo di questo fine settimana riceveranno due milioni di franchi di aiuti d'emergenza dal Patronato svizzero per le regioni di montagna. Questa organizzazione sta aumentando il suo fondo speciale per le tempeste che hanno travolto zone finanziariamente deboli.

Diverse centinaia di persone evacuate

Le forti piogge del fine settimana hanno provocato grandi devastazioni, indica in una nota odierna il Padronato per le regioni di montagna. Ponti sono stati divelti dalla massa d'acqua e detriti, villaggi e strade sono stati allagati e le forniture di elettricità e acqua sono state interrotte. Solo in Vallemaggia, nel fine settimana sono state evacuate diverse centinaia di persone. È stato richiesto l'aiuto dell'esercito in quella zona e anche in Vallese. Nelle zone ticinesi interessate dal nubifragio l'acqua potabile è stata trasportata in elicottero. La settimana scorsa il Patronato aveva già annunciato che avrebbe messo un milione di franchi a disposizione dei comuni della Mesolcina anch'essi colpiti dal maltempo.

5 mesi fa
In Valle Lavizzara telefono ed elettricità (forse) entro sera
©Massimo Pedrazzini
©Massimo Pedrazzini
La corrente elettrica potrebbe tornare a Prato Sornico, Peccia, Fusio e Mogno. Una volta ripristinata, dovrebbe tornare in servizio anche un impianto di telefonia.

Proseguono i lavori per riportare l’elettricità in Valle Lavizzara, regione fortemente colpita dal nubifragio che si è abbattuto sull’alto Ticino nella notte tra sabato e domenica. Da noi contattata, la Società Elettrica Sopracenerina (SES) ci ha fatto sapere che al momento si sta lavorando per ripristinare l’attraversamento del fiume Maggia a Nord di Broglio. In quel punto, infatti, i tralicci hanno subìto dei danni.

Le difficoltà

Con questi lavori, l’elettricità potrebbe tornare a Prato Sornico, Peccia, Fusio e Mogno. La SES ci fa sapere che è difficile stabilire delle tempistiche per questo ripristino, ma che conta di riportare l’elettricità in questi paesi entro sera. In Valle Lavizzara il ripristino dell’elettricità è particolarmente difficile nella zona ovest del Piano di Peccia, dove l’infrastruttura è distrutta.

Anche le comunicazioni entro sera

Una volta ripristinata la corrente, anche un impianto di telefonia dovrebbe tornare in servizio. “Attualmente i nostri tecnici stanno lavorando ininterrottamente per ripristinare la comunicazione in generale”, ci ha detto la portavoce di Swisscom Ivana Sambo. “Entro questo stasera dovremmo riuscire a portare un cavo provvisorio sul ponte Visletto e sulla passarella pedonale. Siamo fiduciosi che con questa misura dovremmo riuscire a ripristinare alcune antenne come quelle della centrale di Cevio, Menzonio e Fusio, per citarne alcune”. Ripristinate le fibre verso le centrali di Cevio e Peccia “dovremmo ripristinare buona parte della copertura”.

 

 

5 mesi fa
Alta Vallemaggia, Gobbi: "Oggi lavori incentrati sull’approvvigionamento di acqua ed elettricità"
Il direttore del Dipartimento delle istituzioni aggiorna sulla situazione nella zona colpita dal nubifragio. "Si sta verificando la fattibilità di utilizzare la passerella ciclopedonale per garantire l’attraversamento di veicoli leggeri”.

“In base al censimento finora effettuato, al momento non vi sono segnalazioni di ulteriori dispersi o di altre persone da mettere in salvo. Ma fino a quando non l’avremo terminato, è difficile dare una risposta sicura, perché non sappiamo se vi fossero turisti accampati nella zona”. Questo l’aggiornamento fatto da Renato Pizolli, portavoce dello Stato maggiore interpellato questa mattina da Ticinonews, in merito alla situazione in Alta Vallemaggia, zona colpita da un violento nubifragio nella notte tra sabato e domenica. “Non vi sono grandi novità rispetto a stanotte, a parte i tre punti di contatto per le emergenze attivati con la Polizia a Fusio, Piano di Peccia e San Carlo”. Ricordiamo che l'alluvione ha provocato un'importante frana in zona Fontana, dove attualmente si registrano almeno tre morti. Una persona è tuttora dispersa in Lavizzara. Le ricerche proseguono nella giornata di oggi.

