Ticino
Marco Sansonetti condannato solo per gli stipendi in nero
Marco Sansonetti condannato solo per gli stipendi in nero
Marco Sansonetti condannato solo per gli stipendi in nero
Redazione
5 anni fa
Cadute le principali imputazioni, condannato a 40 aliquote sospese per i reati finanziari

“Al di là del penale, questa non è stata una bella storia. Qualcosa è sicuramente andato storto”, ha spiegato il giudice Siro Quadri nel motivare la sentenza del processo contro Marco Sansonetti, ex responsabile operativo di Argo 1, la società di sicurezza che gestiva i centri per richiedenti l’asilo su mandato del DSS. Il 39enne è stato prosciolto da tutte le accuse legate al sequestro dell’asilante minorenne.

L’episodio incriminato era il medesimo per cui oggi è stato condannato un poliziotto della Cantonale. Un richiedente minorenne, tornato ubriaco al centro per richiedenti di Camorino, è stato ammanettato per ore a una doccia.

Marco Sansonetti è stato assolto dall’imputazione di coazione perché le frasi pronunciate nei confronti del richiedente (“Non fare il mafioso”, “Ti piace indossare le calze delle donne”) non sono sufficientemente forti per costituire reati. Caduta anche l’imputazione di abuso d’autorità, perché “non ci sono le prove granitiche che le cose siano avvenute come descritte nell’atto d’accusa”, ha spiegato Quadri.

Il reato finanziario, ossia aver versato parte dei salari in nero senza pagare gli oneri sociali, ha invece retto. Nonostante Marco Sansonetti non fosse titolare di Argo 1 sul registro di commercio, in realtà e nei fatti ne era il capo e l’anima. Doveva quindi sapere che quei pagamenti fatti in contanti, direttamente dalle sue mani, aggiravano l’obbligatorietà di pagare i contributi.

La pena è di 40 aliquote giornaliere sospese e di una multa di 240 franchi. Nonostante la parziale assoluzione, a Sansonetti non è toccato alcun risarcimento.

Filippo Suessli

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