La febbre Dengue sta preoccupando i Paesi tropicali diffondendosi attraverso le punture di zanzara tigre. In Ticino non è stato riscontrato nessun caso, ma secondo il medico cantonale Giorgio Merlani - intervistato da Ticinonews - è giusto prendere le corrette precauzioni.
Giorgio Merlani, che cos'è la Dengue?
"La Dengue è una malattia virale trasmessa da alcuni tipi di zanzare. Le zanzare pungono la persona infetta, si moltiplica il virus all'interno della zanzara che poi quando punge la volta successiva tramite la ghiandole salivari inietta il virus nella persona che poi sviluppa una malattia. La malattia generalmente provoca dolori articolari, mal di testa, febbre, anche degli arrossamenti della pelle. Il problema della prima infezione è contenuto, si parla di qualche percento di persone che possono avere anche un decorso grave. Il vero problema è quando si rifà l'infezione, perché il corpo ha sviluppato una sensibilizzazione a questo virus, se ritorna il virus fa una reazione infiammatoria molto più grave con una letalità molto più elevata".
Si parla soprattutto di una diffusione in Sud America: com'è la situazione in Svizzera e in Ticino?
"Il virus è presente in tutta la fascia tropicale, soprattutto in questo momento è in corso una brutta epidemia a livello del Brasile e tutto il Sud e Centro America è molto colpito. Da noi in realtà non c'è il virus, c'è la zanzara che però può trasmetterlo. Quindi nel periodo estivo la cosa è problematica, perché se una persona va in vacanza in un Paese dove può infettarsi, arriva magari con il virus ancora nel sangue e la zanzara che c'è anche da noi lo punge, si infetta e poi può infettare altre persone. Quindi è fondamentale che le persone che vanno in vacanza siano attente a proteggersi, di non farsi infettare, ad esempio indossando abiti lunghi e bianchi, dormendo sotto la zanzariera e usando il repellente. Sono tutte cose che ci insegnano i medici quando andiamo nei Paesi tropicale. E se si torna e si hanno sintomi sospetti, quindi febbre, mal di testa o macchie sulla pelle, è meglio rivolgersi subito al medico dicendo di essere stati in un Paese tropicale".
Quali sono le cause che hanno portato a una diffusione qua in Europa? Si può parlare di cambiamento climatico?
"Alcuni tipi di zanzare anni fa non erano presenti nei nostri territori, adesso lo sono e sempre di più e questo è collegato al fatto non solo se si viaggia molto di più il rischio che il virus venga importato è più alto, ma le zanzare sono maggiormente presenti perché gli inverni sono diventati più miti, e quindi molte zanzare anche di tipo tropicale riescono a svernare e sopravvivere e perciò l'anno dopo sono presenti e rischiano di diffondere la malattia".
Quali precauzioni può adottare una persona qua in Ticino?
"Prima di tutto la zanzare in generale e la zanzara tigre in particolare sono fastidiose, proprio solo per la convivenza che vorremo evitare di dover sopportare. È dunque una buona cosa cercare di combatterle in maniera attiva. La zanzara si riproduce nell'acqua, ma attenzione che questo non vuol dire laghi, fiumi o grandi stagni, ma la minima presenza di acqua o umidità, come quella del sottovaso, o di una zona all'ombra con poche gocce, può essere sufficiente. Bisogna essere molto attenti a combattere tutte queste zone di acqua, soprattutto in questo periodo che abbiamo avuta tantissima acqua. Adesso che sta arrivando il caldo è probabile che assisteremo a un'esplosione di zanzare. Poi dove c'è l'acqua che non si può asciugare bisogna mettere questi granuli che combattono le larve di zanzara. Attenzione che la zanzara non vola tanto, quindi se la zanzara vola in casa è probabile che il problema sia in casa nostra".
Si sta lavorando a un vaccino?
"Un vaccino per la Dengue esiste. È da anni che si lavora, ma è piuttosto problematico. Come dicevo la malattia è problematica per quanto riguarda la reinfezione e quindi la preoccupazione è che il vaccino potrebbe rischiare di fare una sensibilizzazione, vale a dire quando ci si infetta può peggiorare la cosa. In realtà adesso con i vaccini che hanno sviluppato e che stanno mettendo in commercio non è così, però non vengono consigliati per proteggersi dall'infezione, ma vengono consigliati a chi ha fatto l'infezione dimostrata, per evitare che succede una reinfezione quando i rischi sono più alti".