Approvvigionamento di acqua e telecomunicazioni

“Al momento sono ancora interrotte buona parte delle forniture di acqua ed elettricità in diverse frazioni del comprensorio, sia nel Comune di Cevio sia in quello di Lavizzara”, afferma il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. “Il lavoro di oggi verterà appunto soprattutto sull’approvvigionamento di acqua laddove non è erogata”. In parallelo, “i partner tecnici stanno lavorando per ripristinare la fornitura elettrica, in modo da poter riattivare anche le telecomunicazioni”. Per quanto riguarda l'approvvigionamento di acqua potabile, sono previsti voli in elicottero nelle località che ne sono sprovviste. Attualmente a Cevio, Bignasco e Cavergno è presente l'elettricità e l'approvvigionamento in acqua, non potabile, è garantito. A Mogno e Fusio l'approvvigionamento in acqua, non potabile, è garantito ma non vi è elettricità. A Menzonio, Brontallo, Prato Sornico, Peccia, Piano di Peccia e Veglia l'approvvigionamento in acqua non è garantito e non vi è elettricità. Si rinnova, per facilitare le operazioni di soccorso, l'invito alla popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo.

Vie di comunicazione

Viste le difficoltà a livello di viabilità, il ponte pedonale potrebbe rappresentare un buon punto di incontro? “Il servizio del Dipartimento del territorio, Divisione costruzioni, sta verificando la fattibilità di utilizzare la passerella ciclopedonale. Bisogna stabilirne la portata e capire se si riesca a garantire l’attraversamento di veicoli leggeri”. Questo però “dovrà essere verificato dal punto di vista tecnico della statica, dato che anche il ponte è stato toccato dall’importante alluvione”, termina Gobbi.

Sospesa la navigazione dei battelli di SNL nel Verbano

A seguito del maltempo che ha colpito le Valli superiori del Ticino, il notevole riversamento di detriti nel lago Maggiore, in particolare nel golfo di Locarno, ostacola la navigazione dei battelli SNL. Per motivi di sicurezza, da subito e fino a nuovo avviso, la navigazione di tali imbarcazioni sul bacino svizzero del Verbano è quindi sospesa.

5 mesi fa
Viola Amherd visita le zone colpite dal maltempo in Ticino e Vallese
Arriverà in Ticino nel pomeriggio e si farà un quadro della situazione assieme al Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta.

Oggi la Presidente della Confederazione Viola Amherd visita le zone colpite dal maltempo in Ticino e Vallese. Durante lo scorso fine settimana i due Cantoni sono stati interessati da una grave ondata di maltempo. Stamattina Amherd rende visita alle regioni colpite nel Vallese insieme al consigliere di Stato vallesano Frédéric Favre, direttore del Dipartimento della sicurezza, delle istituzioni e dello sport. Nel pomeriggio visiterà invece il Canton Ticino e si farà un quadro della situazione in loco assieme al Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta. Inoltre, la Presidente della Confederazione si incontrerà con i sindaci e le forze di intervento per discutere in merito alla situazione. La consigliera federale esprime la sua solidarietà alle persone colpite dal maltempo e assicura loro il supporto da parte della Confederazione.

Cosa è accaduto

In Vallemaggia una frana ha provocato la morte di tre persone. A Saas Grund è stata rinvenuta una persona priva di vita. Nei due Cantoni le forti precipitazioni hanno causato gravi inondazioni. Le forze di salvataggio hanno dovuto evacuare delle persone.

