Un Ticino con soli sei consiglieri nazionali. È lo scenario dipinto da uno studio dell’Osservatorio della politica regionale dell’Università di Losanna, condotto da Oscar Mazzoleni e Andrea Pilotti. Per le elezioni federali del 2051, infatti, gli scranni disponibili per il Ticino alla Camera bassa potrebbero essere un quarto in meno rispetto a oggi. Il motivo? Il calo demografico che sta già contraddistinguendo il nostro cantone. Il numero di consiglieri nazionali per cantone è stabilito ogni quattro anni in base alla popolazione residente permanente.
Calo demografico già in atto, ma effetti futuri
Lo studio dei ricercatori losannesi si è basato sui tre scenari di evoluzione della demografia svizzera proposti di recente dall’Ufficio federale di statistica. Il calo della popolazione ticinese è una realtà da alcuni anni, ma “se finora l’impatto di questo calo demografico in Ticino non ha avuto ripercussioni sulla ripartizione dei seggi al Consiglio nazionale, non è per nulla scontato che ciò avvenga ancora in futuro”, scrive in un comunicato l’Osservatorio.
Invertire la rotta è possibile?
“Il Ticino sarebbe il cantone, insieme a Berna (in termini assoluti, ndr), la cui deputazione potrebbe perdere il maggior numero di seggi”, spiegano i ricercatori. Già alle elezioni del 2035, il nostro cantone rinuncerebbe a un seggio. C’è ancora margine di manovra per invertire la rotta? Secondo l’Osservatorio della politica regionale, la diminuzione dei consiglieri nazionali ticinesi può essere scongiurata solo in due modi: un ritorno alla crescita demografica – “come ha peraltro ipotizzato di recente l’Ufficio di statistica del Cantone Ticino” – o una modifica del metodo di calcolo della ripartizione cantonale dei seggi alla Camera bassa, “che ha oggi come riferimento la popolazione residente permanente nei diversi cantoni”.
Rappresentanza cantonale importante soprattutto per il Ticino
Il passaggio a soli sei deputati ticinesi potrebbe essere problematico per il Sud delle Alpi, anche in un’epoca in cui “i gruppi parlamentari svolgono un ruolo più rilevante del passato”, relativizzando l’importanza della rappresentazione cantonale: “laddove ci sono in palio interessi cantonali che travalicano le appartenenze di partito o ideologiche, il ruolo della deputazione cantonale può essere decisivo”. Inoltre, una deputazione sufficientemente nutrita è particolarmente importante per il Ticino, “periferico dal punto di vista economico e linguistico”.
Nazionale sempre più “zurigocentrico”
Il Ticino è il cantone che, secondo le stime dei ricercatori di Losanna, sarà proporzionalmente più penalizzato. Tuttavia, anche altri cantoni sembrano destinati a rinunciare ad alcuni scranni alla Camera del Popolo: Berna, Basilea Campagna, Neuchâtel e Giura dovrebbero perdere uno o due seggi a testa. Fra i cantoni che invece sorridono spicca soprattutto Zurigo: già oggi di gran lunga il cantone più rappresentato al Nazionale, Zurigo nel 2051 potrebbe contare 38 seggi, due in più rispetto ai 36 attuali. Si tratta dell’aumento cantonale più significativo.
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