Svizzera
Marco Chiesa e Peter Keller nel mirino della giustizia bernese
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 mesi fa
La vicenda è legata ai cartelloni sulla “Nuova normalità?” che tematizzavano la criminalità degli stranieri e che l'UDC si era rifiutato di rimuovere. Per la procura bernese ci sono elementi sufficienti per parlare di violazione della norma penale antirazzismo.

Il Ministero pubblico del canton Berna è intenzionato ad avviare un’inchiesta nei confronti dell’ex presidente dell’Udc Svizzera Marco Chiesa e del suo ex segretario generale Peter Keller. La vicenda è legata ai cartelloni sulla “Nuova normalità?” che, nei mesi precedenti le elezioni federali dello scorso ottobre, tematizzavano la criminalità degli stranieri. Il partito, malgrado la richiesta della Commissione federale contro il razzismo (Cfr), si era rifiutato di rimuoverli. Denunce erano state sporte in diversi cantoni.

Chiesta la revoca dell'immunità

Per la procura bernese ci sono elementi sufficienti per parlare di violazione della norma penale antirazzismo. L’indagine al momento viene condotta contro ignoti ma, stando a quanto riferiscono i portali del gruppo CH Media, il Ministero pubblico bernese ha chiesto al Parlamento la revoca dell’immunità per Chiesa e Keller. Se tale richiesta verrà accolta dalla Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati e dalla Commissione dell’immunità del Consiglio nazionale, la procura bernese potrà indagare su entrambi.

"Molti spacciatori dal Nord Africa"

Con lo slogan "Nuova normalità?", l'UDC ha denunciato il comportamento criminale dei richiedenti asilo e degli stranieri. Nell'ottobre 2023 ha ad esempio scritto sul servizio di messaggistica X a proposito della "Dreirosenlage", un luogo per lo spaccio di droga a Basilea: "molti spacciatori sono richiedenti asilo provenienti dal Nord Africa". Diverse denunce sono state presentate in vari cantoni, tra cui Berna. L'"Erithreische Medienbund Schweiz", un'organizzazione della diaspora eritrea in Svizzera, sostiene ad esempio che con i suoi resoconti selettivi sui reati, l'UDC vuol dare l'impressione che le persone di etnia straniera siano criminali e pericolose.

Il parere dell'esperto

Ma se la richiesta della revoca dell'immunità dovesse venire accolta dalle due Commissioni, quali sviluppi potrebbe avere la vicenda? Secondo Marcel Niggli, professore di diritto penale all'Università di Friburgo interpellato dalla Luzerner Zeitung, la campagna può piacere o meno "ma l'UDC non sostiene che determinati gruppi di stranieri siano inferiori o abbiano meno diritti, che è un prerequisito per la discriminazione razziale nel diritto penale". Nel testo "La Svizzera dei 10 milioni", ad esempio, "l'UDC non scrive che vuole fermare solo l'immigrazione di persone di colore. Questa interpretazione richiede molta fantasia".