L’esercito appoggia le regioni colpite

Da domenica mattina vengono impiegati degli elicotteri dell’esercito che, mediante la ricognizione aerea, forniscono alle autorità civili immagini complete della situazione per permettere loro di valutare l’entità dei danni. Inoltre, durante il fine settimana le Forze aeree hanno fornito appoggio con due Super Puma nell’evacuazione di circa 300 persone da una zona rimasta isolata. Su richiesta dei Cantoni, l’esercito continua ad appoggiare le autorità civili nella gestione dei danni provocati dal maltempo. Nei prossimi giorni, in Ticino e Vallese verranno impiegate formazioni specializzate a favore delle autorità e della popolazione colpita.

5 mesi fa
Alta Vallemaggia, attivati tre punti di contatto per le emergenze
© Facebook - Luca Triacca
© Facebook - Luca Triacca
Le comunicazioni, lo ricordiamo, sono tutt'ora interrotte, così come in parte l'elettricità. I lavori di ripristino sono in corso.

Per l’Alta Vallemaggia, zona colpita da un violento nubifragio nella notte tra sabato e domenica, sono stati attivati tre punti di contatto per le emergenze con la Polizia a Fusio, Piano di Peccia e San Carlo, in grado di comunicare con l'esterno dell'area isolata. Le comunicazioni sono tutt'ora interrotte, così come in parte l'elettricità. I lavori di ripristino sono in corso. Tre pattuglie della Polizia cantonale sono state trasportate a Fusio, Peccia e San Carlo per allestire gli hotspot, che garantiscono le comunicazioni con lo SMRC, e hanno preso contatto diretto con i residenti che sono riusciti a reperire. Ricordiamo che l’erogazione di energia elettrica è stata ripristinata in buona parte delle zone colpite dal maltempo. La Polizia Cantonale invita la popolazione a restare in casa e ad ascoltare i comunicati radio. Le persone residenti in zona fiume a Prato Sornico sono invitate a evacuare le case e a ripararsi in alto. 

Cosa è successo

Nel corso della notte fra sabato e domenica violenti e prolungati temporali hanno colpito la Vallemaggia. L'alluvione ha provocato un'importante frana in zona Fontana dove attualmente si registrano almeno tre morti. La Polizia cantonale ha precisato inoltre che una persona è tuttora dispersa in Lavizzara. Ieri, nel corso di una conferenza stampa organizzata per fare il punto della situazioneil Capitano della Polizia cantonale Antonio Ciocco ha affermato che potrebbero esserci "ulteriori vittime" ancora non accertate. 

I soccorsi

L’impegno sul campo in termini di soccorsi è di 20 pompieri con diversi mezzi, 15 pattuglie della Polizia cantonale aiutate dalla PolCom di Locarno, con personale a sud e a nord di Cevio. L'ambulanza ha sul posto 15 operatori ad Aurigeno e 2 a Cevio. La Rega ha messo a disposizione 4 elicotteri. Ciocco ha inoltre aggiunto che si sta valutando in che modo riaprire le vie di collegamento stradali fra la bassa valle e il resto della Valle, in quanto il ponte di Visletto a Cevio è stato distrutto dall'alluvione e le valli Bavona, Lavizzara e di Campo non sono quindi raggiungibili via terra. "L'unico collegamento ancora percorribile è la passerella pedonale sul ponte Visletto. Ma quest'ultima viene unicamente utilizzata dal personale di soccorso. Al momento l'unica via percorribile è quella aerea".

5 mesi fa
Evacuati i partecipanti al torneo di calcio di Peccia
Lo comunica la Polizia cantonale. Ancora in corso le ricerche della persona dispersa in Val Lavizzara.

L'evacuazione dei partecipanti, circa 300 persone, al torneo di calcio di Peccia è stata completata. Lo riferisce la Polizia cantonale. Sono per contro tuttora in corso le ricerche della persona dispersa in Val Lavizzara e proseguono i lavori di ripristino della linea elettrica.

