Crisi energetica
Metanord, raddoppia la bolletta ma non solo per la guerra
© Shutterstock/Teleticino
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Teleticino
3 anni fa
I costi per i clienti dell’azienda sopracenerina saranno quasi raddoppiati a partire dal 1. ottobre. Tanti i fattori che hanno causato questo aumento, tra cui la tassa sul CO2 e il conflitto in Ucraina.

“Una volta un cambiamento di 0.5 euro al MWh era un qualcosa di straordinario, oggi i mercati sono saliti di 60 euro in un solo giorno. Sono dinamiche che spiazzano le strategie di acquisto che abbiamo pensato e realizzato negli scorsi anni”. Sono le parole rilasciate a Ticinonews da Nicola Dotta, direttore di Metanord, in merito alla giornata nera per le borse europee, trascinate nelle cifre rosse proprio a causa dell’aumento del prezzo del gas. Incremento dovuto all’annuncio di una nuova interruzione di forniture dalla Russia per via delle manutenzioni straordinarie al gasdotto Nord Stream 1.

Bolletta raddoppiata

C’è la guerra, ma non è solo questo il motivo dell’aumento del prezzo del gas. “L’incremento è stato di circa 15 volte da un anno a questa parte. Una grossa fetta è dovuta al conflitto in Ucraina, ma dal 1. gennaio di quest’anno è anche aumentata la tassa sull’anidride carbonica e questo ha portato ad un aumento significativo delle tariffe. Nel complesso si è registrato un +70%”, ha spiegato Dotta.

I consigli per ridurre i consumi

“Non dobbiamo pensare che dovremo trascorrere le nostre giornate in casa con una temperatura di 10°C. Ognuno di noi può fare qualcosa per ridurre il consumo di energia. Diminuire di 1°C i riscaldamenti in casa può portare a un 5-6% di risparmio sulla bolletta. Anche la temperatura dell’acqua nei boiler può essere abbassata. Insomma, ognuno può fare la propria parte e insieme sono sicuro che ridurremo i consumi”, ha detto.

C’è ottimismo per il 2024

“Siamo cautamente ottimisti per il futuro, speriamo di riuscire a proporre tariffe leggermente più basse di quello che abbiamo fatto per il 2023. Tutto dipenderà da quello che accadrà a livello politico e geopolitico”, ha concluso Dotta.

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