Ticino
Meno furti, ma più incidenti mortali e reati digitali nel 2024
©Gabriele Putzu
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Redazione
un giorno fa
Stando al bilancio delle attività di Polizia, sono aumentate le richieste di aiuto alla centrale di allarme. A incidente sul lavoro degli agenti anche l'alluvione che ha colpito la Vallemaggia.

Il 2024 sarà ricordato come anno impegnativo per la Polizia cantonale. L'alluvione che ha colpito la Vallemaggia ha in particolare richiesto una serie di compiti straordinari agli agenti, che sono stati impegnati sul campo dal 29 giugno al 16 settembre, giorno in cui è stato sciolto lo Stato Maggiore regionale di condotta, coordinato proprio dalla Polizia cantonale. Nonostante gli sforzi, sono state ritrovate prive di vita 7 delle 8 persone date per scomparse. All'appello manca ancora un giovane. Lo ha ricordato il comandante Matteo Cocchi, tracciando il bilancio delle attività dello scorso anno questa mattina in conferenza stampa. Ma nel 2024 gli agenti sono stati impegnati su altri fronti. 

Più chiamate alla centrale d'allarme

Le chiamate giunte alla Centrale comune d'allarme sono state 246'702, in aumento rispetto al 2023 (230'343). Di queste, 12'417 erano per il 118.

Meno casi di violenza domestica

In ambito familiare si sono registrati 982 interventi e procedure (-5% rispetto al 2023). In 162 casi sono stati riscontrati reati d’ufficio, che hanno richiesto di applicare la procedura completa di violenza domestica. Si tratta di una diminuzione del 7% rispetto al 2023, che già aveva registrato un calo significativo di questi ultimi casi.

Diminuiscono gli incidenti, ma crescono quelli mortali

Si è registrata una lieve diminuzione del numero di incidenti: 3'901 rispetto ai 3'965 del 2023. Gli incidenti che hanno provocato danni a persone sono stati 581, con 538 feriti leggeri e 163 feriti gravi. I mortali sono invece saliti a 18 (7 nel 2023) con 19 vittime, di cui 3 pedoni, 2 motociclisti, 1 ciclista. Proprio su questo aspetto si è soffermato il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi durante il suo intervento. L'età media dei protagonisti è di 60 anni e in 4 casi l'origine del sinistro è derivato da un malore. Il crescente coinvolgimento di anziani negli incidenti mortali, ha ricordato Gobbi, è un fenomeno in atto dalla fine degli anni '90 (l'età media era di 46 anni) e in questo ambito il progetto strade sicure ha realizzato un pacchetto di offerte di aggiornamento destinato a chi ha raggiunto e superato i 70 anni per guidare in sicurezza nella terza e quarta età.

Diminuiscono i furti

Per quanto riguarda i fenomeni criminali, si è registrata una diminuzione del 10% dei furti. Sono diminuiti i borseggi (-31%), i furti con scasso (-14%) e quelli dai veicoli (-16%), ma sono cresciuti lievemente quelli con scasso nelle abitazioni, che hanno raggiunto quota 699 (+11 rispetto al 2023). Al capitolo rapine, le 36 infrazioni registrate (di cui un tentativo e 3 atti preparatori punibili), fanno stato di una sostanziale stabilità (34 nel 2023). In diverse occasioni, evidenzia la Polizia, all’origine dell’intervento ci sono state liti, risse o aggressioni, poi terminate in modo non premeditato con la sottrazione di beni appartenenti a uno o più dei protagonisti. "Nell’89% degli episodi, con un buon tasso di risoluzione, si è potuto risalire ai responsabili, effettuando arresti o emanando ordini di arresto nazionali e/o internazionali. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con gli altri Cantoni e con fedpol, come pure con le autorità estere, in particolare italiane".

Crescono i reati digitali

Come a livello nazionale, si è registrato un aumento dei reati digitali, passati da 408 a 435 (+7%). gli incrementi maggiori si registrano per l’abuso di un impianto per l’elaborazione di dati (72 nel 2023, 90 nel 2024) e le truffe (da 113 a 125). La quota maggiore appartiene alla categoria della cibercriminalità economica legata in particolare ai casi di phishing, ai reati di abuso di sistemi di pagamento online o all’abuso d’identità di terzi per scopi fraudolenti.

La collaborazione con altri corpi di polizia

La collaborazione con altri corpi di polizia, anche a livello internazionale, ha permesso di portare a termine inchieste, come la truffa agli anziani "chiamate shock", che ha portato ad arresti in Polonia. Una collaborazione che ha permesso al Corpo di crescere, ha evidenziato ancora Cocchi. "Negli ultimi anni abbiamo costantemente dimostrato di essere un Corpo riconosciuto al di fuori dei confini cantonali e questo grazie all’impegno della nostra squadra. Risultato non scontato che dipende anche dalla chiara volontà di essere parte integrante di una rete professionale che supera il Ticino". Parlando anche in veste di Presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere (CCPCS), Cocchi ha evidenziato che la Svizzera deve allinearsi, tramite l’adeguamento dell’assetto legale da parte del legislatore, alle esigenze moderne di contrasto della criminalità, che non conosce confini e problemi finanziari.