Nella nota si legge inoltre che lo Stato maggiore regionale di condotta, resta attivo nella gestione dell'emergenza. Per facilitare le operazioni di soccorso, le forze dell'ordine rinnovano infine l'invito alla popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo. 

5 mesi fa
"Torna la luce in buona parte delle zone colpite dal maltempo"
Lo ha comunicato poco fa la Società Elettrica Sopracenerina SA (SES). Prato Sornico, Peccia e Fusio ancora senza corrente elettrica.

Ripristinata l’erogazione di energia elettrica in buona parte delle zone colpite dal maltempo. Lo comunica la Società Elettrica Sopracenerina SA (SES). Al momento Rimangono senza corrente le località a nord di Broglio e più precisamente Prato Sornico, Peccia e Fusio. "Nella giornata di domani - si legge nella nota - prevediamo di poter risolvere i guasti sulla nostra rete di distribuzione anche in queste zone, ad esclusione del Piano di Peccia".

5 mesi fa
MeteoSvizzera: "Fenomeno tipico nella zona, ma ieri è stato molto intenso"
Secondo Luca Panziera in poche ore nella regione è caduto quello che mediamente cade nel mese di giugno. Ma "il peggio è sicuramente passato".

Il maltempo che si è abbattuto ieri notte sulla Vallemaggia, provocando smottamenti e la morte di almeno tre persone, è "abbastanza tipico nel Locarnese e in Vallemaggia". Lo riferisce Luca Panziera di MeteoSvizzera intervistato da Ticinonews.

"È un fenomeno che mediamente si verifica un paio di volte l'anno anche se questa volta è stato particolarmente intenso - spiega Panziera - Si tratta di temporali stazionari che continuano a formarsi e quindi a insistere sulle stesse regioni alimentati dal flusso di aria calda e umida proveniente dalla pianura Padana".

"Misurati fino a 250 litri per metro quadrato"

Nella giornata di ieri MeteoSvizzera aveva diramato un'allerta specifica per la Vallemaggia: "Fra tutte le possibilità che avevamo davanti questo era lo scenario più piovoso". Secondo Panziera, "nelle zone più colpite sono stati misurati fino a 250 litri per metro quadrato. Abbiamo stimato che nell’arco di 5-6 ore è caduto praticamente quello che cade mediamente nel mese di giugno, forse anche qualcosina di più".

Le piogge degli ultimi mesi potrebbero aver influito

Le piogge degli ultimi mesi hanno giocato un ruolo in quanto accaduto? "Sicuramente, arriviamo da mesi molto piovosi, in particolare a partire dalla fine di marzo dove ci sono state precipitazioni molto consistenti e superiori alla norma. Nella prima parte di giugno in realtà eravamo ancora al di sotto della media ma i terreni erano già impregnati d’acqua", precisa Panziera. 

"Il peggio è sicuramente passato"

A livello meteorologico il peggio sembra essere passato in Vallemaggia e al sud delle Alpi in generale: "Abbiamo una residua instabilità che riguarda essenzialmente la prossima notte e parte della giornata di domani, ma già nel pomeriggio arriverà un po’ di vento dal nord che sarà in grado di disseccare l’aria. Tranne qualche rovescio estivo previsto per giovedì andremo incontro a delle giornate più stabili. Il peggio è sicuramente passato", conclude Panziera.

5 mesi fa
Gobbi: "Le evacuazioni fatte preventivamente hanno permesso di evitare il peggio"
Durante la conferenza stampa il comandante della polizia ticinese Matteo Cocchi ha riferito che è stato attivato lo Stato maggiore regionale di condotta.

Non sono mancate le parole di solidarietà da parte del direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, il quale è intervenuto alla conferenza stampa precisando che "le evacuazioni fatte preventivamente hanno permesso di evitare il peggio". Gobbi ha inoltre sottolineato che "anche l’Alta Leventina è stata toccata, ma per fortuna il peggio è stato evitato per poco in zona di Luïna, ad Airolo, dove dal riale Valascia sono scesi diversi massi di grandi dimensioni che fortunatamente non hanno toccato alcuna abitazione". Dal canto suo, il comandante della polizia ticinese Matteo Cocchi ha riferito che "come prevede la legge, è stato attivato lo Stato maggiore regionale di condotta, coordinato dalla polizia cantonale". Le attività sono state difficili, ha sottolineato Cocchi: "Eravamo nel corso della notte e la mancanza di comunicazione è una cosa che non siamo abituati a vivere".

5 mesi fa
Politici e autorità in conferenza stampa
Cassis: "L'esercito è presente sul territorio con Super Puma e forze militari". Vitta: "Lavoro incessante per ripristinare la strada e la corrente elettrica".

Ha avuto luogo poco fa la seconda conferenza stampa politica sui drammatici eventi avvenuti in Vallemaggia dove, ricordiamo, hanno perso la vita almeno tre persone. Una persona risulta inoltre ancora dispersa in Lavizzara. 

Fra i relatori, Ignazio Cassis ha subito espresso la vicinanza da parte della Confederazione e di tutto il Consiglio federale precisando che "l'esercito è sul territorio con elicotteri Super Puma e con forze militari". Anche il presidente del Consiglio di Stato e direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta, ha espresso "la più profonda vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari. Tutta la comunità si stringe intorno a loro con un forte abbraccio”. Vitta ha inoltre riferito che sul fronte della viabilità "è in corso un sopralluogo con gli ingegneri del genio civile e militare per ripristinare la strada interrotta dal crollo del ponte Visletto a Cevio". Per quanto riguarda la corrente elettrica si lavora incessantemente per ripristinare rapidamente i servizi interrotti. In conferenza stampa è intervenuta la sindaca di Cevio Wanda Dadò, la quale fra lo sgomento dei fatti avvenuti ha precisato che oltre all'elettricità, anche "le linee telefoniche saranno ripristinate nel più breve tempo possibile".

Gabriele Dazio: "Abbiamo visto la distruzione del nostro Comune"

Grande sgomento per il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio che al suo turno di parlare ha trattenuto a fatica le lacrime: "Mai avrei pensato in vita mia di essere qui oggi a raccontarvi ciò che i miei occhi hanno visto, abbiamo visto la distruzione del nostro Comune. Avevamo una bella pista di ghiaccio, un centro sportivo che funzionava, ora non c'è più. Avevamo delle abitazioni che anche queste ora non ci sono più. Avevamo degli amici che in questa triste circostanza ci hanno dovuto lasciare. Voglio veramente esprimere la mia vicinanza e quella del Municipio che rappresento a tutta la popolazione".

5 mesi fa
"Potrebbero esserci ulteriori vittime"
Le autorità in conferenza stampa fanno il punto della situazione dopo l'alluvione che si è abbattuta sulla Vallemaggia.

Durante la conferenza stampa, le autorità hanno fatto il punto della situazione sulla drammatica alluvione avvenuta in Vallemaggia. Oltre alle tre vittime confermate e una persona ancora dispersa in Lavizzara, il Capitano della Polizia cantonale Antonio Ciocco riferisce che "potrebbero esserci ulteriori vittime" ancora non accertate. 

I soccorsi sul campo

"L’impegno sul campo - continua Ciocco - è di 20 pompieri con diversi mezzi, 15 pattuglie  della Polizia cantonale aiutate dalla Polizia di Locarno, con personale a sud e a nord di Cevio. L'ambulanza ha sul posto 15 operatori ad Aurigeno e 2 a Cevio. La Rega ha messo a disposizione 4 elicotteri. 

"L'unica via percorribile è quella aerea"

Ciocco ha inoltre precisato che, in collaborazione con l'esercito, "si sta valutando in che modo riaprire le vie di collegamento stradali" fra la bassa valle il resto della Valle, in quanto, ricordiamo, il ponte di Visletto a Cevio è stato ditrutto dall'alluvione. "L'unico collegamento ancora percorribile è la passerella pedonale sul ponte Visletto. Ma quest'ultima viene unicamente utilizzata dal personale di soccorso. Al momento l'unica via percorribile è quella aerea", precisa Ciocco.

"Piogge intense per ore"

Secondo il geologo Stefano Daverio, "quello che si è verificato è dovuto a una precipitazione a carattere temporalesco, preannunciata da MeteoSvizzera con quadro 4, che ha comportato intensità di pioggia molto elevata sul nord ovest del Ticino e in particolare lungo l’asse Cevio-Airolo. In questa zona le piogge hanno persistito per ore e questo ha causato gli eventi che abbiamo potuto poi constatare. Si tratta di principalmente di processi idraulici o idrogeologici, quindi legati all’acqua, sui corsi d’acqua principali (la Maggia, ramo Bavona e ramo Lavizzara e anche più a sud) con fenomeni di esondazione ed erosione di sponda. Anche i corsi d’acqua laterali sono stati interessati da processi di alluvionamento e flusso detritico".

5 mesi fa
Tre vittime in zona Fontana. Si cerca un disperso in Lavizzara
© Repubblica e Cantone Ticino
© Repubblica e Cantone Ticino
A Mogno è terminata l'evacuazione via elicottero della colonia estiva, mentre a Peccia si trovano circa 300 persone, presenti per il locale torneo di calcio. Per queste ultime verrà attivata l'evacuazione appena possibile.

In relazione alla frana caduta in zona Fontana sono state recuperate dai soccorritori della Rega le salme di tre persone, attualmente in fase di identificazione. Lo comunica la Polizia cantonale, spiegando che sono attive le ricerche di una quarta persona che risulta dispersa in Val Lavizzara.

È invece terminata l'evacuazione via elicottero della colonia estiva presente a Mogno mentre a Peccia, dove attualmente non si hanno notizie di problematiche particolari, si trovano ancora circa 300 persone presenti per il locale torneo di calcio. Per queste ultime verrà attivata l'evacuazione appena possibile con l'ausilio di elicotteri. Si rinnova, per facilitare le operazioni di soccorso, l'invito alla popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo. Vi saranno regolari aggiornamenti sulla situazione da parte della Polizia cantonale nel corso della giornata.

5 mesi fa
Gobbi: "Operazioni rese difficili dall'assenza di comunicazioni"
Il consigliere di Stato Norman Gobbi spiega che gli interventi sono tuttora in corso, ma sono resi difficoltosi dall'assenza di comunicazione fra i vari enti di primo intervento. Sottolinea inoltre come sia importante dare seguito alle allerte di MeteoSvizzera, che possono salvare la vita.

"È stata una notte molto difficile, soprattutto perché l’alluvione ha tagliato in due la Vallemaggia". Il consigliere di Stato e direttore del DI Norman Gobbi da noi interpellato in merito all'alluvione che ha colpito la regione, ha confermato la gravità della situazione. "Questo perché si è verificata la distruzione del ponte Visletto a Cevio, ovvero l’unico collegamento stradale sicuro che permetteva di collegare la bassa valle al resto della Valle. In aggiunta, l’assenza di collegamenti telefonici – sia mobili che fissi – dovuta all’assenza di elettricità e all’interruzione delle antenne crea un problema in più sia alla popolazione che agli enti di primo intervento, pompieri in primis che stanno operando nell’Alta Valle".

Enti di primo soccorso in difficoltà

Enti di primo intervento le cui operazioni sono rese difficoltose dal maltempo. Com’è la situazione al momento? “Sfortunatamente anche l’organizzazione dei vari corpi pompieri – di Cevio, di Lavizzara e della Valle Rovana – sono dislocati. Ci sono quindi presidi territoriali vicini ai luoghi d’intervento, ma la mancanza di comunicazione tra di loro rappresenta un grosso ostacolo. Sono infatti anche saltate le antenne delle reti di collegamento degli enti di protezione della popolazione, che fortunatamente riescono comunque ad aggiornarsi con dei ritrovi regolari in zona di Cevio. Questo pone però evidentemente problemi anche per il futuro di questa rete, perché si sta operando per una sua futura sostituzione. Rispettivamente, bisogna garantire anche la continuità: in zona è infatti presente la casa anziani sociosanitaria di Cevio, ma ci sono anche le numerose persone presenti anche in Lavizzara, fra cui una colonia e molte altre persone rimaste bloccate ieri sera in Alta Valle".

Un bilancio pesante. "MeteoSvizzera va ascoltata"

Il maltempo di questa notte - lo ricordiamo - ha causato due vittime e una terza persona risulta ancora dispera. Un bilancio decisamente pesante. “Lo è. Questo però dimostra quanto sia importante anche ascoltare le varie notifiche di MeteoSvizzera nell’ambito dei comportamenti da tenere quando ci sono eventi eccezionali che vengono preannunciati, rispettivamente poi confermati, durante l’avanzare delle perturbazioni. È importante essere costantemente collegati alle varie app meteo e di allerta che permettono di ricevere le notifiche in tempo reale. Ieri, ad esempio, ne ho ricevute parecchie e mi trovavo a Nante. Le perturbazioni infatti si sono poi rivelate importanti in tutto l’Alto Ticino, in particolare ovviamente in Vallemaggia. Questo dimostra che gli allarmi, oltre ad allertare, possono mettere in sicurezza la popolazione con evacuazioni, come è successo in Leventina e in Vallemaggia prima dell’arrivo dell’evento catastrofico.

Punti stampa con il Governo e le autorità

Nel corso della giornata saranno organizzati diversi incontri con la stampa per aggiornare costantemente  media e popolazione sull’avanzamento delle operazioni. “Da un lato lo stato maggiore di condotta per il Locarnese informerà su quanto viene fatto a livello tecnico e operativo, dall’altro ci sarà un punto di informazione da parte del Consiglio di Stato, che esprimerà anche la sua vicinanza alla popolazione valmaggese, al momento tagliata fuori dal resto del mondo a livello sia viario che di comunicazione”.

Impiegati elicotteri Super Puma

Anche l'esercito scende in campo per sostenere il Ticino e il Vallese, fortemente colpiti dalle intemperie delle ultime ore. Elicotteri Super Puma delle forze armate svizzere verranno impiegati nelle zone interessate dal maltempo. Lo ha comunicato oggi il Dipartimento della difesa sul social media X, non specificando quanti elicotteri saranno usati. Ulteriori risorse verranno messe a disposizione su richiesta dei cantoni, viene precisato nel post.

5 mesi fa
Vallemaggia, attivo un call center per parenti e conoscenti di chi abita in zona
©Massimo Pedrazzini
©Massimo Pedrazzini
Il numero di chiamata è: 0840 112 117. Scopo della linea dedicata è quello assumere informazioni da parenti/amici che segnalano la presenza di conoscenti nella zona toccata dal maltempo.

La Polizia cantonale comunica che è attivo un call center presso la Centrale comune d'allarme (CECAL). Il numero di chiamata è: 0840 112 117. Scopo della linea dedicata è quello assumere informazioni da parenti/amici che segnalano la presenza di conoscenti nella zona toccata dal maltempo. Questo per fornire informazioni utili per supportare eventuali ricerche. Si invita a non sovraccaricare le linee del call center, della CECAL nonché dei numeri di urgenza per richieste generiche sull'accaduto.

5 mesi fa
Alluvione e importante frana in zona Fontana, niente elettricità ed evacuazioni in corso
© Facebook - Luca Triacca
© Facebook - Luca Triacca
I soccorsi sono resi particolarmente difficoltosi dalle cattive condizioni meteo. La strada cantonale è interrotta dal ponte di Visletto, travolto dalle acque. Le valli Bavona, Lavizzara e di Campo non sono quindi raggiungibili via terra. Diverse le evacuazioni in corso mediante elicottero, tra le quali una scuola Montagna a Mogno dove una quarantina di bambini sono stati portati a valle. La Linea 315 FART è interrotta fino a nuovo avviso da Riveo Paese a Cavergno. Da Riveo Paese a Locarno le corse sono regolari in entrambe le direzioni.

Nel corso della notte violenti temporali hanno colpito la Vallemaggia. In particolare - spiega la Polizia cantonale - si segnala un'importante frana in zona Fontana e si registrano alcuni dispersi. I soccorsi sono resi particolarmente difficoltosi dalle cattive condizioni meteo. La strada cantonale è interrotta dal ponte di Visletto, travolto dalle acque. Le valli Bavona, Lavizzara e di Campo non sono quindi raggiungibili via terra. Sono inoltre stati evacuati abitazioni e campeggi presenti lungo il fiume Maggia. Nella zona maggiormente colpita le comunicazioni e l'elettricità sono interrotte. Per facilitare le operazioni di soccorso si invita la popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo. Per il coordinamento degli enti di primo intervento è operativo uno Stato maggiore regionale di condotta (SMRC). 

Evacuazioni in corso

Il ponte Visletto a Cevio è crollato isolando di fatto tutto da Cevio in su. Stando a Rescue Media, diverse le evacuazioni in corso mediante elicottero, tra le quali una scuola Montagna a Mogno dove una quarantina di bambini sono stati portati a valle. Anche le comunicazioni sono rese difficili visto che la zona è senza corrente e senza connessione. Gli enti di pronto intervento hanno allestito un posto comando ad Aurigeno dove viene gestita l’emergenza. La strada Cantonale è chiusa all’altezza di Ponte Brolla.

Linea 315 interrotta fino a nuovo avviso

La FART avvisa l'utenza che, a causa dei danni provocati dal maltempo in Vallemaggia, la Linea 315 FART è interrotta fino a nuovo avviso da Riveo Paese a Cavergno. Da Riveo Paese a Locarno le corse sono regolari in entrambe le direzioni. Sono da prevedere dei ritardi e possibili mancate coincidenze.

Accumuli superiori ai 120 mm in meno di 6h

Stando a quanto pubblicato da MeteoSvizzera, le precipitazioni temporalesche stazionarie hanno causato in meno di 6 ore accumuli massimi superiori ai 100–120 mm. "Le conseguenze in Vallemaggia sono purtroppo gravi, con la portata del fiume Maggia a Bignasco che ha polverizzato il record dell’alluvione di fine agosto 1992. Stando all'UFAM, anche nell’Alto Canton Uri e nell’Alto Vallese i livelli misurati nella disastrosa alluvione dell’agosto 1987 sono stati abbondantemente superati".

Niente elettricità anche nelle valli Verzasca e di Vergeletto

La Società Elettrica Sopracenerina comunica che a causa del maltempo di questa notte manca l’erogazione di energia elettrica da Visletto a fondo Vallemaggia, da Brione Versasca fino a Sonogno, nella Valle di Vergeletto e nella zona di Intragna Calezzo. "Tutti i nostri tecnici sono già sul terreno per ripristinare l’erogazione prima possibile, al momento non è ancora possibile fornire delle scadenze precise", spiegano nella nota.

Acqua non potabile

Le autorità comunicano che nella zona a partire da Cevio, Val Rovana, Val Bavona e Val Lavizzara, l'erogazione di acqua potabile non è possibile. Fino a nuovo avviso l’acqua potabile non può essere né bevuta, né utilizzata per cucinare o lavare. È quindi importante non bere l'acqua del rubinetto ed è necessario farla bollire prima di berla o utilizzarla per cucinare.

Detriti nel Verbano

A causa del recente maltempo della Val Mesolcina e di queste ultime ore in Valle Maggia, vi è un riversamento di detriti - portati dal fiume Ticino - nel lago Verbano. Le autorità invitano a prestare la massima attenzione al legname presente su tutto il lago Verbano fino al confine con L'Italia. Non sussistono pericoli, ma gli utenti del lago devono prestare particolare attenzione.